Warzone: giocatore bannato per un Wallhack “regalato” dal gioco
Un giocatore di Warzone è rimasto senza parole dopo essere stato espulso da una partita e “shadowbannato”, a causa di alcune texture non si sono renderizzate correttamente, fornendogli praticamente un wallhack gratuito.
In quasi quattro anni, Warzone non è mai riuscito a essere privo di bug e glitch che possono lasciare ai giocatori con diversi grattacapi. I più longevi ricorderanno il glitch della maschera antigas o della “pistola demoniaca”, che fortunatamente non si vedono sul gioco da un po’ di tempo.
La maggior parte di questi bug e glitch sono spesso frustranti, ma raramente risultano in un ban per i giocatori. Evidentemente non è sempre così, come ha scoperto a sue spese uno sfortunato utente.
Bannato dopo un Wallhack “regalato” da Warzone stessa, la sfortunata storia diventa virale
Condividendo il suo video sui social media, il giocatore di Warzone AmarOriginal non poteva credere alla sua “sfortuna” quando il gioco non è riuscito a renderizzare correttamente alcune texture della mappa, permettendogli di vedere i giocatori attraverso di esse.
Sebbene ciò gli abbia tecnicamente dato un vantaggio in gioco, non è passato molto tempo prima che il gioco si rendesse conto di qualcosa di strano e punisse Amar per il problema.
Con solo tre giocatori rimasti e 19 uccisioni, il pavimento su cui Amar stava correndo ha iniziato a scomparire e a permettergli di vederci attraverso, scoprendo un giocatore avversario che Amar stava cercando di individuare e al quale ha cercato istintivamente di sparare attraverso le rocce, senza successo.
Game gives me WALLHACK, I get shadowed
byu/AmarOriginal inCODWarzone
Dopo aver girato l’angolo e ucciso il suo avversario, Amar si è trovato prontamente a fissare uno schermo vuoto prima di ricevere un popup che diceva ‘Giocatore Espulso’.
Dopo una beve verifica, il giocatore ha notato la limitazione del matchmaking, uno shadowban appunto, nonostante il problema fosse del gioco.
È improbabile che Activision o gli sviluppatori di Warzone, Raven Software, possano rimuovere retroattivamente questo tipo di ban, ma non c’è dubbio che Amar non sia né il primo, né l’ultimo a vivere un’esperienza così frustrante.
- Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Clicca qui per Facebook)
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