League Of Legends: il sistema di ban non funziona e Shaclone lo dimostra
Durante un recente streaming, andato in onda su Twitch, Shaclone ha dimostrato che il sistema di ban di League Of Legends non funziona. O almeno non funziona correttamente. Lo ha fatto involontariamente, visto che il suo personale era un altro (ma lasciamo perdere).
Il celebre streamer non ha mai digerito il ban del suo account principale (avvenuto in season 6 n.d.r.), e da allora ha sempre avuto un atteggiamento “particolare” in game. In questo caso, ad esempio, ha deliberatamente perso delle partite per cinque ore di seguito, senza essere mai punito.
Per quanto questo gesto sia assolutamente deprecabile, dimostra tutte le falle del sistema delle punizioni, che ha bisogno di una seria modifica.
Shaclone ed il sistema di ban di League Of Legends
Punizioni che non arrivano
Shaclone è un personaggio piuttosto sui generis, molto particolare e, proprio per questo, amato ed odiato da una buona fetta di pubblico. Purtroppo, però, spesso si lancia in degli atteggiamenti deplorevoli, che minano la sua credibilità come giocatore di League Of Legends.
Lo streamer non ha mai “perdonato” Riot per aver permabannato il suo main account durante la stagione 6 e, da allora, si è sempre spinto oltre con i suoi atteggiamenti. Nonostante questo, è riuscito a dimostrare ancora una volta di più quanto il sistema di ban del MOBA sia poco efficace nel suo compito.
Shaclone ha infatti deliberatamente perso delle partite per 5 ore di seguito, tirando dritto in corsia centrale regalando risorse al team nemico. Tutto questo è successo in diretta, ma il suo comportamento non è stato punito in nessun modo per tutta la durata dello streaming.
Ciò che ha fatto Shaclone, per quanto sbagliato e condannabile sia, dimostra che Riot deve lavorare ancora di più sul sistema di punizioni per i feeder. Il bot è molto bravo e preciso nel riconoscere i flamer, ma ha fin troppa difficoltà nel riconoscere chi inta o soft-inta. Purtroppo il sistema di ban non funziona al 100%, e gli sviluppatori lo sanno. In passato ci hanno promesso dei miglioramenti in questo senso ma, fino ad ora, poco sembra essere cambiato.