Andrew Tate VINCE contro Youtube usando solo i NUMERI, adesso tocca a TikTok, Instagram e Twitch
La battaglia messa in atto da tutti i social network più importanti per fermare il dilagante successo di Andrew Tate pare finalmente destinata a fallire, almeno sul breve periodo, una sentenza che se guardiamo i numeri è praticamente già scritta.
Dopo il ban da Twitter occorso nel 2017 a causa di alcune dichiarazioni molto forti sulle vittime di violenze (che secondo lui dovevano “iniziare a prendersi delle responsabilità”, Andrew Tate non sembrava aver avuto nessun particolare problema su nessun altro social, almeno fino alla settimana scorsa.
Negli scorsi giorni infatti, l’ex-kickboxer professionista naturalizzato influencer ha rimediato un sonoro ban da Meta, che lo ha fatto scomparire da Instagram e Facebook ai quali sono seguiti anche i provvedimenti da parte di TikTok, Youtube ed infine anche Twitch.
Andrew Tate vince contro Youtube, quando arriverà anche il turno di Twitch Instgaram e Tiktok?
Dopo i durissimi provvedimenti, come prevedibile accadesse, le ricerche del nome di Andrew Tate hanno letteralmente invaso Google (e di conseguenza anche Youtube), rendendolo più popolare che mai anche in parti del mondo di solito poco attente alle questioni americane.
Nel grafico qui in basso, una rappresentazione visiva di quanto il fenomeno del ban di Andrew Tate l’abbia effettivamente aiutato a crescere in popolarità, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione, quelle che di solito rappresentano anche il bacino di utenti più facilmente influenzabili da personalità come quella di cui stiamo parlando.
A “rovinare ” i piani per distrugger Andrew Tate sono principalmente due fattori: gli account dei fan, che vengono ricreati in continuazione per cercare di supportare al massimo il proprio idolo; ed infine gli algoritmi, che inevitabilmente tendono a spinger con più frequenza gli argomenti controversi che generano discussione (su TikTok questo fenomeno è sicuramente più frequente).
L’unione di questi due fattori fa in modo che la grande popolarità di questo tipo di personaggi sia estremamente difficile da “smorzare”. Si possono rimuovere i canali su cui postano? Sì. Si può eliminare l’interesse della community? No.
Che ne pensate voi della questione di Andrew Tate e del ban da TikTok, Instagram, Youtube e Twitch? Come al solito la discussione è aperta sui nostri canali social!