XPeke: tornerò sicuramente a giocare per il Summer Split
Enrique “xPeke” Cedeño Martínez, proprietario ed attuale mid laner di riserva del team Origen, ha dichiarato in una breve intervista a TheScore la sua intenzione di tornare a giocare per il Summer Split o, se possibile, anche prima. Eccovi il video integrale, di cui vi forniamo qui sotto la traduzione, che abbiamo cercato di rendere nella maniera migliore possibile.
Quali erano le aspettative del team per questo split, anche in virtù del cambio di roster?
Quando abbiamo effettuato questo cambio, lo vedevamo come un miglioramento, soprattutto in termini di meccaniche di gioco. Ci aspettavamo che fosse dura all’inizio, ma le nostre aspettative erano le stesse dello scorso anno: migliorare il più possibile ed aumentare la nostra comprensione del gioco, in modo tale da poter competere con tutti i migliori team per la fine dello split.
In merito alla tua decisione di fare un passo indietro: quanto è stato difficile passare dal giocare ininterrottamente per cinque anni al guardare gli altri?
È stato molto difficile. Tutt’ora ho voglia di giocare ed onestamente spero di poter tornare a farlo, presto o tardi. Il mio livello però non è più lo stesso. Quando non ti alleni per almeno sei ore al giorno, non puoi avere la stessa conoscenza del gioco e la stessa abilità meccanica. Al momento ho forse la prima, ma sicuramente non la seconda. Probabilmente in un paio di mesi riuscirò a tornare ai miei standard e riprendere a giocare.
Quando potremo vedere xPeke giocare di nuovo? Forse per i playoff?
Dipende, i playoff sono una possibilità. Sicuramente per il Summer Split, dal momento che le partite al meglio dei due (B02) ci permetteranno di prepararci al meglio, oltre a darci la possibilità di effettuare dei cambi di formazione tra un game e l’altro.
Ti va di raccontare ai fans quali sono i tuoi doveri e le tue mansioni da proprietario della franchigia?
In realtà sto ancora imparando. Già l’anno scorso ero il proprietario del team, tuttavia non facevo molto, perché dovevo concentrarmi sul giocare; era quello il mio obbiettivo, così come non deludere il resto del team.
L’anno scorso abbiamo buttato le fondamenta di questo progetto, in modo tale da prepararci a crescere e creare nuove squadre, non limitandoci solamente a League of Legends.
Concentrandoci su League of Legends, quanto sei coinvolto in termini di preparazione del partite, picks & bans e coaching del team?
Non faccio tantissimo, tuttavia cerco sempre di dare una mano a tutti, consigliando e discutendo di eventuali errori, pensando a cosa avremmo potuto fare meglio. Penso che siamo sulla giusta strada attualmente; stiamo entrando lentamente nei meccanismi del nuovo meta, che è davvero molto diverso da quello al quale eravamo abituati. Oltre a questo abbiamo un nuovo mid laner ed adattarsi non è assolutamente facile. Abbiamo ancora bisogno di un po’ di tempo per essere finalmente pronti.
A proposito del meta, a differenza di qualche tempo fa, adesso il gioco è orientato verso partite rapide e dai ritmi incalzanti. Pensi che abbiate semplicemente la mentalità sbagliata, in termini di champion pool e drafting? Forse state giocando compositions troppo incentrate sullo scaling invece che puntare all’early game?
Penso che attualmente abbiamo entrambi questi problemi. Ci concentriamo sul late game e non giochiamo neanche sui punti di forza delle nostre compositions. Nella maggior parte delle partite, per quel che ho visto, non importa se utilizziamo formazioni da early o da late, tentiamo in ogni caso di forzare alcune mosse fin dalle prime fasi dello scontro, poiché sappiamo che questo prevede il meta attuale. Tuttavia, alle volte, queste forzature ci costano care e finiamo per venirne puniti. Avrete sicuramente notato come in alcuni incontri, sia in svantaggio che in vantaggio, abbiamo compiuto dei gravi errori di greed o di spavalderia, che ci sono costati la partita. Queste sono essenzialmente le due questioni da risolvere: smettere di compiere questo tipo di sbagli, giocando in maniera più intelligente, ed adattarci in maniera migliore al meta attuale.
Ultima domanda: rimpiangi di aver smesso di giocare per poi vedere la tua squadra fare fatica oppure credi che col tempo tutti i problemi si risolveranno?
Un po’ l’uno e un po’ l’altro. Sapevo che la decisione mi avrebbe fatto bene, permettendomi di lavorare meglio e non rischiare di dar luogo a performance deludenti. Adesso mi manca giocare, ma penso che PowerOfEvil stia facendo molto bene, nonostante abbisogni di un altro po’ di tempo per abituarsi al nostro stile di gioco.