Aggiornamento di metà stagione su Warzone/MW3: in arrivo 2 nuove armi, il gulag “al buio” e la bomba atomica su Urzikstan

Aggiornamento di metà stagione su Warzone/MW3: in arrivo 2 nuove armi, il gulag “al buio” e la bomba atomica su Urzikstan

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Gli sviluppatori di Activision hanno da poco svelato quali sono tutti i principali dettagli in arrivo con l’ormai prossimo aggiornamento di metà stagione su Warzone e Modern Warfare 3.

Come certamente saprete, il nuovo update è previsto per la prossima settimana, quando introdurrà sia in multiplayer che in BR decine e decine di nuovi contenuti.

Prime fra tutte si segnalano le due nuove armi, ovvero la piccola SMG HRM-9 e la decisamente più “potente” mitragliatrice leggera TAQ Evolvere. Per ottenerle, non dovremo far altro che completare una challenge dell’armeria (cosi da sbloccare la HRM-9) e completare una sfida settimanale (per sbloccare la TAQ). Oltre a queste, tornano anche le partite classificate su MW3 (o ranked), assenti ormai da più di 2 mesi e dai tempi di Modern Warfare 2.

Sempre riguardo al multiplayer, godremo dell’aggiunta della mappa di Rio, e delle modalità Team Gunfight, Headquarters e Infected nelle prossime playlist.

Quali sono le principali novità in arrivo su Warzone con l’aggiornamento di metà stagione

Torneranno su Warzone anche i Super di The Boys, con le aggiunte delle skin di A-Train e Firecracker, un nuovo personaggio chiamato Dokkaebi e svariate novità per quel che concerne il BR.

Tra queste si segnala che:

  • Torna la Champion’s Quest (e quindi la bomba atomica) in BR e per la prima volta su Urzikstan
  • Evento pubblico con il gulag in “modalità notturna”
  • Nuova custodia delle armi. Una singola custodia per armi viene generata in una piccola area di ricerca all’inizio di ogni partita. Una volta trovata, il giocatore che tiene la custodia viene contrassegnato per tutti i nemici nella partita. Se un giocatore riesce a rimanere in vita alla fine della partita OPPURE la sua squadra esce dalla partita utilizzando un elicottero chiamato acquistando un Covert Exfil, lui e i suoi compagni di squadra guadagnano premi esclusivi
  • Un nuovo modo di fuggire: i giocatori ora possono espellere anticipatamente la partita con l’aiuto di un’Esfiltrazione segreta, offrendo una nuova condizione di vittoria per coloro che sono in grado di pagare il prezzo per la fuga, se riescono a garantirselo! Troverete maggiori dettagli qui

Come sempre tantissime novità quindi, che garantiranno una vera e propria ondata di “aria fresca” sull’amatissimo titolo di Activision. L’imponente aggiornamento verrà accompagnato anche da una patch di bilanciamento, di cui dovremmo scoprire i dettagli entro e non oltre il termine di questa settimana.

Nel caso vogliate studiare ogni singolo dettaglio tra le varie novità in arrivo, potrete trovare il post originale cliccando qui.

Cosa ne pensate di questa annuncio community? Fatecelo sapere nei commenti: la discussione, come sempre, è aperta!

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I leak su Call of Duty 2026 e 2027 inaccurati: Tom Henderson “smonta” le teorie dei colleghi

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14/05/2024 20:19 di Marco "Stak" Cresta
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Nel corso degli ultimi giorni all’interno della community di Call of Duty si è parlato tantissimo dei titoli in arrivo per il franchise nel 2026 e nel 2027, grazie a dei presunti leak svelati da alcuni data miner su X.

Secondo questi infatti, sarebbero stati trovati dei file di Call of Duty chiamati “Anvil” e “Devilwood“, apparentemente riferiti a dei veri e propri nuovi progetti. Stando a quanto riportato dai leaker, Anvil sarebbe un titolo sviluppato da Infinity Ward e basato sul celebre Call of Duty: Ghosts.

Devilwood sarebbe invece un titolo di Sledgehammer, incentrato e basato interamente sulla storia di Advanced Warfare.

Nonostante sia già noto che Infinity Ward lavorerà sul CoD 2026, e che Sledgehammer si occuperà di quello del 2027, il noto leaker ed insider Tom Henderson ha bollato come “improbabili” e “del tutto inventate” queste teorie.

Tom Henderson sui Leak di Call of Duty 2026 e 2027: “inattendibili ed imprecisi”

Dopo l’intervento di Tom, gli stessi leaker hanno effettivamente riconosciuto di aver diffuso delle notizie “inesatte” e “poco accurate”, scusandosi con tutti gli appassionati per l’accaduto.

A questo punto, possiamo quindi bollare come “fake” tutte le voci e le teorie sui progetti “Anvil” e “Devilwood”. In attesa ovviamente di scoprire nuovi leak accurati ed autentici relativi al futuro di Call of Duty.

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

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27 milioni di report inviati dai giocatori XBOX: meno del 10% sono “veri e legit”

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14/05/2024 20:19 di Marco "Stak" Cresta
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Attraverso l’ultimo aggiornamento del documento Xbox Transparency Report, Microsoft ha svelato alcune interessantissime informazioni che riguardano il sistema dei report, e gli effettivi “ban/punizioni” emesse sui giochi Xbox.

Secondo quanto riferito nel documento, nei soli 6 mesi finali del 2023 sarebbero stati inoltrati a Microsoft 27.400.000 report riguardanti segnalazioni per cheating, insulti nella chat vocale e situazioni simili.

Di tutte queste milioni di segnalazioni, ben 12,7 milioni sono quelle riguardanti comunicazioni in-game, mentre le “punizioni” totali sono state ben 10.3 milioni.

Il problema, se di “problema” si vuol parlare, è che delle più di 10 milioni di punizioni emesse nell’ultimo semestre del 2023, soltanto 2,1 milioni di queste provenivano effettivamente dalle segnalazioni dei giocatori… Stiamo quindi parlando di meno del 10% del totale.

Tante segnalazioni per pochissime punizioni: troppo “buona” Microsoft, o troppo “cattivi” i giocatori? 

Nonostante le quasi 30 milioni di segnalazioni, le punizioni effettive sono state solamente 2 milioni… I conti “non tornano”, nel senso che: o il sistema di Microsoft è evidentemente molto più “permissivo” di quello che pensiamo, o l’affidabilità dei report è pressoché inesistente.

Di quest’ultimo tema abbiamo parlato in uno speciale apposito, nel quale segnalavamo il “rischio” dell’abuso di report da parte di giocatori “rosikoni” e “principianti, ancora poco abituati a distinguere un giocatore legit da un cheater.

Nonostante questo però, Microsoft ha anche confermato che i suoi sistemi di difesa automatici (che sono quindi proattivi e totalmente slegati dalle segnalazioni degli utenti) hanno individuato e controllato in autonomia la quasi totalità dei casi sospetti (si parla proprio di quasi il 100%, ndr).

Pensate che dei milioni di controlli effettuati dai sistemi interni di Microsoft, quasi 700 mila sono quelli inerenti cause di molestie o bullismo online. Sono invece ben 7.32 milioni i controlli effettuati in autonomia per verificare che i giocatori ed i loro account non fossero iniettati di cheat, o colpiti da frodi/conti non autentici.

Ci domandiamo a questo punto quale possa essere ancora il senso delle “segnalazioni/report”, fermo restando che siamo (quasi) assolutamente certi si tratti, almeno per la maggior parte, di report sbagliati o “inaccurati”.

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

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Con il nuovo Black Ops 6 anche un perk provvisto di “wall-hack” temporaneo

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10/05/2024 20:32 di Marco "Stak" Cresta
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L’ultima scoperta dei leaker di Call of Duty farà sicuramente discutere, perché riguarda un elemento di gioco che potrebbe (e sicuramente lo farà) far infuriare migliaia e migliaia di player in tutto il mondo.

Stiamo parlando del perk “Operative“, una specialità presumibilmente appartenente al nuovo Call of Duty in uscita nel 2024, grazie al quale avremo la possibilità di vedere i nemici attraverso i muri.

Esattamente come con un “wall-hack”, saremo in grado di individuare il bersaglio anche se questo sarà nascosto dietro ad una struttura.

Ovviamente il potere non durerà in modo permanente, ma solo per un tempo limitato dopo il respawn dell’avversario. Sempre il perk Operative sembra anche dotato di due ulteriori bonus: ci fornirà un indicatore quando un nemico è “fuori” dalla nostra visuale, e farà in modo che non restino i “death skull” una volta abbattuti i nemici.

Il post dei leaker sul nuovo presunto perk di Black Ops 6

Come ogni altro contenuto proveniente dal lavoro dei dataminer/leaker, anche con questo bisogna avere molta cautela. Si tratta infatti di file che potrebbero variare (in tutto, o in parte) prima del loro definitivo rilascio, o che potrebbero anche non arrivare mai alla fase di pubblicazione.

L’attendibilità del leaker in questione è comunque comprovata, e quindi potete star certi che il perk Operative è comunque un contenuto “autentico” di Call of Duty.

Seguiranno sicuramente nuovi aggiornamenti. Restate sintonizzati con Powned per non perdere neanche un singolo speciale dedicato.

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

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