LEC: ancora tante difficoltà per i Fnatic
La seconda giornata dello spring split della LEC ha di fatto confermato i valori in campo della serata precedente, con dei Fnatic in estrema difficoltà. La squadra arancio-nera ancora non riesce a trovare la sua forma definitiva, ed Oscarinin ancora non sembra pronto per questo tipo di palcoscenico.
Una situazione che dovrà essere risolta nel breve termine, per evitare di ripetere i pessimi risultati del winter split. Diametralmente opposta, invece, è la situazione dei Vitality, che continuano a macinare i loro avversari senza problemi.
Andiamo quindi a ricapitolare la giornata appena trascorsa, mentre questa sera si chiuderà la prima settimana dello spring split.
Seconda giornata dello spring split della LEC
Una strana prestazione
Questo avvio di stagione è stato a dir poco strano per i MAD Lions, protagonisti di due partite che hanno fatto preoccupare i fan e gli addetti ai lavori. Il team non ha cambiato nulla rispetto al winter split, ma sembra che l’adattamento alla patch 13.4 non sia stato dei migliori.
La partita di ieri, giocata contro i BDS, è stata allarmante sotto molti punti di vista. Infatti abbiamo assistito davvero a tantissimi errori meccanici dei singoli giocatori, spesso trovati fuori posizioni o addirittura lanciati in giocate senza né capo né coda. Una situazione che ha portato i BDS a dominare l’early-game in toplane e botlane, dove Adam e Crownie hanno trovato terreno fertile per accumulare un vantaggio corposo.
I due sono stati catalizzati dal sempre presente Sheo, che con Sejuani è riuscito ad impostare un gioco estremamente pressorio dalla jungle. I MAD hanno provato a ribaltare le cose durante il mid/late-game, ma la mancanza di risorse si è fatta sentire prepotentemente nei fight. Anche nelle situazioni più favorevoli, infatti, Elyoya e compagni si dovevano arrendere per la netta superiorità espressa dai loro avversari in termini di oggetti ed obiettivi conquistati.
Ed alla fine questa superiorità è stata schiacciante per i MAD, che non hanno potuto far altro se non arrendersi e cedere la vittoria a degli avversari oggettivamente più forti in questo match.
Schiacciasassi
Diciamolo subito chiaramente: i Vitality hanno massacrato gli Excel. La squadra francese ha subito imposto il suo gioco sin dai primi minuti, grazie ad un Bo spettacolare e sempre puntuale con Sejuani. Il jungler cinese è stato il perno centrale del suo team, riuscendo a mettere tutti i suoi compagni in situazioni molto comode.
A partire da Upset, che in corsia inferiore non ha concesso nulla a Patrik. Il tedesco ha semplicemente cancellato il proprio avversario in pochissimo tempo, facendo scalare la sua Xayah prima del previsto. Ma su tutta la mappa non c’è mai stato spazio per le iniziative o per la resistenza degli Excel, stretti in una morsa ed incapaci di muoversi anche di un millimetro.
Uno stile di gioco asfissiante quello dei Vitality, che ha portato ad una rapida e dolorosissima conclusione della partita per Odoamne e compagni. Una vittoria importante, che certifica la forza di una squadra che ora punta a sfidare i G2 per il primo posto della classifica della LEC.
Qualcuno salvi i Fnatic
Ed anche questo spring split della LEC rischia di diventare un incubo per i Fnatic. Infatti, benché il team abbia cambiato due giocatori ed il coach, si porta ancora dietro gli stessi problemi di sempre. Nella partita giocata ieri contro gli SK, queste difficoltà sono state ancora più marcate ed evidenti del solito.
A discapito di un early-game giocato quasi decentemente, gli arancio-neri si perdono sempre quando devono organizzarsi per ruotare e quando devono giocare come un’unica unità. Questi giocatori ancora non sanno giocare insieme e, nello specifico, Oscarinin sembra essere un oggetto estraneo e forse non pronto a fare il grande salto in LEC.
Il toplaner spagnolo ha avuto un’altra brutta partita, che ha condizionato fortemente i propri compagni. Ma è tutto il sistema squadra che non funziona, ed Oscarinin è solo la punta dell’iceberg. Gli SK hanno saputo rispondere a tono alle iniziative dei Fnatic in early, e poi hanno dovuto soltanto attendere e sfruttare gli errori che sono puntualmente arrivati da parte dei loro avversari. Il team tedesco non ha nemmeno dovuto cercare particolari strategie o giocate azzardate per prendersi la vittoria, anzi ha giocato e vinto quasi in scioltezza.
Senza paura
Astralis e G2 hanno dato vita la match più sorprendente di questa settimana di LEC, facendo divertire il pubblico e regalandoci un risultato davvero inaspettato. I due team si sono affrontati sin da subito a viso aperto, scambiandosi kill e risorse su tutte la mappa.
Grande protagonista di questa prima fase di partita è stato il jungler 113, bravo nello sfruttare adeguatamente le overestensioni continue della corsia inferiore e superiore dei G2 Esports. Ma la squadra spagnola non si è certa persa d’animo, ed anzi ha continuato a ribattere colpo su colpo grazie alle giocate di Yike, Caps ed Hans Sama.
In corsia centrale, però, LIDER ha subito imposto una dominazione piuttosto importante con la sua Irelia, dato che il Malphite di Caps non era in grado di rispondere in maniera corretta. Il midlaner degli Astralis si è così costruito un vantaggio consistente, che nei fight si rivelerà poi utilissima. Più volte LIDER ha trovato delle plays al limite dell’impossibile, ribaltando di fatto delle azioni che sembravano perse in partenza.
Però i G2 non volevano perdere, ed al minuto 32 hanno forzato il fight che ha posto fine al match. I Samurai hanno ingaggiato frontalmente i loro avversari, senza fare correttamente i conti con la Xayah di Kobbe. Il tiratore danese ha fatto a pezzi la compagine avversaria, regalandosi una doppia, la vittoria del fight e la conquista del secondo punto in questo spring split della LEC.
Derby spagnolo
La partita giocata tra KOI e Team Heretics è stata, senza ombra di dubbio, una montagna russa ricca di emozioni. Infatti, se inizialmente tutto era iniziato nel verso giusto per Jankos e compagni (bravi nel garantirsi un ottimo vantaggio in early), il resto del game ha velocemente virato nella direzione del caos più puro.
Le due squadre si sono affrontate a viso aperto, scambiandosi una marea di uccisioni per 46 minuti. I KOI sono riusciti a rimontare velocemente lo svantaggio accumulato nei primi minuti, ma non sono riusciti a finalizzare e chiudere le partita in tempi brevi. Gli Heretics hanno posto in essere una strenua resistenza, che ha allungato il game più del previsto.
Un caos senza fine, come dicevamo, che alla fine è stato risolto grazie alla maggiore esperienza dei KOI. Malrang e compagni hanno trovato la chiave giusta per scardinare la resistenza avverarsi e garantirsi la prima vittoria all’interno di questo spring split della LEC.