Quasi 100K account di cheater eliminati per il lancio di Modern Warfare 3
Cheater & Modern Warfare 3 – Numeri da capogiro quelli che sono stati pubblicati una manciata di ore fa dagli sviluppatori di Activision. All’interno dell’aggiornamento relativo al sistema anti-cheat Ricochet infatti, i devs hanno anche condiviso alcuni interessantissimi dettagli che riguardano la lotta al cheating.
Pensate che solamente nella fase di pre-lancio di Modern Warfare 3 è stato permanentemente bannato dal gioco un numero di account davvero straordinario: 80 mila!
A questi, si vanno ad aggiungere ben 110 mila altri account, tutti rubati e rintracciati sul Dark Web da Activision, che li ha poi ripristinati, “ripuliti” e restituiti ai legittimi proprietari.
Sempre Activision ha voluto spiegare che parte della battaglia di “prevenzione” contro i cheater, si gioca sull’offuscamento e la crittografia del codice di gioco.
Activision spiega perchè non è cosi “facile” bloccare i cheater di Warzone e Modern Warfare 3:
“Per giocare a Call of Duty, inviamo a ciascun giocatore il codice del gioco (tramite l’eseguibile). Quando inviamo l’eseguibile del gioco, che contiene istruzioni dettagliate su come funziona il gioco, stiamo essenzialmente inviando le copie delle nostre chiavi di casa. Immagina di provare a impedire a un malintenzionato che possiede le copie delle tue chiavi di entrare in casa tua.
Per rendere più difficile l’apertura della porta principale, il team anti-cheat di RICOCHET lavora costantemente su nuove tecniche di offuscamento per rendere il codice del gioco più difficile da analizzare per i malintenzionati. Quindi crittografiamo (o blocchiamo digitalmente) l’intero eseguibile di Call of Duty, rendendo molto più difficile la sua manomissione. Ciò rende più difficile per gli sviluppatori di cheat di analizzare e modificare il nostro codice e rimuovere le nostre protezioni.
Questa è la nostra battaglia costante per la sicurezza anti-cheat.
Quando adottiamo misure per fermare gli imbroglioni, questi riadattano il loro sviluppo e cercano nuove opportunità. La natura dei giochi multiplayer, in cui i nostri sistemi (il server) scambiano informazioni con il tuo computer (i client) per realizzare l’azione multiplayer, è il modo in cui possono verificarsi gli imbrogli. I nostri sforzi anti-cheat affrontano ogni punto di contatto di questo processo, dai sistemi client a quelli lato server, e migliorano tali processi con l’apprendimento automatico per combattere il gioco sleale“.
Il “Rosik Report” è tossico tanto quanto i cheater: punizioni in arrivo per chi abusa delle segnalazioni
Non manca però anche una considerazione sull’utilizzo del report, e sul fatto che in caso di abusi/spam di segnalazioni, si viola chiaramente una regola del codice di condotta ufficiale. Infrazione che può anche costare un ban.
I devs scrivono: “Un malinteso comune che vediamo è che la segnalazione dello spam comporterà l’adozione di azioni contro gli account. Per chiarezza, se un giocatore ne segnala un altro una o più volte, il nostro sistema considera solo la prima segnalazione (limitando eventuali segnalazioni aggiuntive da quel giocatore).
Il reporting è fondamentale ma deve essere utilizzato in combinazione con altri fattori prima che si intervenga su un account. Un account, ad esempio, non può essere bannato solo a causa di una segnalazione, ma se quell’account ha attivato anche altri (e molteplici) rilevamenti, una segnalazione può sollevare un campanello d’allarme.
Si ricorda che lo spam di segnalazioni può essere considerata una violazione della politica di sicurezza in quanto “segnalazioni dannose”, come stabilita all’inizio di quest’anno.
Cosa ne pensate di tutte queste novità community? Fatecelo sapere nei commenti, la discussione, come sempre, è aperta!
- Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Clicca qui per Facebook)
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