Rdu a GosuGamers: eliminerei Ragnaros e farei tornei a 9 mazzi!
Tom “Matthieist” Matthiesen ha avuto la possibilità di intervistare il due volte campione del Dream Hack RDU sulla sua strategia dietro alla sua line-up del Last Call, sul come ridisegnerebbe gli HCT nel 2017 e di quella che è stata una parte di negatività della community espressa in questi anni nei suoi confronti.
In questo articolo abbiamo voluto concentrarci su quelli che erano gli apsetti discussi riguardo il campionato mondiale mentre, per leggere l’articolo originale e per intero, vi basterà cliccare qui: Gosu Gamers!
Vi auguriamo una buona lettura ed un buon divertimento!
Hai spesso parlato, tramite Twitter, del Sistema degli HCT e, in particolare, su come sia strutturato il Last Call Invitational. Come lo cambieresti?
Ti dirò quello su cui ho pensato dopo un anno di tornei. I preliminari sono una cosa buona, tuttavia non credo che il sistema a doppia eliminazione sia la scelta giusta. Penso che questo aiuti molto i giocatori con tanti punti perché ottengono tanti byes.
Come lo scorso anno?
Esatto, credo che lo scorso anno sia stato il peggiore. La Blizzard ha fatto progressi e io voglio continuare a vedere progressi. Ovviamente sto parlando di quanto fosse mal strutturata l’APAC mentre dell’ultimo Last Call giudico solo il fatto che sia stato poco messo in evidenza. I Preliminari sono stati tenuti più in considerazione del Last Call il quale, a livello teorico, dovrebbe meritare più attenzioni da parte della Blizzard. E’ stato un po’ trascurato: un torneo di un giorno solo, ognuno di noi a giocare in taverne sparse invece che nello stesso posto e così via. Questo è stato fatto per limitare i costi del Last Call. Io avrei affittato una sala come lo scorso anno a Praga per avere li tutti i giocatori e i commentatori – ovviamente vari commentatori di varie nazioni – e lasciar partecipare i fan per vedere il torneo, ovviamente di due giorni, e dare molta più visibilità ai giocatori. Ora non ci sono neanche interviste fra i vari game e soltanto il vincitore viene intervistato. E, ovviamente, è pure in formato Conquest.
Preferisci il Last Hero Standing?
No, non mi piace neppure il LHS. Credo che servirebbe un nuovo formato da torneo.
E come dovrebbe essere?
Mi piacerebbe pensare ai formati e se fosse il mio lavoro, lo farei. Ma non è ciò che devo fare e farlo sarebbe inutile, uno spreco di tempo. Non sono io colui che decide come debbano essere i formati. Ma sono sicuro che ci siano persone abbastanza preparate a creare un formato migliore del Conquest poiché il Conquest elimina totalmente la strategia dell’ordine di scelta dei mazzi. Se un giocatore non rispetta la scelta di ordine dei mazzi, così sarà per il suo avversario. Se uno randomizza insomma, lo fa anche l’altro. Questo quindi obbliga un giocatore a vincere con tutti i mazzi, mettendoli in una serie casuale che, se dovesse incontrare solo match-up negativi, porterebbe alla sconfitta.
Hai espresso assenso nel format del PGL con nove mazzi. Ricordo che tu partecipasti nella chat di Twitch durante The Innervated e di quanto ti fosse piaciuto ciò. Credi che questo possa esser in qualche modo incorporato nell’HCT?
Per prima cosa, se si giocasse con nove mazzi, bisognerebbe fare un Last Hero Standings con nove mazzi. Neanche al PGL fu applicato nel modo giusto. Potrebbero fare molte altre cose come mostrare meglio la scelta dei pick e dei ban che è una fase fondamentale. Dovrebbero dare più spazio di analisi ai commentatori e analisti. Al PLG le idee erano molto buone ma non sono state applicate nel modo corretto.
Manterresti la stessa struttura per gli HCT del prossimo anno?
In realtà preferirei vedere qualcosa di meglio. Quello che ho in mente, anche se forse è un po’ folle, è vedere tutti i giocatori e commentatori in un singolo evento che faccia da qualifier. Nel mio mondo dei sogni invece che fare i preliminari per la Winter Season, per esempio, potrebbero implementare il montepremi del DreamHack e farlo valere come Qualifier. Con tutti i giocatori nello stesso posto e tre giorni di torneo puoi organizzare facilmente una svizzera e farla veramente di alto livello.
Io credo che un problema sia che ogni torneo si autodichiara di alto livello e chi lo guarda ormai non ci da peso. Se la Blizzard volesse un suggerimento, dovrebbe mettere il DreamHack come preliminare per la Winter Season Europea, il PGL per la Spring e così via, insomma come fa la Valve. Non sarebbe facile implementare ciò ma renderebbe tutto più chiaro e meraviglioso per i giocatori. Vivresti una delle esperienze più belle di sempre come giocatore e la partecipazione ad un evento simile ti farebbe restare Harthstone nel cuore per sempre.
In più credo che la via migliore per qualificarsi a ciò sia eliminare la ladder e investire in un sito gestito dalla Blizzard, sempre nel mio fantastico immaginario, che organizzi un paio di tornei a settimana con un premio giusto ed ai quali puoi partecipare solo se hai un rank di ladder adeguato. I punti HTC verrebbero dati ai migliori 64 di ogni evento e quindi sarebbe davvero difficile qualificarsi giocandone solo un paio, ma così si potrebbero invitare ai preliminari solo i migliori degli HCT. Ad ogni modo, dubito andrà in questo modo.
Cosa ne pensi del ban delle carte ai tornei?
Personalmente non credo sia necessario. La Blizzard deve solo bilanciare il gioco più spesso. Non troppo spesso perché non devono fare affidamento a giocatori casuali che vanno a lamentarsi e piangere su Reddit perché le persone si lamenteranno sempre, tuttavia possono riuscire a capire quando oltrepassano la linea. Ad esempio, posso vedere chiaramente che Shaman è oltre la linea ancora ora. Non credo che vadano sempre nerfate le cose migliori ma credo ancora meno che si debba arrivare al punto di bannare carte per bilanciare il gioco.
Andando un attimo ai nerf che sono stati fato di recente, paragonandoli ai precedenti, preferisci questi o quelli fatti in passato?
Si, credo che il Sergente Violento andasse nerfato già la prima volta e, nel mio ideale, andrebbe nerfato anche Ragnaros perché è una carta odiosa ma ciò non accadrà mai perché è una carta fondamentale del background di Warcraft.
E come lo cambieresti?
Non lo so, probabilmente lo eliminerei dal gioco. Non mi piace che una carta abbia un potenziale casuale così alto. Ovviamente non ha un impatto negativo come il Totemista Tuskarr essendo una carta da gioco avanzato ma conta comunque. Non è il peggiore dei mali ma è comunque fastidioso.
E’ cambiato l’approccio con cui la Blizzard effettua i nerf dai casi necessari del passato come la Buzzard, che andava obbligatoriamente rimossa, o il Cantaguerra e così poi sul Blade Furry. Credi che siano stati migliori di quelli attuali?
Assolutamente si, è piuttosto ovvio che sia meglio ora la situazione. I bilanciamenti sono molto più curati.
L’ultimo argomento che vorrei affrontare è il tuo rapporto con la Community di Hearthstone che non è sempre stato piacevole come avresti voluto poiché tu spesso hai opinioni forti su molti argomenti. Quanto conta per te essere apprezzato dalla Community?
Non sono sempre molto politically correct nei miei stati e so che tradizionalmente le persone non mi apprezzano, preferiscono odiarmi e, ovviamente, questo non è un bene per me.
Sono umano anche io e non sto bene quando ricevo un gran numero di insulti da persone che non mi hanno mai incontrato e basano la loro opinione su di me solamente su quello che vedono in stream o per aver ascoltato cinque minuti di un’intervista. E’ folle, non credo che queste persone apprezzerebbero un trattamento simile. Ma questo è internet, esisteranno situazioni simili. Ciò si può vedere molto bene dopo la mia vittoria al DreamHack, situazione in cui molte persone, per gelosia, iniziarono a cercare un modo di vendicarsi poiché le avevo battute in altri tornei e mi ero dimenticato di cancellarle (per chi non dovesse ricordare il celebre episodio: qui la news). Era uno dei primi tornei e non credevo che potessero esserci persone così cattive. Dopo questo episodio mi sentivo come il protagonista di “The Hunt”: tutti ti odiano ma tu non puoi farci nulla. Questo è un cerchio continuo ora e spesso ritorna. A volte mi rilasso e ci passo sopra ma non è piacevole aver sempre a che fare con dei bulli online. Molti dicono che bisogna ignorare gli insulti ma non è semplice quando provengono da un gran numero di persone. E’ quasi come esser a scuola e sapere che l’intera classe ti ha preso di mira. Anche se un ragazzo ti dice che “sei un grande” a te non importa perché fanno molto più presa le cose brutte di quelle belle, purtroppo.