Gaming online: come proteggere i minori dai rischi per la privacy?
Sono sempre di più i giovanissimi che si dilettano con i videogiochi online, grazie all’ampia offerta di titoli presenti oggi sul mercato. Basti pensare al fenomeno Roblox, che solo negli Stati Uniti conta 160 milioni di ragazzi attivi al mese tra i 9 e i 12 anni.
Dietro a queste attività piacevoli si nascondono però rischi potenzialmente elevati, che possono minare la privacy degli utenti, compresi i più piccoli. Proteggersi è possibile grazie ad alcuni accorgimenti e strumenti per la sicurezza (sotto forma di comode app).
Furto di identità e appropriazione di dati sensibili
I minori sono i maggiormente esposti ai pericoli del gaming online, perché spesso non consapevoli delle minacce in agguato.
Nel gaming online è infatti spesso necessario condividere con il server un ingente numero di dati personali e sensibili, quali ad esempio l’indirizzo di posta elettronica e di abitazione, oltre al numero della carta di credito per effettuare eventuali pagamenti in-game.
Un bambino lasciato da solo davanti allo schermo del cellulare o del computer non riflette sui possibili rischi che l’inserimento di informazioni di questo tipo può provocare, dal momento che difficilmente possiede le conoscenze atte a valutare la veridicità delle privacy policy dei siti che utilizza. Ne deriva pertanto un’aumentata vulnerabilità dell’utente stesso che, se non adeguatamente tenuta sotto controllo, può facilmente sfociare in appropriazione illecita di dati personali a scopo di frode o di furto di identità.
Strumenti per la sicurezza
Al fine di prevenire problemi di questo tipo, è necessario sfruttare gli utili strumenti in commercio che proteggono e tutelano il minore durante le sue sessioni di gioco online.
In primo luogo, è bene dotarsi sia di un antivirus, fondamentale per evidenziare ed eliminare i malware della rete, che di una buona VPN a pagamento tra le tante disponibili. I servizi a pagamento sono spesso considerati superiori a quelli gratuiti, poiché offrono una maggiore velocità di connessione e una capacità di larghezza di banda più consistente, tendono ad avere server più numerosi e implementano protocolli di crittografia più avanzati, oltre a politiche di no-logs più rigorose, garantendo in definitiva una maggiore privacy per gli utenti.
Una vpn, oltre a incrementare le prestazioni della connessione e ad aggirare i blocchi geografici che impediscono l’accesso a determinati giochi, consente di proteggere senza alcuno sforzo la privacy dell’utilizzatore. In che modo? Crittografando il traffico dati emesso dall’utente ed evitando dunque che informazioni importanti come la sua posizione fisica e il suo indirizzo IP possano finire nelle mani dei malintenzionati.
Oltre a vpn e antivirus, è consigliabile impostare controlli parentali, soprattutto se a giocare sono bambini. In questo modo si potrà limitare l’accesso a contenuti inappropriati, stabilire limiti di tempo di gioco e monitorare l’attività online. Infine, è fondamentale mantenere aggiornati i dispositivi utilizzati per il gioco.
In conclusione, proteggere i minori dai rischi per la privacy nel gaming online è una responsabilità cruciale per genitori, educatori e operatori del settore. È fondamentale implementare efficaci strumenti di controllo parentale, educare i giovani sulla sicurezza online e incoraggiare la collaborazione tra gli attori coinvolti per garantire un ambiente virtuale sicuro e protetto per i più giovani. Solo attraverso sforzi congiunti possiamo preservare la privacy dei minori e promuovere un’esperienza di gioco online positiva. Giocare online sì, ma giocare sicuro: questa la regola base per permettere ai minori (e non solo) di divertirsi in autonomia davanti a uno schermo.