Faker denuncia le persone che lo hanno molestato e minacciato
Gli ultimi mesi non sono stati facili per Faker, i T1 e diverse altre squadre della LCK, finite nel mirino di alcuni haters online. Questi individui hanno continuamente molestato il Re Demone ed altri giocatori, costringendo la direzione del campionato coreano a prendere provvedimenti.
Ma le misure di contrasto all’odio non si sono fermate qui, perché il midlaner ha deciso d’intraprendere delle azioni legali di concerto con il suo team. Infatti, il 19 luglio 2022, sono state formalmente denunciate le persone protagoniste di questi atti terrificanti.
In Corea del Sud prendono molto seriamente i commenti diffusi online, ed anche il codice penale prevede delle pene severe per questi reati.
Faker inizia la battaglia legale contro gli haters
Dalle critiche alle minacce
Chiunque di noi viva il web in tutta la sua essenza sa bene che, in un modo o nell’altro, le minacce, gli insulti e l’odio sono una delle costanti con cui convivere. Il discorso è enormemente amplificato quando si parla di personaggi famosi del calibro di Faker, che da qualche mese vive un clima non proprio sereno.
Già qualche giorno fa vi avevamo parlato dei provvedimenti presi direttamente dalla LCK per garantire la sicurezza dei giocatori e dei team, ma il Re Demone ed i T1 hanno deciso d’iniziare la propria battaglia legale indipendentemente dalla dirigenza della lega.
Il 19 luglio, infatti, la squadra di legali del giocatore e dell’organizzazione hanno formalizzato le denunce nei confronti delle persone che si sono resi protagonisti di questi atti. In Corea del Sud minacciare e molestare le persone online è un illecito grave, che viola l’articolo 331 del codice penale.
Una cosa davvero seria, quindi, che potrebbe portare a pene severissime ed al compromettere la fedina penale dei singoli soggetti. Chiaramente i T1 non hanno diffuso pubblicamente i nomi delle persone denunciate, ma hanno esplicitato che si tratta di un numero abbastanza ristretto. Inoltre non sono stati dati dettagli sulla gravità dei commenti, tenuti segreti per evitare che si possa risalire all’identità delle persone.
Se questa battaglia dovesse finire nel migliore dei modi potrebbe essere un monito per chi si lascia andare a certi atteggiamenti. Speriamo vivamente che queste soggetti possano ricredersi, ed evitare così pene severe che potrebbero compromettere la loro vita.