League Of Legends: Riot dichiara guerra al botting
Da diversi mesi a questa parte la community si sta lamentando di un enorme problema (uno dei tanti) che affligge League Of Legends: il botting. Dopo un periodo di silenzio piuttosto lungo, Riot ha deciso di scendere in campo per affrontare il problema su tutti i fronti.
Ne ha parlato su Twitter Riot K3o, che ha spiegato cosa l’azienda ha già fatto ed anche quello che farà nel prossimo futuro per porre fine a questo fenomeno spiacevole. Un piano a lungo termine, quindi, che comunque risulta essere piuttosto ambizioso.
Andiamo quindi a leggere insieme le dichiarazioni dello sviluppatore, che da un lato danno speranza a tutti quei giocatori afflitti giornalmente dal botting durante le loro partite.
La fine del botting su League Of Legends?
Spiegazione del fenomeno
Prima di andare a leggere le dichiarazioni di Matt Paoletti, dobbiamo capire in cosa consiste il botting e perché risulta essere così fastidioso. In League Of Legends i giocatori possono accedere a determinate modalità di gioco in maniera graduale, salendo di livello ed arrivando fino alla soglia fatidica del livello 30 che sblocca le ranked.
Questo processo può essere molto lungo e tedioso per i giocatori esperti e non, che non hanno voglia di ripercorrere quel sentiero già battuto diverso tempo prima. In molti vogliono avere tutto e subito, perciò negli anni sono nati siti specializzati che vendono account già livellati attraverso i bot.
Il sistema in questione porta due problematiche fondamentali: riempie le partite (specialmente le ARAM) di bot che sembrano giocatori ma risultano essere molto scarsi e poi da la possibilità anche a giocatori inesperti di buttarsi subito nelle ranked.
Capite che in entrambi i casi ai normali giocatori viene rovinata l’esperienza di gioco, a causa di questi account ottenuti tramite mezzi che dovrebbero essere illeciti. Un problema che con il tempo è diventato sempre più serio, costringendo Riot ad intervenire direttamente.
Una nuova guerra
Proprio per sanare questa falla e rendere più godibile l’esperienza generale, Matt Paoletti e tutto il team che si occupa di sistemi anti-cheat hanno deciso di affrontare il problema alla radice.
“Solitamente non parlo dei piani che riguardano i sistemi anti-cheat, ma capisco l’impatto che il botting ha avuto su alcuni giocatori di League Of Legends. E’ un enorme periodo di transizione per il nostro team, ma avremo le risorse per aiutare a risolvere il problema. Nonostante abbiamo avuto tante ondate di ban di molti di questi bot negli scorsi 6 mesi, ovviamente è una battaglia costante. Ci impegniamo a combatterla.”