Il dominio coreano su League of Legends è finito
Dopo un 2018 privo di soddisfazioni e pieno di sconfitte, le squadre coreane, si affacciavano a questo 2019 convinte di poter tornare ai fasti di qualche anno fa.
Purtroppo anche questa stagione non è andata secondo le aspettative, certificando la fine del dominio coreano su League Of Legends. Le cause di questa ennesima delusione sono tante, ma procediamo con ordine ed analizziamole passo dopo passo.
Il dominio coreano giunge al termine
Worlds 2018: il primo campanello d’allarme
Come tutti sappiamo, il campionato del mondo 2018, non è finito bene per i team coreani. L’assenza degli SKT dalla competizione mondiale è stato uno shock, ed ha lasciato la regione senza un vero e proprio pretendente al titolo. In molti credevano nei Gen.G (ex Samsung Galaxy) campioni del mondo in carica che, però, non hanno rispettato le aspettative, uscendo già al group stage e cedendo il passo ai Cloud 9.
Tolti di mezzo i campioni del mondo, rimanevano solo i KT Rolster come pretendente serio per il titolo. Il loro cammino nella fase a gruppi faceva presupporre benissimo nei loro confronti, ma i loro sogni si sono subito infranti contro gli Invictus Gaming. Nel 2018, per la prima volta nella storia, nessuna squadra coreana era riuscita ad arrivare fino in fondo. Dopo anni di finali giocate tra le squadra della LCK, la Corea si era arresa, lasciando campo libero alle emergenti Cina ed Europa.
MSI 2019: il primo passo falso
Come già detto in precedenza, in molti imputavano il fallimento coreano ad un motivo solo: l’assenza di Faker e degli SKT. La rabbia era molta in casa SK Telecom, perciò la dirigenza del team ha voluto plasmare un roster fortissimo attorno al suo star player, in modo tale da vincere tutto ciò che si poteva vincere. Ma i piani non sono andati come previsto.
Dopo una vittoria domestica piuttosto tranquilla ed incontestata, gli SKT arrivavano al Mid Season Invitationl come la squadra da battere, la super favorita del torneo. Già durante le partite del gruppo, era evidente che il gap tra le squadre asiatiche ed i team occidentali si fosse notevolmente ridotto. I campioni coreani giocarono alla pari con i G2, uscendo anche sconfitti una volta.
Nella fase ad eliminazione diretta, però, è arrivata la sorpresa: gli SKT sono stati eliminati, in semifinale, da dei G2 fin troppo forti.
Worlds 2019: la caduta del re
Nonostante un MSI giocato sotto il loro livello, la Corea arrivava al mondiale, ancora una volta, da favorita. Con tre squadre fortissime su cui contare, la vittoria sembrava una pratica più che scontata.
Se Griffin e Damwon, pur rimanendo delle corazzate, non erano tra le favoritissime, costituivano comunque un grosso pericolo per chiunque. Purtroppo per loro, negli eventi internazionali, l’esperienza la fa da padrone e loro ne avevano ben poca. Questo fattore decisivo, ne ha determinato l’eliminazione.
Dall’altro lato, gli SKT si sono ritrovati in una posizione comoda, riuscendo a dominare un girone che da tutti è stato denominato “girone della morte”. Anche nei quarti di finale il loro compito è stato facile, visto che hanno dovuto affrontare degli Splyce decisamente non all’altezza della situazione.
Il bello, però, è arrivato in semifinale. Lo scontro con i G2 è stato spettacolare, ma li ha visti uscire con le ossa rotte. I campioni d’Europa hanno dominato gli SKT su ogni fronte, facendo perdere la calma persino ad un pezzo di ghiaccio come Faker. Questi Worlds 2019 hanno mostrato che il dominio coreano è finito e le regioni emergenti stanno finalmente trovando il loro spazio. Per il secondo anno di seguito, la finale del mondiale sarà un match tra Cina ed Europa.
Immagini via LoL Esports