L’Hearthstone cinese è manipolato! Rivelazioni Shock di Nydra!
Nydra principale redattore del sito GosuGamers ha raccolto informazioni su un fenomeno che qualora si dimostrasse vero potrebbe essere la più grande bomba del 2016: L’Hearthstone cinese è manipolato! Esiste un’organizzazione di giocatori in grado di alterare i risultati della Ladder e dei principali tornei! Queste rivelazioni Shock sono di seguito tradotte:
L’Esport in Cina è un prodotto di massa. Milioni di persone sono parte dell’idea di competizione. MILIARDI di dollari sono versati nel gioco competitivo annualmente, dato che i MOBA come League of Legends o Dota 2 sono diventati il parco giochi di chi ha le tasche gonfie. In qualche modo, il grado a cui alcuni ruoli sono elevati è incredibile perfino paragonandolo alla Mecca degli Esports: la Corea del Sud.
Essendo differente rispetto ai più tradizionali rivali, hearthstone – Il gioco di carte della Blizzard rilasciato ufficialmente nel Marzo 2014 – non ha ancora raggiunto questi livelli ma l’interesse su questo titolo non è indifferente. Per quanto il comparto cinese sia considerato tra i più deboli in Hearthstone, strutture come NetEase, il referente Blizzard sul territorio cinese, stanno lavorando sodo per coltivare e far crescere i talenti locali. Se l’Occidente è definito come un mare di tornei open minori con saltuari LAN di maggior livello, grandissimi tornei offline con montepremi a cinque cifre sono comuni in Cina. E’ qualcosa che gli “stranieri” dovrebbero, e forse lo fanno, invidiare.
E le cose diventano ancora più affascinanti muovendosi verso tornei basati sulla ladder. nel 2014, il World Esport Championship e il Woeld Cyber Arena hanno garantito premi mai visti per un torneo non-Blizzard. Nel 2015, un CEO (consigliere di amministrazione)di NetEase ha messo in palio una Ferrari – sì proprio una di quelle super car sportive – a chi avesse battuto i giocatori europei nel match Cina Vs Europa Seconda Stagione. Pensate quel che volete, ma quando si parla di esport in quella parte del mondo, le misure contano.
tuttavia, nonostante questo sfarzo, l’Hearthstone Cinese presenta delle lacune. In una intervista del 2015, il secondo classificato al campionato del mondo – e pilastro della sua community – Xieyu “TiddlerCelestial” Wang parlando parlando già con GosuGamers raccontava come in CIna Hearthstone sia visto come un qualcosa di serie B e che l’attenzione è rivolta quasi esclusivamente ai MOBA.
Questa disparità stronca le carriere sul nascere. E con un effetto a valanga questo causa mancanza di professionalità, tanto da far annunciare a TiddlerCelestial che la Cina non avrebbe mai vinto un altro match “versus”. Sebbene questi problemi cronici siano abbastanza gravi da far “marcire” tutto, c’è qualcosa di ancor peggiore e che la community non conosce ancora. Con la ristrutturazione del format dell’ Hearthstone Championship Tour, per rendere ancora più appetibile giocare nella ladder, un nutrito gruppo di giocatori in Cina hanno iniziato a manipolare la classifica attraverso un’associazione (a delinquere) di vendita di vittorie e servizi di promozione a Legend.
Se la connessione tra “compravendita di vittorie” e “Hearthstone Competitivo” fa suonare una campanella, questo avviene perché è già successo in Occidente nel 2014. I giocatori americani Specialist and zRusher hanno ammesso di aver organizzato questo genere di cose per scalare la ladder. E se le loro malefatte hanno avuto poco impatto sulla scena all’epoca, non è stato così indifferente nel caso dell’esclusione di Ole “Naiman” Batyrbekov e Dan “Alchemixt” Walton dai mondigale del 2015 per vendita di vittorie. L’episodio in cui furono coinvolti Neiman e Alchemist sollevò molti dubbi, il più importante tra questi : come avrebbe potuto la Blizzard assicurare l’integrità della scena competitiva – dato che per la stragrande maggioranza dei casi avviene online in stanze anonime sparse per il mondo – e se questa manipolazione fosse avvenuta su larga scala, coinvolgendo giocatori mai visti e mai sentiti prima.
Tutto ciò calza a pennello con quanto sta succedendo in Cina. In base alle informazioni, compresi log di chat, dati dalle fonti di GosuGamers, un gruppo organizzto di almeno 14 pro players e streamers stanno offrendo servizi illegali a chi è in grado di pagarli. In realtà sono molti di più i soggetti coinvolti sparsi per varie chat QQ, per poter così pianificare tutto. Le ricompense sono ovviamente di valore. Piazzamenti molto buoni nella Ladder generano molti punti HCT, che sono determinanti per scegliere chi accedera ai vari Campionati Stagionali quelli che decidono i qualificati ai Mondiali.
Il gruppo usa la parola “RenMai“, che in realtà significa “rete di persone” o “Yan” ovvero “agire” per non rivelare esplicitamente cosa stanno facendo. Questi personaggi non si limitano ad alterare la Ladder, ma hanno anche compromesso l’integrità della Gold Serier Open, uno dei più rispettati e ben paagti tornei organizzati dalla Blizzard in Cina.
Dovendo affrontare un problema così grave, Blizzard China ha provato a prendere precauzioni. In Europa ed America, finire nella top 100 della ladder frutta da 5 a 15 punti HCT. Arrivare primi vale quanto vincere un torneo Major LAN con migliaia di giocatori, un compito che solo i migliori possono raggiungere con costanza. Tuttavia per scoraggiare il Win-Trading nei server Cinesi, i punti ottenuti sono solo da 1 a 3. Questo equivale a classificarsi tra i primi quattro in uno delle centinaia di tornei organizzati.
Uno dei nomi che salta spesso fuori in questo gruppo organizzato è quello di BaoQian (抱歉#5501), un pezzo grosso. BaoQuin è stato bannato a Febbraio da tutti i tornei organizzati Blizzard fino al 31 Dicembre 2016 per win-trading durante la stagione di Gennaio. BaoQuin è stato anche accusato di aver modificato il suo ID così d apoter partecipare durante l’evento Gold Series di Guangzhou il 12-13 Marzo. E qui giace una parte importante del problema. BaoQuin è noto solo per il suo nickname. Lui non è un pro-player di qualche Team. Il suo Account Battle.net non usa la sua vera identità. Potrebbe anche non giocare mai ad un torneo sanzionato ma è in grado di creare un nuovo account “pulito”, e riprendere il suo Business.
Come abbiamo già detto egli è solo uno degli ingranaggi di questo sistema nel quale figurano anche giocatori di vari team, incluso quelli di PanicToDeath, un team fondato dagli ex di Celestial Donten e TongFu:
• FengFengFeng (风风风), Team TongFu: #11 in January, #27 in February
• BaiZe (白泽), participant of China Season Championship, #31 in Jan, #29 in Feb
• HeMa (低调的河马), famous Hearthstone streamer, #11 in Feb
• ZhuGeiLiang (运气选手丨诸葛亮), top 8 in Gold Series Guangzhou
• LingShen (慌得要死丨零神), Team PanicToDeath, #8 in Feb
• WangZi (慌得要死丨王子), Team PanicToDeath, #40 in Feb
• XiaoPangZi (慌得要死丨小胖子), Team PanicToDeath, #56 in Feb
• QiGai (慌得要死丨乞丐), Team PanicToDeath, #69 in Feb
• SiQi (慌得要死丨肆柒), Team PanicToDeath, #85 in Feb
• DaMeiRen (大美人), #50 in Jan,violazioni multiple del regolamento sull account sharing
• BadKid, #35 in Jan, #1 in Feb
• FuNianWeiLaiFuJun (福年未来夫君), #34 in Jan
• YeZhuoYan (叶拙言), #39 in Jan, #17 in Feb, ha partecipato all Gold Series, mandnado tuttavia un altro giocatore al suo posto.
Ecco alcuni screenshot che provano qaunto affermato in questo articolo
Questi screen sono più di un semplice sguardo sul lavoro di questi venditori di vittorie. Pagare un giocatore per perdere, specie se è uno studente, anche se nella Gold Series è “facile” e costa solo 155$ circa. Per rendere l’idea il montepremi totale della Gold Series Open solo nella tappa di Guangzhou è stato do 17.000$ metà al vincitore.
A quanto riferito d auna fonte anonima ma facente parte del gruppo di RenMai portare una ccount a legend è ancora più conveniente. L’anno scorso il prezzo era di 60 dollari. A causa del flusso massiccio di “booster” e l’espansione di questo business il servizio costa ora la metà. Un giocatore esperto può farlo 20 volte al mese, un giocatore medio 10.
Le informazioni dateci da questa fonte spiegano ancora meglio questo fenomeno in Cina. Molti Pro cinesi sono coinvolti, ammette, e il RenMai avviene costantemente. Dei 30mila account Legend nei server cinesi solo 10 mila sono reali. Due account su 3 sono stati boostati.
“Tutti a rank legend si conoscono e sanno chi ha pagato e chi no.”
Sebbene possa sembrare che questo avvenga mentre Blizzard e NetEase guardano altrove, non è in realtà così. Il gruppo RenMai sa di essere osservato, ma ha anche sviluppato tecniche per continuare senza essere scoperto ed evitare così le sanzioni il più a lungo possibile. Stando a qaunto detto da una fonte coinvolta, la Blizzard è a conoscenza di ciò d amolto tempo e da molto tempo prova a porvi rimedio. Nel 2014, un gruppo di investigatori che lavorava a stretto contatto con Blizzard e NetEase ha trovato tuttavia molte difficoltà tra cui costi e risorse umane. In più, molti dei nomi sotto investigazione erano coinvolti con l’organizzazione di grossi eventi esport e procedere con le sanzioni è stato quasi impossibile.
le attuali tattiche di svalutazione delle ricompense della ladder sono solo una soluzione parziale che causa più problemi di quanti ne risolva. Dato che i tornei offline distribuiscono ancora punti in quantità normali si è creata una disparità tra le varie regioni della Cina. E tuttavia, con le mani legate dall’immensa quantità di denaro necessaria per l’investigazione, gli sviluppatori di Hearthstone non hanno altre soluzioni pronte. Investire soldi nell’organizzazione di campionati offline, che possono essere seguiti da vicino, invece di continuare le infinite investigazioni sul wintrading è parte del loro piano con la speranza di estinguere questa pratica nefasta.
Fonte: GosuGamers