Activision esclude Censor dal CDL Resurgence: “mi hanno bloccato perché c’era anche Nadia”
Nuove gravissime dichiarazioni giungono oggi dall’account Twitter del celebre Doug ‘Censor’ Martin, streamer e giocatore professionista di Call of Duty in forze ai Boston Breach.
Censor ha infatti rivelato che la sua assenza dal recente CDL Resurgence non è per nulla casuale, e che, al contrario, quella di escluderlo è stata una decisione ben ragionata dai devs di Activision.
In un Tweet che ha poi rimosso, Censor ha ammesso: “Activision mi ha bloccato dal torneo CDL Resurgence perché c’era anche Nadia tra i giocatori partecipanti.
Secondo loro avrei “molestato” Nadia. Ho trovato il tutto molto “isterico” se devo essere onesto“. Evidentemente Activision si riferisce al famoso video in cui Censor ha prima minacciato di svelare la natura cheater di Nadia, salvo poi limitarsi a pubblicare un video ironico attraverso il quale ha chiesto la mano della nota streamer (troverete qui i dettagli). Non ci dovrebbe essere “altro” a cui Activision potrebbe riferirsi.
Nadia, lo ricordiamo, era protagonista al torneo in team insieme a Flxnked e Intechs, con i quali è riuscita a qualificarsi fino alla giornata finale ed in Top16.
Censor dice la verità? O si tratta di un nuovo “troll”?
Visti gli ultimi post particolarmente “troll” di Censor, una parte degli esperti pensa che sia l’ennesima trovata del pro dei Boston Breach di attirate attenzione su di se.
Il fatto che il post sia stato cancellato però, ha portato svariati altri a pensare che tutto questo discorso potrebbe essere vero, con Activision quindi intenzionata a monitorare molto da vicino la scena del suo titolo ed i content creator che vi gravitano attorno.
Non appena saranno disponibili nuovi e più dettagliati aggiornamenti, non esiteremo a riportarle qui di seguito.
- Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook – Instagram)
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