LEC: i KOI rialzano la testa e sorprendono i G2 Esports
La seconda settimana dello spring split della LEC è iniziata subito con il botto, vista la sorprendete vittoria dei KOI ottenuta ai danni dei G2 Esports. I campioni in carica si sono fatti cogliere impreparati dai loro avversari, bravissimi nel rialzare la testa dopo un avvio di stagione problematico.
I Fnatic, invece, non riescono a trovare la loro quadratura del cerchio. Il team arancio-nero continua a perdersi in un bicchiere d’acqua, accumulando risultati negativi che in uno split così corto sono già decisivi.
Andiamo quindi a ricapitolare insieme quanto visto nella giornata di ieri, in attesa delle partite di questa sera.
La quarta giornata dello spring split della LEC
MAD Lions convincenti
Il match giocato tra MAD Lions ed Astralis era decisivo per la compagine spagnola, chiamata a rispondere presente dopo un avvio di stagione ricco di alti e bassi. Elyoya e compagni non si sono fatti abbattere, affrontando a testa alta una delle squadre al momento più in forma di tutta la LEC.
Inizialmente la partita è stata molto tesa, quasi scacchistica, con le compagini che si sono studiate a vicenda per qualche minuto. Ma è bastato davvero poco per esplodere il caos. Il fight al primo drago ha di fatto rotto l’equilibrio, consentendo ai MAD di trovare la chiave giusta per scardinare la resistenza avversaria.
Guidati dalle azioni di Elyoya (con Wukong), di Hylissang (con Rell) e di Nisqy (con Gragas), i leoni madrileni hanno trovato tutte le risorse di cui avevano bisogno. Da lì in poi è stato uno snowball continuo per i MAD Lions, che sono stati bravi a limitare gli errori dei singoli (anche se ci sono stati) e chiudere gli Astralis in una morsa sempre più stretta. La vittoria è stata una pratica quasi superflua, per un team che ha dimostrato di essere tornato al suo antico splendore.
Resurrezione
Dopo una settimana chiusa su un risultato di 0-3 piuttosto pesante, anche gli Heretics sono riusciti a risorgere dalle loro ceneri come l’araba fenice. Una resurrezione che è ancora ben lungi dall’essere completa, ma che al contempo gli permette di garantirsi un punto importante con gli Excel.
Jankos e compagni hanno avuto molte difficoltà nel corso della partita e, nonostante il vantaggio accumulato in early, sono riusciti a cedere fin troppo spazio ad un avversario che è stato rapace e spietato nel prendersi tutto. Gli Excel hanno approfittato degli errori meccanici singoli degli Heretics, riducendo il gap che si era creato.
Ma, al minuto 23, gli Heretics hanno trovato il fight miracoloso. Catalizzati dallo splendido Rakan di Mersa e dalla Zeri di Jackspektra, la squadra è riuscita a vincere la schermaglia anche in inferiorità numerica (4v5). Un combattimento che ha subito risollevato il morale di questi ragazzi, capaci di prendere il vantaggio e di non lasciarlo più da quel momento in poi.
Gli Excel si sono disgregati velocemente, incapaci di orchestrare dei fight corali e giocati come una singola unità, nonostante Vetheo ci abbia provato fino alla fine. Gli Heretics sono riusciti a sfruttare questo fattore, assicurandosi un vittoria importantissima per la classifica.
Niente da fare
I Fnatic sono un disastro, ormai è sotto gli occhi di tutti. Anche nel match giocato contro i BDS non c’è stata alcuna reazione da parte loro, totalmente disorganizzati ed incapaci di mettere in piedi un gioco corale.
Duole dirlo, ma il punto debole rimane ancora il toplaner Oscarinin. Questo ragazzo non era pronto per fare il grande salto in LEC, ed ora ne sta pagando le conseguenze insieme alla squadra. In questa partita nello specifico abbiamo visto come sia Razork che Humanoid fossero “costretti” a giocare spesso per la corsia superiore, per aiutarlo a non perdere troppo terreno.
Una strategia che sembrava potesse funzionare inizialmente, ma che alla fine si è rivelata comunque un fallimento. Infatti benché Adam fosse stato “neutralizzato”, il resto della mappa dei Fnatic soffriva terribilmente. Alla fine i BDS sono stati bravi ed opportunisti nel lasciare Adam al suo destino, per concentrarsi nel prendere risorse in altre zone. Una tattica che ha pagato più del previsto, dato che la squadra elvetica ha massacrato i propri avversari.
Una vittoria che alla fine si è rivelata piuttosto comoda, ed ha certificato ancora una volta di più tutte le criticità che contraddistinguono i Fnatic in questo periodo.
Scontro al vertice
Team Vitality ed SK Gaming si sono scontrati in un match importantissimo per la classifica della LEC, dato che entrambi erano ancora imbattuti dopo la prima settimana si giocavano di fatto il primo posto. Una partita con dei presupposti pirotecnici, che non ha deluso le aspettative dei fan e degli addetti ai lavori.
I team si sono subito affrontati a viso aperto, senza paura, tirandosi schiaffi sin dai primissimi minuti. Un andazzo che è continuato per parecchio tempo, ma che ha messo in luce le qualità dei singoli membri dei Vitality.
Infatti, nonostante gli SK riuscissero a rispondere colpo su colpo, i francesi riuscivano sempre ad ottenere qualcosa in più dopo i combattimenti. Questo grazie alle prodezze di Bo, Perkz ed Upset, a cui i tedeschi non sono mai riusciti a trovare una risposta concreta. La svolta decisiva è arrivata al minuto 28, quando i Vitality sono riusciti a conquistare il buff del Drago Anziano.
Da lì in avanti è stato tutto molto più semplice per i Calabroni, che hanno semplicemente camminato in testa ai loro avversari. Hanno dimostrato una violenza inaudita, assicurandosi la vittoria dopo soltanto 2 minuti.
Sorpresa del giorno
Anche KOI e G2 Esports hanno dato vita ad uno spettacolo niente male in chiusura della quarta giornata dello spring split di LEC. I due si sono affrontati senza paura, malmenandosi come nella peggiore rissa che possiate immaginare.
Su tutta la mappa infuriava un’azione incessante, che ha portato le squadre in una situazione di equilibrio fragile. Ed infatti i KOI hanno trovato il punto di rottura al minuto 24, con un fight perfetto davanti il pit del drago. Un combattimento che ha fiaccato la resistenza dei G2, chiamata ad affrontare un avversario meglio armato e forse più motivato.
I KOI sono stati bravissimi nello sfruttare il momentum positivo, aggrappandosi ad un vantaggio enorme ed accrescendolo sempre più con il passare dei minuti. Il team spagnolo ha così chiuso la pratica in poco più di 30 minuti, nonostante i loro avversari abbiano provato a resistere fino alla fine.