Kyborg & Cheater nei mondiali – Nel corso della giornata di ieri è successa un’altra spiacevole situazione nel contesto delle WSOW che ha riguardato uno dei giocatori della nostra community…
Dopo aver registrato il pessimo comportamento degli admin nei confronti di quello che era il “team da battere” durante le finali, oggi scopriamo anche che Kyborg, una delle figure più autorevoli della scena italiana di COD, è stato bannato per 24 ore dal Discord ufficiale della competizione.

Il ban ha raggiunto il noto pro player del team DSYRE immediatamente dopo la richiesta di Kyborg di visionare i VOD del team di Ggunz. Secondo Kyborg infatti (e secondo svariati altri esperti della scena), quello di Ggunz non sarebbe altro che un team di cheater, in passato bannato anche da diverse piattaforme di tornei online.

Come noto, ormai da diverso tempo Kyborg si occupa anche di contenuti d’inchiesta, attraverso i quali ha “smascherato” tanti imbroglioni della scena di Warzone. La precisione ed il metodo con cui analizza le giocate, e scova i cheater, sono cosi curati da aver spinto migliaia e migliaia di giocatori a restare costantemente aggiornati con l’attività di inchiesta del pro player di DSYRE.

Tutto questo per chiarire, e sottolineare, che se un giocatore come Kyborg avanza dei “dubbi” su qualcuno, anche laddove questi siano minimi, c’è da prestare assolutamente la massima attenzione. Questo specialmente quando si riveste il ruolo di “organizzatore del torneo”.

Il post di Kyborg sul ban – Cheater & Mondiali 

I just got 24h BAN in #WSOW discord because I've provided the proofs of GGunz beeing banned from CMG and using Wallhack during WSOW quals.

I even asked for providing his VOD today at 07:28 in my private team channel with the Gamebattles team and I got ignored and time-outed. GG pic.twitter.com/LvCrdI5QxF

— kyborg (@kyborgtv) July 20, 2023

Di tutta risposta invece, gli admin del Discord ufficiale della competizione, ad esplicita domanda di Kyborg: “potremmo vedere i VOD di Ggunz? In molti abbiamo il sospetto che abbiano utilizzato un wallhack“, l’unica risposta è stata il ban di 24 ore dal canale.

Gli admin hanno poi precisato che il “ban” era relativo “allo spam” di messaggi nella chat generale del server, e che Kyborg non aveva seguito la “procedura adeguata”. Questa cosa è deliberatamente falsa, con Kyborg che ha mostrato in diretta streaming i messaggi totalmente ignorati che lo stesso ha mandato nei canali privati e dei team sin dalle 7 di mattina di ieri.

Questo rende la cosa ancora più grave, dato che il mondiale di Warzone non è una 3° elementare che va “bacchettata” e “punita”, ma un gruppo di 150 affermati professionisti, la maggior parte dei quali personalità celebri e pubbliche nelle loro rispettive nazioni. Speriamo che Activision intervenga con fermezza, soprattutto alla luce della grave superficialità che sembra caratterizzare il lavoro degli admin del mondiale.

Non si è tra l’altro capito ancora come intendono procedere riguardo a Ggunz, ad ormai più di 48 ore dalla fine del torneo.

Il team di Ggunz è ancora nella classifica ufficiale

Il team di Ggunz svetta ancora in 12° posizione nel tabellone della finale europea delle WSOW (troverete qui la pagina). Insieme ad Ethan e BBlitz occupano ancora il 12° posto, quindi parteciperanno di diritto anche alle finali globali di Londra. La cosa più incredibile è che lo stesso Ggunz ha minacciato di morte Kyborg, promettendogli che “se verrai a Londra, ti frantumerò la faccia”… Frasi che gli sono costate già il ban da Twitch…

A prescindere da tutta questa situazione, viene purtroppo “macchiata” l’integrità competitiva di questo torneo; l’aspetto certamente più positivo invece, è che se da un lato lascia molto a desiderare l’attenzione degli admin, dall’altro è encomiabile l’attenzione che gli stessi giocatori dedicano per mantenere un ambiente di gioco sano e competitivo.

Non appena saranno disponibili, provvederemo a pubblicare nuove e più dettagliate informazioni.

• Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

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