Giochi RPG, perché sono sempre più popolari nella generazione TikTok
Sono passati quasi 50 anni da quando nel 1974 venne lanciato sul mercato il primo RPG (Role Playing Game o in italiano GDR), il celebre Dungeons & Dragons. Il suo ingresso nel mercato non fu casuale perché l’azienda che lo produsse, la Tactical Studies Rules, era stata fondata un anno prima proprio con questo obiettivo.
L’uscita di questo sistema segnerà la nascita ufficiale dei giochi di ruolo da tavolo, ma va detto che questa evoluzione non è casuale e segue il solco della cultura ludica dell’epoca. Normalmente, infatti, si collega la nascita degli RPG con i wargames, i passatempi diventati celebri negli anni ‘70 in cui i giocatori si mettevano alla guida di intere armate di miniature da muovere su una mappa.
Il passo successivo fu quello di sostituire il controllo di molte unità con quello di personaggi individuali e da qui nacque probabilmente l’idea che porterà alla nascita dei giochi di ruolo tradizionali.
Il debito dei giochi di ruolo nei confronti dei wargames è peraltro anche legato alla tendenza presente in alcuni di questi a costituire veri e propri universi immaginari con una loro coerenza e complessità. Il merito di Dungeons & Dragons, e il suo successo, sta però nel fatto di prendere elementi e idee che già esistevano, e riunirli in un unico concetto di gioco.
Cos’è un RPG
RPG o GDR come detto è semplicemente l’acronimo della definizione gioco di ruolo. Nei titoli di questo tipo, i giocatori interpretano personaggi che si muovono e interagiscono in un mondo immaginario. Proprio questo ampio ruolo lasciato alla fantasia dei giocatori è sicuramente uno dei motivi del successo decennale di questa categoria.
Un gioco di ruolo prevede solitamente la presenza di un Gamemaster. Il suo compito è fondamentale e insostituibile perché sta a lui sia presentare l’ambientazione immaginaria nella quale il gioco si svolge, sia gestire la narrazione e arbitrare le azioni dei vari personaggi. I giochi di ruolo prevedono un regolamento che può essere anche molto complesso e sempre al Gamemaster si deve il controllo sul rispetto di tali regole. Per esempio, il manuale del giocatore di Dungeons & Dragons è composto da più di 300 pagine.
RPG da tavolo
Gli RPG da tavolo (in inglese tabletop) sono la versione classica di questa categoria di giochi e prevedono che i giocatori descrivano e narrino le azioni dei propri personaggi, all’interno del mondo di fantasia presentato dal GM, interagendo con i vari personaggi non giocanti (PNG). È stato necessario adottare questo nome quando sono iniziate a nascere altre tipologie di giochi di ruolo.
Il Live Action
Il Live Action è una tipologia di gioco di ruolo che prevede che i giocatori diventino dei veri e propri attori che interpretano i loro personaggi. Mentre nei GDR classici o da tavolo i partecipanti si limitano a descrivere le proprie azioni, qui il gioco si trasforma in una vera e propria recita teatrale. Inoltre, il live action prevede normalmente che si giochi in costume, cioè che i giocatori si vestano come presumibilmente avrebbero fatto i personaggi che interpretano.
Il successo degli RPG tra le nuove generazioni
Quando nel 1974 è nato Dungeons & Dragons, forse nemmeno i suoi ideatori avrebbero immaginato che dopo 50 anni questo gioco avrebbe avuto un’esplosione di successo senza precedenti. In effetti, i GDR nascono come passatempi di nicchia, popolari in una comunità vivace ma non molto ampia di appassionati.
L’avvento di Internet e le possibilità infinite che gli strumenti digitali hanno portato hanno senza dubbio aperto nuovi scenari per quanto riguarda la diffusione degli RPG, che in passato veniva giocati soprattutto di persona. Infatti, oggi sono moltissimi gli appassionati che giocano regolarmente anche online, portando così a un ampliamento esponenziale della platea del potenziale pubblico.
Tuttavia, è sicuramente negli ultimi anni che è stata sancita la consacrazione dei giochi di ruolo al grande pubblico. Infatti, gli RPG oggi sono all’apice del loro successo, spinti dalla presenza in media estremamente popolari come Stranger Things e alla loro diffusione in una piattaforma popolare come Twitch, dove secondo i dati diffusi della stesso servizio i giochi di ruolo hanno raccolto negli ultimi anni decine di milioni di visualizzazioni.
Attraverso il live streaming, gli utenti della piattaforma vedono gli altri giocare e spesso iniziano a farlo a loro volta. Questo fenomeno di emulazione ha svolto sicuramente un ruolo decisivo nel passaggio dei giochi di ruolo da esperienza di nicchia a pratica di massa, che appassiona centinaia di migliaia di giocatori in tutto il mondo.
Gli RPG Online
Negli ultimi anni moltissimi GDR online hanno avuto grande successo. Tra questi si può certamente citare Raid: Shadow Legends, lanciato nel 2018 ma ancora molto popolare tra i giocatori. Si tratta di un RPG a tema fantasy ambientato nel mondo immaginario di Talema, nel quale i giocatori interpretano il ruolo di un antico guerriero che deve restaurare l’armonia nel mondo combattendo l’Oscuro Signore.
Alliance Heroes of the Spire è un altro RPG online tra i più giocati al momento. In questo caso, i giocatori devono creare una squadra di supereroi, sfidare nemici, elaborare strategie e naturalmente scontrarsi con altri utenti online.
In generale gli MMORPG sono la tipologia di giochi di ruolo che sembrano avere maggiore successo in rete. MMORPG è l’acronimo per Massively multiplayer online role-playing game e, come dice il termine inglese, la loro principale caratteristica è quella di poter ospitare un numero molto alto di giocatori.
Si tratta dunque di una tipologia di GDR ideale per la piattaforma online, perché rispetto agli RPG tradizionali legati a un numero di personaggi solitamente limitato, qui moltissimi giocatori possono giocare e divertirsi insieme. Naturalmente, l’esperienza di massa rende il gioco in parte diverso rispetto ai giochi di ruolo tradizionali dove domina l’interazione tra un numero limitato di giocatori, ma senza dubbio i MMORPG hanno avuto un ruolo cruciale nella diffusione di massa degli RPG, basti pensare a titoli come World of Warcraft, Runescape o più recentemente Genshin Impact e Lost Ark.
Dunque, da quando nel 1974 si è iniziato a “giocare di ruolo” è passata molta acqua sotto i ponti. I gusti sono cambiati, le nuove tecnologie hanno inciso nello sviluppo del gameplay e forse nella natura stessa del gioco di ruolo come era stato immaginato allora. Tuttavia il piacere di immaginare e vivere in mondi alternativi, lo spazio alla fantasia, l’interazione tra i giocatori rimangono la chiave del successo dei GDR e il motivo per cui rimarranno popolari per molti anni a venire.