LCS e la difficoltà di mantenere un team nella scena pro
Nel caso non lo sapeste già, c’è un sacco di tumulto nella scena pro di League of Legends. Molti presidenti e proprietari di grandi squadre hanno iniziato a vociferare un malcontento che nelle ultime ore sembra essere letteralmente diventato incontrollabile. Si parla di soldi, ovviamente. Specificatamente dell’impossibilità attuale di avere dei veri e propri profitti in LCS. Tutto è iniziato con un commento di Marc “Tryndamere” Merril su Reddit (lo potete leggere qui). Il quale quasi tentava di accusare Reginald, proprietario ed ex mid laner di TSM, di spendere i soldi fatti tramite League of Legends in altri eSport perdendoci consistentemente.
Reginald risponde subito, elencando numerosi motivi per i quali il co-presidente della Riot Games si sbaglia di grosso. È vero, TSM ha avuto dei guadagni ingenti provenienti da LoL. Ma da quando è stata creata la League of Legends Championship Series sia per NA che per EU molti dei soldi che ruotavano intorno alla scena sono stati centralizzati nelle mani della Riot stessa. Ora se competi in LCS non sei più libero di partecipare ad altri tornei esterni per esempio. In aggiunta c’è il problema dello spazio per gli sponsor troppo limitato (una delle poche sorgenti di guadagno). Ed Infine, come se non bastasse, i soldi che vengono garantiti ai team e ai giocatori partecipanti non sono aumentati neanche di un centesimo negli ultimi quattro anni.
Dunque è questa la situazione: mentre gli stipendi dei giocatori, lo staff e le team houses diventano incrementalmente più costosi, i guadagni sono fermi. Un tempo, il concetto di creare una scena professionale dove se eri in LCS avevi lo stipendio garantito era ammirevole. Ora però semplicemente non basta. La visibilità del gioco ha continuato a crescere smisuratamente e sarebbe ora che anche i team ne potessero trarre giovamento direttamente.
In seguito ai commenti di Reginald anche il proprietario di Enemy eSports ha voluto dire la sua. Che per chi non dovesse ricordare anche questo è stato un team partecipante in LCS (nel summer split 2015). A differenza di Team Solo Mid però, essi non sono mai stati in grado di vincere consistentemente. Il che ha significato l’estromissione dal campionato nel giro di tre cortissimi mesi. Chachi, così si fa chiamare, non solo elenca gli esorbitanti costi che ha dovuto sostenere. Infatti continua inoltre dicendo quanto sia per Smite che per CS:GO i guadagni siano estremamente migliori.
Insomma, forse tutto il formato di LCS andrebbe rivisto giunti quasi alla fine dell’ottavo split. Altrimenti, viste le premesse, il League of Legends professionale potrebbe incorrere in una crisi economica di larga scala.