LEC: un secondo round di playoff nel segno dei Fnatic
Nel week-end di pasqua appena trascorso, il secondo round dei playoff della LEC ha dato spettacolo.
Abbiamo visto l’enorme forza dei Fnatic, che hanno battuto i MAD e si sono guadagnati l’accesso in finale, mentre continuano a non convincere i G2. Finisce, invece, il percorso di Rogue ed Origen, che devono rinunciare alle loro ambizioni.
Il secondo round dei playoff della LEC
MAD Lions-Fnatic (0-3)
I MAD Lions arrivavano a questa sfida carichi di speranze e di sogni, vista la loro roboante vittoria contro i G2. Purtroppo, però, tutte le loro ambizioni si sono schiantate di faccia su un muro chiamato Fnatic. Il team in arancione ha chiaramente dimostrato quale sia il suo stato attuale di forma, non lasciando scampo ai leoni di Madrid.
Anche in questa serie, la squadra inglese ha continuato ad innovare ed a cercare il pick “esotico”, con Bwipo che ha messo in mostra un Malphite super oppressivo. Grazie a lui i MAD hanno dovuto giocare sempre in quattro, visto che Carrzy non ha mai avuto l’opportunità di scendere in campo.
Allo stato attuale delle cose non c’è un squadra che possa contestare i Fnatic, sotto nessun punto di vista. I ragazzi hanno dimostrato quanto siano cresciuti nel corso dello split, andando a mettere una pezza a tutti quegli errori che avevano segnato tutta la loro primavera. Nemesis e Selfmade sono veramente in forma (specialmente il jungler polacco), e riescono a performare bene anche quando le partite si mettono male.
La corsia inferiore è una sicurezza come al solito, con Hylissang che sembra esser tornato ai suoi livelli, dato che non è più legato a dei pick che non sono propriamente nelle sue corde.
Rogue-Origen (1-3)
Quando ci sono gli Origen di mezzo siamo sempre preparati a delle serie piuttosto lente, prevedibili e poco divertenti. Per questo motivo eravamo fermamente convinti che, una squadra come i Rogue, potesse essere un grosso ostacolo per loro in questi playoff della LEC. Purtroppo così non è stato, in quanto Larssen e compagni hanno perso, completamente, quella esplosività ed incoscienza che li caratterizzava.
Gli Origen hanno giocato secondo il loro stile (ovvero draftare composizioni da late game e non fare nulla fino ad allora), piegando, anche troppo facilmente, una squadra che non aveva più motivazioni. Ci si aspettava molto dai Rogue in questo split, forse troppo, ma la loro tremenda involuzione ci ha sorpresi in negativo.
G2 Esports-Origen (3-1)
Guardando solo il risultato di questa partita, si potrebbe pensare che i G2 abbiano dominato in lungo ed in largo, ma così non è stato. La squadra campione in carica ha fornito delle prestazioni piuttosto deludenti, assolutamente lontane da quelle che a cui ci aveva abituati durante lo scorso anno.
Ancora una volta Caps non riesce ad adattarsi al ruolo di botlaner, rimanendo spesso fuori posizione ed escluso dalle azioni corali del team. Il suo modo di giocare mette in crisi anche Perkz e Mikyx, che spesso sono costretti a compensare i suoi errori di posizionamento rischiando la morte. Questo è stato, praticamente, il filo conduttore di tutta la serie, con i G2 che non sono mai riusciti ad imporre il loro gioco ad una squadra nettamente inferiore.
Altro punto dolente, come al solito, è stato il macrogame. Come già abbiamo sottolineato più volte in questo split, il team spagnolo è in evidente difficoltà quando si tratta di coordinarsi per conquistare un obiettivo. Le loro azioni sono caotiche e spesso senza un minimo senza logico, e la continua ricerca della giocata spettacolare del singolo non aiuta le prestazioni corali.
I G2 stanno ampiamente dimostrando di non essere sullo stesso livello dei Fnatic (almeno per ora), strappare il titolo dalle mani di Rekkles e compagni non sarà per niente facile. E’ vero, nel corso della stagione gli scontri diretti sono stati unidirezionali, ma le cose sono cambiate in fretta. Prima di approdare in finale dei playoff della LEC, però, dovranno vedersela di nuovo contro i MAD Lions che lotteranno fino all’ultimo metro.
Immagini via LoL Esports