Contro mito e tradizione: Tre monaci vincono un torneo Esports in Thailandia!
La crescita di una cultura Esports nella società attuale è sempre più sotto gli occhi di tutti, con i videogiochi stessi che entrano quasi di prepotenza nelle case delle famiglie. Che sia grazie all’esplosione del genere Free2Play, caratterizzata in particolar modo dal simbolo di questa generazione rappresentata con Fortnite, o anche dalla piattaforma mobile e relative app, questa apertura consente a questo settore di poter essere raggiunto da praticamente tutti.
E quando utilizziamo la parola tutti, intendiamo anche tre monaci buddisti thailandesi che hanno recentemente vinto un torneo Esports nel loro Paese. Loro che seguono sin da giovani ferrei principi e regole, che si astengono dal rubare, mentire e persino cantare e ballare, sono riusciti ad eccellere ad una competizione organizzata dal campus Nong Khai dell’università Khon Kaen. Evento che includeva non solo competizioni accademiche, ma anche eventi e tornei Esports, come quello di Speed Drifters, un gioco di kart per mobile che ha visto i apprendisti monaci salire sul gradino più alto del podio.
“Gli apprendisti volevano provare a partecipare alla competizione, quindi abbiamo dato loro l’opportunità di farlo. Molti di loro vengono da situazioni abbastanza povere e disperate, e non potevamo privarli di questa speranza. In realtà, però, non ci aspettavamo di vederli vincere“, ha dichiarato Kokkiad Chaisamchareonlap, coordinatore accademico e monaco della scuola. L’evento ha ricevuto una notevole copertura mediatica, e di conseguenza la loro storia ha fatto in poco tempo il giro del Paese, scatenando però diverse critiche nei confronti dei ragazzi.
(1) หลังจากสังคมออนไลน์แชร์ภาพสามเณรชนะเลิศการแข่งขันกีฬาอิเล็คโทรนิกส์ อาจารย์ธนภัทร วงษ์คำจันทร อาจารย์มหาวิทยาลัยขอนแก่น วิทยาเขตหนองคาย ซึ่งรับผิดชอบกิจกรรมนี้บอกว่าการแข่งขันเป็นหนึ่งกิจกรรมงานสัปดาห์วิชาการ KKU Nong Khai Fair 2019 pic.twitter.com/5yDxHNuqjq
— Winaithorn.S (@Winaithorn) August 19, 2019
Il punto focale della critica è l’abito utilizzato dai giovani ragazzi per gareggiare, inadeguato al contesto secondo l’opinione comune. Il responsabile ha però voluto replicare alle critiche per lui sciocche, sostenendo che “i ragazzi sono giovani, e come ogni persona della loro età devono avere il tempo di crescere, sviluppare le proprie abilità ed esplorare ed esprimere liberamente i propri interessi.”
Ma come hanno fatto dei monaci a vincere il seguente torneo? Normalmente, nella prassi comune i monaci vengono etichettati come dediti solo agli studi religiosi. Eppure, scavando a fondo di questa storia, il mito viene sfatato quando si viene a scoprire che dedicano solo 20 ore a settimana, mentre il resto del tempo può essere utilizzato per mansioni diverse. Ciò che ha introdotto i ragazzi ai videogiochi ed al ramo Esports è soprattutto l’ora di informatica che si svolge regolarmente nella loro scuola. Ad ogni modo, in Thailandia, così come in vari altri stati orientali, il mondo degli Esport è molto seguito e non è strano che i ragazzi se ne sia interessati, fino a parteciparvi attivamente.
Infatti, il settore Esports è in netta crescita nel Paese, nota positiva culminata con la loro inclusione nei Giochi del Sud-Est asiatico di quest’anno nelle Filippine. L’anno scorso, la società tecnologica Infofed ha aperto la Thailand eSports Arena, un luogo che può contenere fino a 50.000 spettatori per i principali tornei. E l’investimento difficilmente sarà vano, visto che lo Stato vanta quasi 20 milioni di giocatori attivi, classificando il Paese tra i primi 20 al mondo!