Vi presentiamo DatMommy, nuova streamer della tribù degli Orsi!
Siamo lieti di dare il benvenuto a Datmommy, nuova streamer della nostra struttura che nei prossimi giorni inizierà diversi progetti con gli altri volti noti di Powned.it per la nostra community!
Ringraziandola per il tempo che ci ha dedicato e per l’entusiasmo con il quale ha accettato di partecipare al nostro progetto, vogliamo ora farvi leggere direttamente la sua opinione su streaming, eSports, community e tantissimo altro!!
Ciao cara e benvenuta su Powned.it! Per prima cosa, vogliamo conoscerti meglio: chi sei e qual è la tua mission?
Salve a tutti! Sono Federica, alias Datmommy. Sono madre di due bimbi, faccio la streamer e la cosplayer. La mia Mission su Twitch è quella di riuscire ogni sera a strapparvi almeno un sorriso (poi quando sarò brava nei giochi di mettervi alla berlina battendovi)!
Le donne e lo streaming, un argomento estremamente delicato: c’è qualcosa che, dal tuo punto di vista, potrebbe essere cambiata nell’attitudine che tante protagoniste della scena dei videogiochi hanno?
A mio avviso, per capire questo fenomeno non bisogna decontestualizzare l’immagine della donna streamer, anzi bisogna proprio inserirla nel contesto di Twich e delle strutture che tutti, a grandi linee, conosciamo. Senza fare troppi giri di parole, uno degli obiettivi principali degli streamer è ottenere il maggior numero possibile di spettatori. Questo perché, per quanto sia brutto dirlo, Twitch è una piattaforma che si basa sui numeri.
Gli spettatori sono attratti dagli stream con i numeri alti, e questo porta con sé fama, soldi, e altro. Ciascuno streamer sceglie una strategia per se stesso, a seconda di quale sia il suo scopo, e si comporta di conseguenza. La strategia scelta da queste ragazze funziona, infatti i loro stream hanno sempre un seguito piuttosto nutrito. Pertanto lamentarsi di loro è inutile: sono gli stessi viewers a legittimarne la presenza su Twitch. Non vorrei ridurre tutto ad una questione di domanda ed offerta, ma effettivamente su Twitch si cerca di vendere un prodotto. Anche se è brutto parlarne in questi termini, la nostra immagine e i contenuti che offriamo nei nostri canali, sono prodotti. E tutti sappiamo che i prodotti che non trovano buoni riscontri non vengono venduti, quindi vedendo i grandi numeri di queste streamer dobbiamo dedurre che la trasmissione piaccia.
E come con tutti i prodotti, maggiore il successo e maggiori saranno le imitazioni, e questo porta a trovare, accanto agli stream di persone bravissime che giocano a LOL o altri giochi, le trasmissioni di queste ragazze che, pur non avendo molte skill, hanno comunque dei buoni risultati di utenza. Se il loro prodotto è vendibile, venduto e richiesto, quindi, cosa si può dire a queste ragazze? Non essendo una persona che attribuisce la sorte del proprio canale agli altri, ma solo a se stessa, non mi sento direttamente danneggiata da loro. Se Twitch lo permette, e lo scopo di queste persone si riduce solo a fare soldi, cosa che effettivamente fanno bene, non mi sento in diritto di accusarle in nessun modo.
Gli eSports sono un qualcosa di estremamente interessante anche perché azzerano quelle differenze di genere permettendo una competitività orizzontale e libera tra qualsiasi persona. Cosa ne pensi di questo?
Sicuramente la nascita degli e-sport ha messo a disposizione di tutti una piattaforma comune sulla quale competere senza distinzioni d’età e differenze di generi. Questo non vuol dire però che sia finita qui! Vi sono comunque differenze biologiche che danno vantaggi a un sesso rispetto ad un altro in base alla tipologia di gioco. Per esempio, se prendessimo un uomo e una donna che non hanno mai giocato a nessun gioco e li mettessimo davanti a Call of Duty, nella maggior parte dei casi, l’uomo avrebbe un risultato migliore.
Questo perché quella tipologia di gioco fa leva su caratteristiche innate dell’uomo, e anche perché, fondamentalmente, la maggior parte dei giochi sono creati per un pubblico prettamente maschile. In giochi sviluppati per un pubblico femminile, sarebbe questo ad avere la meglio. Ovviamente, se prendessimo due persone che conoscono il gioco e con lo stesso livello di abilità, la battaglia sarebbe molto più bilanciata. Ma comunque, in media, le ragazze devono impegnarsi più del doppio dei ragazzi per raggiungere lo stesso livello di abilità nei giochi non sviluppati per loro.
Qualcuno potrebbe pensare che la quantità di maschi giocatori sia un motivo per il quale le ragazze non riescano a risaltare fra i “pro”. Sebbene sia vero che vi sono più ragazzi giocatori che ragazze, se fosse solo una questione numerica, per una semplice legge matematica alcune di loro dovrebbero emergere tra le migliori. Invece non è così perché, come detto all’inizio, l’e-sport fornisce una piattaforma comune sulla quale giocare tutti insieme, ma non azzera le differenze innate tra i sessi. Senza una buona dose di impegno, la biologia ha ancora l’ultima parola sul risultato di una partita. E finché i videogiochi verranno sviluppati per il sesso maschile, raggiungere la vera parità sarà ancora più difficile.
E degli eSports più in generale? Cosa ne pensi del fantastico mondo della competitività virtuale?
Il fatto che adesso vi sia una competitività virtuale credo sia un enorme passo avanti. Riuscite a rendervi conto che il mondo è completamente connesso? Non lo trovate bellissimo e spaventoso allo stesso tempo? Gli e-sport permettono, grazie ad una rete informatica, non solo competitività sana quanto quella del rivale ‘sport’, ma anche scambio di idee suggerimenti e miglioramenti in tempo reale in tutto il mondo e, cosa ancora più affascinante, in qualsiasi momento. Okay, la cosa potrebbe non sorprendervi più, ma parlate di un argomento del genere alle vostre nonne!
Amici virtuali, chiacchiere virtuali, sport virtuali. Sport che possono permettere, anche a chi fino a qualche anno fa era il classico “nerd” della situazione, di sfondare una barriera ed uscire vincitore in una società che nel bene o nel male sta cambiando e che prima di adesso lo vedeva come lo sfigato di turno. Gli e-sport sotto questo punto di vista hanno fatto tantissimo. Hanno permesso a questi ragazzi di ribaltare le regole. Ma il mondo dei videogiochi in generale ha preso piede in un attimo e cambiato i canoni della vita per tantissime persone. Questo probabilmente, oltre alle sempre migliori connessioni, si è avuto grazie ai social, community e piattaforme di streaming che hanno spinto la persona a giocare piuttosto che i giochi in sé per sé.
Come possono, dal tuo punto di vista, gli streamers servire la “causa” degli Sport elettronici?
Quasi ti ho risposto prima a questa domanda. Vedi, credo che prima del gioco stesso siano le persone, che streammando, censendo, parlandone in generale rendano il gioco famoso al punto tale da far gola a nuovi giocatori e quindi possibili campioni del futuro. Gli streamer hanno un grande ruolo. Con lo streamer tu puoi toccare in tempo reale le emozioni che sono dietro un gioco. È tutto un cerchio: se vogliamo ridurlo al minimo diciamo che lo streamer, più di ogni altro, permette una visione globale di come potrebbe essere un gioco.
Il giocatore decide di comprare il gioco. Il gioco va bene al giocatore che poi, in base alle sue potenzialità, può diventare o meno un nuovo campione. E gli e-sport si nutrono di questo. Di gente nuova che è interessata in maniera del tutto sportiva a giocare. Ovviamente il ruolo dello streamer non è solo questo. Lo streamer può indirettamente o direttamente pubblicizzare gli e-sport stessi permettendone una più ampia e accurata conoscenza e quindi successiva diffusione.
Sappiamo che hai già in progetto alcune attività con altri membri noti della nostra community (JackTorrance, ndr)… cosa state preparando per noi?
Vabbè, si sa che la conquista del mondo è troppo impegnativa, ed io sono una tipa estremamente pigra, quindi vi rassicuro, state tranquilli, per voi non abbiamo in serbo nulla del genere. Peggio! Stiamo cercando di organizzare una rubrica settimanale utile ai viewers (non è vero, lo faccio per me).
Vorremmo insegnare ai meno bravi a giocare ad Hearthstone, attraverso un coaching impartitomi dallo stesso Jack un paio di volte alla settimana. Lui non lo sa, ma la cosa sarà estremamente ardua! Ragazzi non perdetevela, perché se riesco ad imparare io credetemi se vi dico che tutti, ma davvero tutti, possono riuscire! Se volete avere un po’ di coaching gratis questo è il momento buono, che in compagnia e tra una risata e l’altra si insegna ed apprende sicuramente più serenamente.
Per quanto riguarda un secondo progetto, Jack voleva gli insegnassi in cambio a giocare a League of Legends (io streammo prevalentemente quello)! Il punto è che io sono scarsissima, quindi cosa vuole che gli insegni? Ma sarà più per farsi due risate credo alla fine! Quindi? Imparerà la Mommy a giocare Hearthstone? Jack capirà qualcosa di League of Legends? Riusciranno i nostri eroi a combinare qualcosa di produttivo? La risposta è no, ve lo dico già da adesso, non riponete troppa fiducia in me, ma fatemelo credere! Poi ovviamente valuteremo il secondo progetto (quello di insegnare lol) che è meglio, ahahah..
Ti vedremo presto a qualche evento live?
Beh, se per qualche evento live intendi fiere, certo! Adoro gli eventi live. Lì puoi tastare con mano ciò che si crea durante lo stream. Il rapporto con i viewers viene in un certo senso messo alla prova da questi eventi! Ed io adoro conoscere al di fuori dello stream persone nuove. Vedere i visi di ognuno di voi. Anche perché io immagino ogni persona in maniera diversa con caratteristiche fisiche diverse. E voglio almeno vedere quanto c’ho azzeccato! Poi avendo anche intrapreso l’ardua carriera della cosplayer non posso non presenziare ad eventi. Ovviamente, nel caso voi di Powned facciate degli eventi, spero di essere invitata prima o poi: non ve ne pentirete!
Grazie mille cara per il tempo che ci hai dedicato… è tempo di saluti ed ovviamente del tuo ultimo pensiero: cosa ti va di dire alla nostra community?
Beh, sicuramente vorrei avvisarvi che non sono una brava giocatrice. Non vi aspettate grandi giocate da me. Ma una cosa potete aspettarvela: non vi giudico, sarò paziente con voi, anche quando mi augurerete di bruciare nel Vesuvio, vi amerò (nel senso più ampio della parola) uno per uno. Perché alla fine instaureremo un rapporto d’ amicizia. Se me ne darete la possibilità sono sicura che non ve ne pentirete. P.S. Siate anche voi un po’ pazienti, migliorerò nel gioco tranquilli ?