LEC: Fnatic ad un passo dal baratro
La stagione regolare della LEC è ormai giunta alla sua ultima settimana, con tutte le squadre ancora impegnate nella lotta per gli ultimi posti utili per la qualificazione alla fase svizzera. I Fnatic rimangono ancora in bilico, e la sconfitta subita oggi per mano dei MAD Lions non li aiuta.
Gli arancio-neri continuano a mostrare un’involuzione piuttosto preoccupante, che non gli ha permesso di raccogliere punti in queste prime tre week di partite. Nei prossimi giorni si giocheranno il tutto per tutto, ma potrebbe non bastare.
Andiamo quindi a riassumere questa settima giornata, che ci ha regalato molte sorprese ma anche i primi verdetti della stagione.
La settima giornata della LEC
Comeback incredibile
Gli SK Gaming sono, senza ombra di dubbio, una delle squadre più in forma del momento in LEC, ed i primi minuti del game giocato ieri contro gli Astralis lo hanno ampiamente dimostrato. I tedeschi hanno imposto una superiorità disarmante in corsia inferiore, dove Exakick e Doss hanno più volte distrutto i rispettivi avversari.
Aiutati dal duo composto da Lucian e Nami, nonché da un Markoon sempre in palla, i due hanno guidato il proprio team verso l’accumulo di un vantaggio consistente. Ma se la botlane degli SK poteva ridere e gioire, lo stesso non si poteva dire della toplane dove Irrelevant ha subito la pressione del Gangplank di Finn.
Il toplaner svedese degli Astralis è riuscito a tenere in piedi da solo la sua squadra, che lo ha sfruttato come perno per costruire un comeback incredibile. L’ineluttabile scaling di Gangplank ed i continui errori di Irrelevant hanno concesso un’apertura minuscola ai danesi, che non si sono scomposti ed hanno atteso le loro condizioni di vittoria.
E l’occasione ghiotta è arrivata da sola al minuto 33 quando gli SK, ormai sicuri della vittoria, si sono lasciati andare in un fight piuttosto goffo. Un errore di posizione di Sertuss ha portato gli Astralis a collassare in cinque su di lui, mentre i suoi compagni, per aiutarlo, si sono fatti uccidere uno ad uno.
Da quel momento in poi Kobbe ed i suoi compagni si sono rivitalizzati, trovando motivazione ed aprendo completamente quel piccolo spiraglio rimasto socchiuso per loro. In pochi minuti hanno distrutto la resistenza avversaria, prendendosi così il Nexus ed un punto incredibile.
Crisi senza fine
Il match tra Excel e Team Heretics ha subito assunto i contorni dell’incubo per Odoamne e compagni, visto che Jackspektra ha subito raccolto ben quattro kill in 10 minuti con il suo Draven.
Un inizio shock che avrebbe abbattuto il morale di chiunque e che, di fatto, ha concesso agli spagnoli di prendersi un vantaggio abnorme. Tutto sommato, però, le cose non andavano malissimo per i poveri XL. Infatti Vetheo, con il suo Jayce, riusciva in qualche modo a tenere il passo a livello di risorse e di impatto sulla partita.
Grazie ad i suoi roaming la botlane ha perso meno di quanto avrebbe dovuto, concedendo a quel Draven una quantità nettamente minore d’oro. Purtroppo tutto questo non è bastato. Infatti Vetheo si è ritrovato ad affrontare da solo un team compatto e molto in vantaggio, contro il quale poteva fare poco o addirittura nulla. Gli Heretics hanno dilagato con il passare dei minuti, assicurandosi la vittoria ed il passaggio diretto alla fase svizzera della LEC.
Il ritorno dei Re
I G2 Esports, dopo una seconda settimana poco convincente, sono tornati a dominare il palco della LEC in pompa magna. E per farsi notare ancora di più hanno deciso d’interrompere bruscamente la striscia di vittoria del Team BDS.
Gli elvetici hanno subito iniziato con il piede giusto, premendo sull’acceleratore in corsia inferiore sfruttando la forza del duo composto da Lucian e Nami. Hans Sama e Mikyx si sono fatti cogliere impreparati durante i primi trade, concedendo qualche kill e regalando qualche vantaggio di troppo.
Nonostante questo, il resto della mappa dei G2 Esports stava funzionando piuttosto bene. Nonostante Adam avesse trovato la sua solita solokill in toplane, le rotazioni corali di Caps e compagni sembravano inevitabili. La squadra è riuscita a giocare meglio attorno agli obiettivi maggiori ed alle torri, tornando in gold lead proprio grazie a questo fatttore.
Il nuovo vantaggio accumulato ha permesso ai G2 di giocare i fight con più calma, schiacciando di fatto gli avversari in una morsa. Questo ha portato i G2 a dominare il resto della partita e di vincere dopo qualche scivolone iniziale.
Ad un passo dal baratro
Cosa succede quando una Cassiopeia prende 4 kill dopo soli 7 minuti? Beh, tendenzialmente si perde il match. Per avere una conferma più accurata potete chiedere ai Fnatic, che sono stati triturati da Nisqy e da tutti i MAD Lions.
Il team spagnolo ha sfruttato benissimo gli errori di Razork e Humanoid in corsia centrale, regalando al proprio carry da late game delle risorse succose ed utilissime per anticipare uno scaling comunque inevitabile. Nel complesso i Fnatic hanno giocato un macro ed un micro pessimi, dimostrando di non avere delle risposte credibili ed efficaci alle continue azioni dei propri avversari.
La squadra è rimasta in balia degli eventi per larghi tratti della partita, arrivando poi ad una condizioni in cui era impossibile recuperare. Infatti più passava il tempo e più le chance degli arancio-neri diventavano minori, in quanto Cassiopeia era ormai infermabile. Proprio grazie a lei i MAD hanno potuto chiudere la pratica in meno di 25 minuti, mostrando tutti i lati deboli dei Fnatic.
Prove di rinascita
La partita di chiusura di questa settimana giornata della LEC è stata, senza ombra di dubbio, quella più combattuta da parte delle due squadre in campo. Vitality e KOI si son affrontate senza risparmiarsi, in un match che nelle fasi iniziali è stato piuttosto scacchistico.
I due team si sono studiati molto, rispondendosi in ogni singola azione. Ma con il passare dei minuti i KOI sono riusciti, con non poca difficoltà, a prendere il pallino del game.
La squadra spagnola ha sfruttato i pochi errori della composizione avversaria, usandoli a proprio vantaggio per prendere risorse ed impostare delle rotazioni molto più efficaci su tutta la mappa.
Questo ha stretto i Vitality in un imbuto sempre più stretto, dal quale è stato impossibile uscire. Infatti i KOI hanno giocato dei fight quasi perfetti, portandosi progressivamente sempre più avanti. Alla fine per loro è arrivata una vittoria molto sudata, utilissima in primis per il morale ma anche per la classifica. Questo punto fa uscire la squadra da una crisi nera e da speranza in vista della fase svizzera.