Microsoft e Call of Duty: l’Antitrust sta ancora indagando. Cosa succederà?
La proposta record di quasi 70 miliardi di dollari, avanzata da Microsoft per l’acquisizione di Activision Blizzard, è ancora oggetto di indagine da parte dell’antitrust.
La Commissione Europea nel mese di Novembre ha iniziato la sua ricerca di informazioni per tutto ciò che riguarda questa eventuale e storica acquisizione. L’antitrust è a lavoro per raccogliere quante più informazioni possibili e trarre le conclusioni.
Una proposta che ha sicuramente scosso e allo stesso tempo preoccupato i giocatori e le aziende che operano nel settore. Che fine farà il franchise di Call of Duty? Sarà un’esclusiva su console Microsoft? Cosa faranno i possessori di console concorrenti?
La paura che il mercato dell’industria videoludica possa essere condizionato da questa fusione è reale, e ce ne sono tutte le ragioni. Nonostante le rassicurazioni di Microsoft, che garantisce la distribuzione del franchise Call of Duty anche sulle altre piattaforme, l’Antitrust preferisce continuare le sue indagini per arrivare ad una decisione.
Il timore di vedere il mercato “monopolizzato” da un solo marchio, soprattutto per quanto riguarda i milioni di giocatori di Warzone e Call of Duty viene appoggiata anche oltreoceano. USA e Regno Unito condividono gli stessi dubbi e timori dell’Europa, e le indagini sono in corso anche nei loro paesi, in cerca di rassicurazioni.
La decisione dell’antitrust arriverà il 23 Marzo 2023.
Questa è la data indicata dalla Commissione Europea per la chiusura delle indagini, il 23 Marzo, e solo allora potremo capire verso quale strada andrà incontro il franchise di Call of Duty.
Microsoft però ci tiene a rassicurare, specificando che “Stiamo ascoltando attentamente le richieste della Commissione Europea, e siamo sicuri di poterle affrontare”.
E voi cosa ne pensate dell’indagine antitrust? L’acquisizione è una strada percorribile oppure da bocciare?
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Fonte: POLITICO