Warzone/Modern Warfare 2: come sbloccare il nuovo AR della Season 4 Tempus Razorback

Warzone/Modern Warfare 2: come sbloccare il nuovo AR della Season 4 Tempus Razorback

Profilo di Stak
 WhatsApp

Sbloccare Tempus Razorback – Con la nuova stagione di Warzone e Modern Warfare 2 i giocatori avranno a disposizione 4 nuove armi per le loro partite in BR e Multiplayer.

Le prime 3 di queste sbarcheranno già a partire dalla prossima settimana. L’ultima invece, ovvero uno shotgun il cui nome è ancora “nascosto”, verrà rilasciato successivamente con il midseason update.

Tra quelle che verranno introdotte il 14 di Giugno vogliamo vedere più nel dettaglio la più “potente” delle 3 in uscita, ovvero il fucile d’assalto Tempus Razorback.

Di questo nuovo AR gli sviluppatori hanno detto: “Un capolavoro di manifattura eccezionale; questo fucile d’assalto Tempus Armament presenta un design bullpup e un controllo delle vibrazioni, che si traduce in un’arma calibro 5.56 completamente automatica, che garantisce uno sparo fluido e controllabile.

Non direttamente collegato al “Tempus Torrent”, il fucile d’assalto Tempus Razorback garantisce un danno impressionante; Una rapida velocità di fuoco ed è destinato ad aggiungersi al già vasto pool di armi “tuttofare“.

Come sbloccare il nuovo Tempus Razorback su Warzone e Modern Warfare 2? 

Per quanto riguarda lo sblocco dell’arma, questo avverrà una volta completato un determinato settore del nuovo battle pass. In particolare, i giocatori dovranno avanzare fino al settore D12 e concluderlo per ottenere come ricompensa finale il loro Tempus Razorback.

Nel caso siate interessati a scoprire tutti i dettagli che riguardano invece l’ISO 45, vi suggeriamo di consultare questo link.

Ricordiamo che oltre a queste due armi verrà aggiunto anche il melee Tonfa. Questo farà il suo ingresso ufficiale su COD nel corso dell’evento “Assalto a Vondel” al via Mercoledì prossimo.

Articoli correlati:

Call of Duty Black Ops 6 sarà nel Game Pass Xbox dal DAY 1 secondo un nuovo report!

Call of Duty Black Ops 6 sarà nel Game Pass Xbox dal DAY 1 secondo un nuovo report!

Profilo di Stak
17/05/2024 19:34 di Marco "Stak" Cresta
 WhatsApp

Speciale Secondo quanto riferito dal noto giornale statunitense WSJ, il prossimo Call of Duty Black Ops 6 sarà effettivamente presente nel Game Pass di Xbox sin dal day 1!

In sostanza, tutti gli abbonati al servizio Xbox Game Pass potranno giocare, gratuitamente, al nuovo multiplayer ed alla campagna del COD 2024 (Black Ops 6 Gulf War, ndr) fin dal primissimo giorno del rilascio.

Sull’articolo dedicato, il Wall Street Journal scrive che Microsoft ha finalmente “deciso” cosa fare del futuro di Call of Duty sul Game Pass, un argomento che ha tenuto banco a Redmond, sembra, per diversi degli ultimi mesi.

Fino all’ultimo infatti Microsoft è stata indecisa se procedere per la strada del Black Ops 6 nel Game Pass, o se optare per la sicuramente più redditizia via della vendita a 70/80 Dollari a pezzo.

Il WSJ afferma: “Microsoft ha scelto, Call of Duty Black Ops 6 sarà nel Game Pass Xbox”

Il WSJ quindi scrive: “Microsoft prevede un grande cambiamento nella sua strategia di vendita dei titoli con il rilascio del prossimo Call of Duty, che andrà dritto al servizio di abbonamento (il game pass, ndr) invece dell’approccio consolidato di venderlo singolarmente“.

Ricordiamo che non dovremo far altro che attendere il prossimo 9 Giugno per l’Xbox Showcase. Durante questo evento… Oltre a scoprire ufficialmente il nuovo titolo di Call of Duty avremo certamente, e finalmente, dei dettagli concreti riguardo al destino di Black Ops 6… E soprattutto a quello dei possessori del Game Pass Xbox

Altre novità ci giungeranno anche prima, mediante l’evento ufficiale che andrà in scena a fine Maggio su Warzone. Ma queste riguarderanno solo il prossimo titolo, e non di certo le questioni relative al Game Pass.

Voi cosa ne pensate community? Fatecelo sapere con un commento sul nostro gruppo, la discussione, come sempre, è aperta!

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

Articoli correlati: 

I leak su Call of Duty 2026 e 2027 inaccurati: Tom Henderson “smonta” le teorie dei colleghi

I leak su Call of Duty 2026 e 2027 inaccurati: Tom Henderson “smonta” le teorie dei colleghi

Profilo di Stak
14/05/2024 20:19 di Marco "Stak" Cresta
 WhatsApp

Nel corso degli ultimi giorni all’interno della community di Call of Duty si è parlato tantissimo dei titoli in arrivo per il franchise nel 2026 e nel 2027, grazie a dei presunti leak svelati da alcuni data miner su X.

Secondo questi infatti, sarebbero stati trovati dei file di Call of Duty chiamati “Anvil” e “Devilwood“, apparentemente riferiti a dei veri e propri nuovi progetti. Stando a quanto riportato dai leaker, Anvil sarebbe un titolo sviluppato da Infinity Ward e basato sul celebre Call of Duty: Ghosts.

Devilwood sarebbe invece un titolo di Sledgehammer, incentrato e basato interamente sulla storia di Advanced Warfare.

Nonostante sia già noto che Infinity Ward lavorerà sul CoD 2026, e che Sledgehammer si occuperà di quello del 2027, il noto leaker ed insider Tom Henderson ha bollato come “improbabili” e “del tutto inventate” queste teorie.

Tom Henderson sui Leak di Call of Duty 2026 e 2027: “inattendibili ed imprecisi”

Dopo l’intervento di Tom, gli stessi leaker hanno effettivamente riconosciuto di aver diffuso delle notizie “inesatte” e “poco accurate”, scusandosi con tutti gli appassionati per l’accaduto.

A questo punto, possiamo quindi bollare come “fake” tutte le voci e le teorie sui progetti “Anvil” e “Devilwood”. In attesa ovviamente di scoprire nuovi leak accurati ed autentici relativi al futuro di Call of Duty.

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

Articoli correlati: 

27 milioni di report inviati dai giocatori XBOX: meno del 10% sono “veri e legit”

27 milioni di report inviati dai giocatori XBOX: meno del 10% sono “veri e legit”

Profilo di Stak
14/05/2024 20:19 di Marco "Stak" Cresta
 WhatsApp

Attraverso l’ultimo aggiornamento del documento Xbox Transparency Report, Microsoft ha svelato alcune interessantissime informazioni che riguardano il sistema dei report, e gli effettivi “ban/punizioni” emesse sui giochi Xbox.

Secondo quanto riferito nel documento, nei soli 6 mesi finali del 2023 sarebbero stati inoltrati a Microsoft 27.400.000 report riguardanti segnalazioni per cheating, insulti nella chat vocale e situazioni simili.

Di tutte queste milioni di segnalazioni, ben 12,7 milioni sono quelle riguardanti comunicazioni in-game, mentre le “punizioni” totali sono state ben 10.3 milioni.

Il problema, se di “problema” si vuol parlare, è che delle più di 10 milioni di punizioni emesse nell’ultimo semestre del 2023, soltanto 2,1 milioni di queste provenivano effettivamente dalle segnalazioni dei giocatori… Stiamo quindi parlando di meno del 10% del totale.

Tante segnalazioni per pochissime punizioni: troppo “buona” Microsoft, o troppo “cattivi” i giocatori? 

Nonostante le quasi 30 milioni di segnalazioni, le punizioni effettive sono state solamente 2 milioni… I conti “non tornano”, nel senso che: o il sistema di Microsoft è evidentemente molto più “permissivo” di quello che pensiamo, o l’affidabilità dei report è pressoché inesistente.

Di quest’ultimo tema abbiamo parlato in uno speciale apposito, nel quale segnalavamo il “rischio” dell’abuso di report da parte di giocatori “rosikoni” e “principianti, ancora poco abituati a distinguere un giocatore legit da un cheater.

Nonostante questo però, Microsoft ha anche confermato che i suoi sistemi di difesa automatici (che sono quindi proattivi e totalmente slegati dalle segnalazioni degli utenti) hanno individuato e controllato in autonomia la quasi totalità dei casi sospetti (si parla proprio di quasi il 100%, ndr).

Pensate che dei milioni di controlli effettuati dai sistemi interni di Microsoft, quasi 700 mila sono quelli inerenti cause di molestie o bullismo online. Sono invece ben 7.32 milioni i controlli effettuati in autonomia per verificare che i giocatori ed i loro account non fossero iniettati di cheat, o colpiti da frodi/conti non autentici.

Ci domandiamo a questo punto quale possa essere ancora il senso delle “segnalazioni/report”, fermo restando che siamo (quasi) assolutamente certi si tratti, almeno per la maggior parte, di report sbagliati o “inaccurati”.

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

Articoli correlati: