Anche Laurence Fishburne nella Stagione 4 di The Witcher

Anche Laurence Fishburne nella Stagione 4 di The Witcher

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Laurence Fishburne & The Witcher – Direttamente dal profilo X ufficiale dedicato alla serie, scopriamo che nella prossima stagione di The Witcher ci sarà un altro celebre attore che si andrà ad unire al resto del cast…

Stiamo parlando di Laurence Fishburne, attore noto in tutto il mondo anche grazie ai ruoli che ha rivestito in due serie cinematografiche assolutamente straordinarie: John Wick, in cui interpreta il personaggio di Bowery King, ma anche e soprattutto in Matrix, dove ha rivestito il ruolo di Morpheus.

Per quanto riguarda The Witcher invece, sembra che Laurence Fishburne dovrà interpretare le sembianze del barbiere-chirurgo di DillingenEmiel Regis Rohellec Terzieff-Godefroy“, meglio conosciuto semplicemente come Regis.

Nella storia, Regis è un vampiro con più di quattrocento anni quando incontra per la prima volta Geralt di Rivia, e viene descritto come un personaggio particolarmente “eclettico”.

Il post sull’ingresso di Laurence Fishburne in The Witcher

Gli appassionati della saga hanno salutato con una certa positività la notizia, anche se non sembrano purtroppo finite le numerose critiche rispetto alla defezione di Henry Cavill nel ruolo di Gerart.

Come noto al suo posto avremo Liam Hemsworth, per quella che sulla carta è già la stagione più “discussa” e chiacchierata di The Witcher

HBO chiarisce: “Pedro Pascal non ha ancora finito le riprese di The Last Of Us 2”

HBO chiarisce: “Pedro Pascal non ha ancora finito le riprese di The Last Of Us 2”

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27/03/2024 17:11 di Marco "Stak" Cresta
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Leak su Pedro Pascal – A neanche 24 ore dalla diffusione di alcuni leak sulla seconda stagione di The Last of Us giungono chiarimenti direttamente da HBO, che ha risposto a tutte le speculazioni dell’ultimi giorno con delle dichiarazioni ufficiali su IGN US.

Alle prime ore di ieri si è infatti diffusa una voce secondo la quale Pedro Pascal, attore protagonista di TLoU, avesse ufficialmente terminato le riprese per la seconda stagione.

Trattandosi di un super protagonista della serie di cui si è tanto speculato ultimamente, in molti hanno quindi temuto che la partecipazione di Pascal sarebbe stata “eccessivamente ridotta”…

La notizia è stata data dall’autorevole ed affidabile insider Daniel Richtman, che ha condiviso l’aggiornamento direttamente sulla sua pagina Patreon. Nel rapporto, il leaker affermava che Pascal aveva terminato le riprese, e che le stesse non si sarebbero comunque andate a concludere prima di Agosto 2024.

HBO nega categoricamente: “Pedro Pascal non ha finito le riprese di The Last Of Us 2”

Oggi è direttamente HBO a mettere fine alle dicerie, dato che su IGN US ha spiegato che: “Pedro Pascal deve ancora girare le riprese per la seconda stagione di The Last of Us, e le voci che suggeriscono il contrario non sono accurate“.

A questo punto non resta che attendere direttamente le comunicazioni ufficiali… Speranzosi di scoprire presto quanto potremo finalmente goderci la seconda parte dello show.

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Andor: Dedra Meero e la passione

Andor: Dedra Meero e la passione

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22/12/2022 18:17 di Alessandro "TChero" Cirella
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C’è un personaggio che rappresenta pienamente il concetto di “passione” nella serie di Andor: Dedra Meero. Di chi si tratta? E come mai proprio la rigidissima funzionaria dell’Impero, interpretata dalla bravissima Denise Gough? Di seguito l’analisi di una delle figure meglio costruite della nuova storia dell’universo Star Wars.

Andiamo nel dettaglio: Dedra è un luogotenente e supervisore dell’ISB, l’Ufficio di Sicurezza Imperiale. Si tratta di un organo estremamente importante composto da numerosi impiegati, il cui compito è sorvegliare costantemente i vari distretti in cui la galassia è stata divisa dopo il colpo di stato ordito da Palpatine quasi 15 anni prima.

Tra Meero e i suoi stessi colleghi, però, ci sono alcune differenze sostanziali a livello di impegno e dedizione al lavoro. Questi ultimi, infatti, sono saccenti e, pertanto, convinti che l’Impero non potrà mai conoscere rivali in grado di minacciarne la sicurezza.

Al contrario, il luogotenente biondo è incredibilmente ambizioso, metodico e costantemente vigile. Impiega tutte le sue forze nella ricerca di Axis: teme che da quegli attacchi isolati, possa nascere un effettivo pericolo (qui l’approfondimento). Ha sposato pienamente la causa Imperiale ed è preparata ad ogni cosa per difendere l’ordine del sistema in cui crede. Altrettanto importanti, però, sono i riconoscimenti per il suo operato: il suo sguardo fiero dopo i complimenti per i suoi successi ne è la prova.

Questo suo atteggiamento snervante è osteggiato dai colleghi, quasi sempre invidiosi e indisposti nei confronti delle sue ricerche. Col tempo, però, le sue abilità verranno riconosciute dai suoi superiori, fino al punto in cui Meero prenderà il controllo delle operazioni volte a contrastare e, possibilmente, eliminare la Ribellione.

Il legame con Syril Karn

A gran sorpresa, ci viene mostrato per la prima volta il lato umano di una persona schierata con l’Impero, nel finale di stagione di Andor: Dedra Meero, parliamo ancora di lei. Succede tutto durante la battaglia finale su Ferrix, in seguito alle parole della defunta Maarva (qui l’articolo).

Il supervisore è accerchiato e colpito dai ribelli, quando un uomo interviene, allontanandosi con Dedra e fingendo di spararle. Si rivela essere il vice-ispettore Syril Karn, interpretato da Kyle Soller, da tempo incuriosito dalla personalità del luogotenente, molto affine alla sua natura e ai suoi ideali di giustizia.

Traspare, quindi, la sensibilità di due personaggi vicini all’Impero: così spietati prima e tanto fragili e spaventati ora. Ecco i tratti che li legano: la passione messa nel loro lavoro e quell’attrazione reciproca che ormai non riescono più nascondere.

Andor: Maarva Andor e il Canto della rivolta

Andor: Maarva Andor e il Canto della rivolta

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22/12/2022 00:22 di Alessandro "TChero" Cirella
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Ecco la più insospettabile delle eroine per il gran finale di Andor: Maarva Andor. Quella figura che ha dato la spinta finale allo scoppio della rivoluzione di Ferrix contro l’oppressione Imperiale. Prima di lei un altro personaggio aveva già messo per iscritto una serie di pensieri utili all’ideologia ribelle nel suo manifesto: un vero e proprio “Canto della rivolta”!

Se procediamo con ordine, Nemik è il primo dei due a voler diffondere in tutte le galassie i principi che stanno alla base delle azioni dei focolai anti-imperiali. Il giovane scrittore è uno dei compagni di Cassian che ha contribuito al successo dell’impresa di Aldhani. Si tratta del primo vero colpo inferto al regime, pianificato da Luther Rael (qui l’approfondimento).

Prima della sua morte il ragazzo chiede che sia il protagonista a conservare il particolare quaderno su cui sono annotate tutte le sue riflessioni. Uno spirito puro si direbbe, che ha creduto nella bontà del progetto ribelle fino alla fine dei suoi giorni. Cassian, però, si deciderà a leggere il contenuto di quelle pagine solo qualche istante prime della battaglia conclusiva della stagione su Ferrix.

Cosa c’è scritto di così importante? Nemik definisce l’Impero come un sistema con un bisogno di controllo eccessivo perchè innaturale. Secondo lui l’autoritarismo non può avere vita lunga, non può essere tollerato e va combattuto con uno sforzo corale. Con una serie di scontri e battaglie prolungati non riuscirà reggere a lungo e un giorno verrà sferrato un singolo colpo di troppo che romperà definitivamente gli argini imperiali.

Non a caso, a tal proposito, la voce del defunto Nemik si manifesta nell’ultimo episodio appena prima della scena con l’eroina di Andor: Maarva Andor. L’anziana signora, pochi istanti prima di passare a miglior vita, ha registrato un importante monologo riservato ai concittadini di Ferrix.

Il Canto della rivolta

Il funerale di Maarva, accompagnato da musiche e tradizioni locali, si trasforma in una vera marcia di protesta. Tutti i presenti ascoltano e le reazioni sono contrastanti: c’è chi è sconvolto, chi è contrariato e chi fa proprie quelle parole così forti. Solo quando un comandante imperiale prova a interrompere la trasmissione del messaggio, soffocando la voce di Maarva, si scatena il caos. Così ha inizio la bellissima scena di guerra che tanto ci ha colpiti (qui un suo dettaglio importante).

Il Canto della rivolta: così Suzanne Collins chiamò il capitolo finale della saga di Hunger Games. In quel caso fu un volatile, la “ghiandaia imitatrice”, ad ispirare il pensiero collettivo per contrastare l’oppressione esercitata da Capital City. Stavolta i due eroi sono due personalità piuttosto insospettabili: un ragazzino impaurito ed apparentemente insicuro di sé ed un’anziana signora indebolita dagli anni e dalla malattia.

I due non si conoscono, non si sono mai parlati, ma l’esortazione è la stessa: combattere l’Impero da subito, per non rimpiangere, in futuro, di non averlo fatto.