Outplayed vincitori del PG Nationals Predator Summer Split
Sono gli Outplayed i vincitori del PG Nationals Predator Summer Split 2018. Nell’evento giocatosi a Roma, nel teatro 1 di Cinecittà World gli Outplayed si guadagnano la terza semifinale consecutiva. Sono bastate tre partite per chiudere la serie alla meglio delle 5, nessuna speranza lasciata al Team Forge, che dopo lo Spring Split, non riescono a trovare neanche una vittoria nella serie. Durante lo Split, i Team Forge si erano guadagnati il primo posto, anche se il parziale contro gli attuali campioni d’Italia era di 1W e 1L.
La serie
Se durante tutto lo split, Weizor non sembrava essere totalmente lucido, e nelle community si scherzava sul suo teorico “int“, in finale è stata tutta un’altra storia. Weizor è stato non solo solidissimo, ma anche il titolo di MVP della serie. Nella prima partita l’impostazione della gli Outplayed hanno dato lezioni di macro e gestione della pressione. Sono bastati 22 minuti per chiudere il game e impostare la serie.
La seconda partita è stata segnata da due scelte: Kennen nella corsia superiore, per gli Outplayed e Zoe nella corsia inferiore, come damage dealer per il Team Forge. Nessuno dei due pick risulta innovativo, ma questi sono stati la win condition della partita. Difatti la pressione che Zoe non è riuscita ad opprimere la corsia inferiore degli Outplayed, mentre la forza dell’engage di Kennen è riuscita ad impostare tutti i fight in favore del proprio team.
Una sola parola può descrivere il terzo game: Kled. Ebbene si, è il pick di Kled nelle mani di Waizor che ha stravolto i fight e tutta la formazione del Team Forge. Un pick sottovalutato e che mostra quanto sia importante saper leggere una draft, in un meta come questo. Si conclude al trentesimo minuto la partita, con un Kled da 13 kill partecipation su 16 totali (dal lato Forge).
L’intervista
La redazione ha potuto, nuovamente intervistare Pencil, coach degli Outplayed, dopo la terza vittoria consecutiva nelle finali contro i Forge.
D: Outplayed vs Team Forge è considerato El Clasico di tutti gli eventi del competitivo italiano. Come approcciate questa sfida? E come avete approcciato alla sfida di oggi?
R: L’approccio è sull’identificare il meta e come il nostro team si approccia al meta, ad esempio abbiamo più forza nella bolane se giochiamo un marksman, e da questo punto si sceglie che tipo di jungler vogliamo e poi sul team avversario e cosa vogliamo proteggere e cosa blind pickare. Guardando tutto questo si passa alla champion select e ai ban, già da una o due settimane prima. Si iniziano a fare degli scrim e si valutano i risultati. Arrivati alla LAN non si arriva mai con tutte le informazioni, c’è sempre qualcosa di nuovo e li entra in gioco la capacità di saper draftare sul momento.
D: In questo meta particolare, che può essere giocata sia con un AD Carry che con un Bruiser/Mage, come scegliete pick e composizione?
R: Questo dipende innanzi tutto dal giocatore, per noi le prove con i maghi non sono state sufficienti, quindi abbiamo deciso di continuare con i marksman, ha funzionato anche con pick non convenzionali. Siamo concentrati sui marksman semplicemente perchè il giocatore bisogna vedere cosa può giocare.
D: Draft dell’ultima partita, Kled fenomenale. Come l’avete scelto e perchè?
R: Avevamo messo gli occhi su Kled già da un po’, vedevamo che i game erano impostati sull’ingaggio. Ne serviva un forte per poter bloccare tutte le composizioni che giocavano di poke, kite e split push. In questo senso Kled funziona sia come split pusher, se ottieni vantaggio, inoltre con la sua ultimate ti aiuta tantissimo nell’ingaggio sul team avversario. In più il tutto entrava bene nel gioco di Weizor, e quando è arrivata l’occasione di giocarlo, anche se non del tutto sicuri, abbiamo provato ed è andata molto bene.
D: Come approcerete all’European Masters, c’è stata un preparazione a prescindere dal risultato?
R: Di base, se vuoi vincere qua, l’obiettivo è l’EuropeanMasters. Quindi si sta già andando a scrimmare con team che dovresti affrontare al Masters. Nelle ultime settimane abbiamo pensato al Team Forge, perché era l’avversario da battere, però la preparazione del team, e della sua evoluzione, è stata fatta in preparazione all’EuropeanMasters, per competere a quel livello.