Destiny 2 – Tutta la Storia

LA STORIA DI DESTINY 2

L’ultima città sicura sulla Terra è caduta sotto i colpi degli invasori guidati da Ghaul, l’imponente comandante della brutale Legione Rossa che ha privato i guardiani del loro potere e costretto i superstiti alla fuga. Ti avventurerai nel nostro sistema solare, in mondi misteriosi e inesplorati allo scopo di trovare un arsenale di armi e devastanti, nuovissime abilità. Per sconfiggere la Legione Rossa e affrontare Ghaul, dovrai radunare gli eroi dispersi e combattere per riconquistare la nostra casa.

La Storia di Destiny

Nel 2631, uno Spettro cerca tra i detriti della vecchia Russia finché non trova e resuscita un guardiano (l’avatar del giocatore), che era morto da tempo da un destino sconosciuto. Lo Spettro scopre che sono seguiti dai Caduti, degli alieni saccheggiatori, e perciò guida il guardiano alla ricerca di una nave nelle vicinanze. Una volta trovata, lo Spettro la rimette in sesto e insieme al guardiano sfuggono ai Caduti e si dirigono alla Torre, un posto situato nell’ultima roccaforte della Terra, la Città, protetta da una gigantesca e misteriosa sfera chiamata il “Viaggiatore”. Una volta arrivati alla Torre ed essersi ripreso, il guardiano si dirige verso il Cosmodromo, un sito della vecchia Russia dove l’umanità realizzava le navi per lanciare le sue incursioni nello spazio esterno, per recuperare un propulsore che gli permetterà di compiere viaggi nello spazio, scoprendo che è già nelle mani dei Caduti appartenenti al Casato dei Diavoli guidati dal loro Arconte Riksis. Sconfitto l’Arconte e recuperato il propulsore, il guardiano ritorna alla Torre, venendo poco dopo chiamato di nuovo verso il Cosmodromo dove i Caduti sembrano aver trovato qualcosa di importante nell’Osservatorio Celeste. Il guardiano scopre che si tratta dell’Alveare, una specie aliena che si pensava fosse stata confinata sulla Luna. Tornato alla Torre, il guardiano incontra l’Oratore, il sommo sacerdote della Torre che svolge le veci del Viaggiatore: l’Oratore, infatti, spiega che nella cosiddetta Età dell’Oro gli umani riuscirono a colonizzare molti pianeti del sistema solare, ma un giorno venne l’Oscurità, un antico e misterioso nemico che causò il Crollo, la fine di quasi tutta l’umanità, con l’arrivo di molte specie aliene – tra le quali i Caduti; il Viaggiatore combatté contro di essa e alla fine si sacrificò per sconfiggerla, diventando silenzioso e dormiente. Tornati ancora una volta nel Cosmodromo il guardiano e lo Spettro scoprono che alla Spiaggia Dimenticata i Caduti stavano cercando di accedere ai file di un’IA di nome Rasputin, una mente bellica sopravvissuta al Crollo; inoltre scoprono che due guardiani erano riusciti a ottenere i codici per riattivare una parabola dell’Osservatorio Celeste in modo da riconnettersi alle altre colonie del sistema, ma i loro contatti sono spariti, e infatti il guardiano scopre che sono morti, ma riesce a recuperare i codici da uno dei loro Spettri. Tornati all’Osservatorio, lo Spettro riesce ad attivare la parabola, ma scopre che Rasputin ha il controllo della matrice e che in questo momento sta riattivando i sistemi di difesa di tutte le colonie. Il guardiano decide ora di andare verso la Luna alla ricerca di un guardiano che stava cercando un modo per entrare nella fortezza dell’Alveare. Purtroppo scopre il suo cadavere davanti alle porte del Tempio di Crota. In quel momento le porte del tempio si aprono facendo fuoriuscire varie creature dell’Alveare. Sopravvissuti all’attacco, il guardiano e lo Spettro scoprono lo Spettro orami morente del guardiano morto, e dalle sue memorie scoprono che l’Alveare sta sollevando un esercito e usarlo per invadere la Terra. Il guardiano decide di interrompere i loro sforzi, saccheggiando la Tomba del Mondo, un luogo pieno di conoscenze dell’Alveare, e distruggendo una potente arma nota come Spada di Crota uccidendo i Principi dello Sciame, mentre sulla Terra prende d’assalto la Tana dei Diavoli nel Cosmodromo distruggendo il loro Servitore Primo, Sepiks Primo, gettando molto il morale dei Diavoli. Tornato sulla Luna il guardiano ferma un rituale che l’Alveare usava attraverso un frammento del Viaggiatore per drenarne il potere e distrugge l’Altare di Oryx tagliando le loro comunicazioni a lunga distanza da un essere sconosciuto. Più avanti il guardiano viene contattato da una straniera Exo che vuole incontrarli su Venere per affrontare un nuovo nemico. Quando il guardiano arriva su Venere, lo Spettro scopre in una colonia del Bacino di Ishtar che si tratta dei Vex, delle misteriose quanto letali macchine senzienti. Raggiunta l’Exo all’Accademia di Ishtar, costei descrive i Vex “così malvagi da snobbare il male stesso”, e rivela che fa parte di un gruppo non facente parte della fazione dei guardiani ma che vogliono distruggere queste macchine; rivela che l’unico modo per farlo è entrare nel Giardino Nero, il luogo dove sono nati i Vex, e distruggere il cuore che li rende attivi, in questo modo il Viaggiatore comincerà a guarire. Lo Spettro dice che per trovare il Giardino Nero dovranno saperlo dagli Insonni, abitanti di una zona chiamata l’Atollo, un luogo tra la Luce e l’Oscurità situato nella cintura di asteroidi, ma che si rifiutano di schierarsi nelle guerre del sistema. L’Ignota Exo poi se ne va dopo aver ascoltato una richiesta di aiuto dai suoi compagni. Una volta arrivati all’Atollo, il guardiano e lo Spettro fanno la conoscenza della regina Mara Sov, e di suo fratello, il principe Uldren Sov, scoprendo inoltre che hanno al loro servizio un casato dei Caduti. Il principe Uldren, nonostante la loro indifferenza, su consiglio della regina dice che li aiuteranno a individuare il Giardino Nero se porteranno loro la testa di un Guardiaporta Vex. ,Il guardiano, quindi, ritorna su Venere, dove lo Spettro scopre nell’Archivio i segreti sui Vex, tra cui la posizione di un luogo chiamato la Volta di Vetro, e che possono spostarsi in tutta la galassia. Dopo aver impedito al locale Casato dell’Inverno di saccheggiare l’Archivio, uccidendo il loro Kell, Draksis, ed essere sceso nelle Fosse di evocazione sulla Luna, sconfiggendo la Maliarda Mormu e la sua creazione, un Orco chiamato Phogoth, divenuto un abominio dell’Alveare, il guardiano si confronta con il Guardiaporta Zydron, prendendone la testa e ritornando dagli Insonni, dove, nonostante la continua indifferenza di Uldren, la regina Mara Sov lo costringe a dirgli che bisogna portare l’occhio del Guardiaporta alla Baia Meridiana su Marte, dove può essere utilizzato per entrare nel Giardino Nero. Sempre su Venere il guardiano distrugge Sekrion, la Mente del Nexus, impedendogli di trasformare il pianeta nell’ennesima macchina dei Vex, e il Prelato Arconte Aksor, evaso dalla Prigione degli Anziani dell’Atollo e aumentando ancora di più la stima della Regina nei loro confronti. Dopo l’arrivo sul pianeta rosso, lo Spettro informa il guardiano della situazione attualeː i Cabal, alieni provenienti da un altro sistema solare e altamente militarizzati, hanno cercato di rompere la crittografia sulla Porta Vex con un successo solo limitato, ma controllano molti dei luoghi che il guardiano ha bisogno di visitare su Marte grazie alla loro zona d’interdizione, che nessuno ha mai superato. Il guardiano diviene così il primo a penetrare la zona d’interdizione dirigendosi al Pinnacolo del Giardino, che carica l’occhio del Guardiaporta. Con i Vex ora presenti su Marte, il guardiano, distruggendo i loro portali in modo da prevenire un’invasione, scopre il loro vero obbiettivoː stanno tornando alla loro casa, il Giardino Nero. Viaggiando anche alla Città Sepolta, il luogo di nascita di tante meraviglie tecnologiche situato nella zona di Libernia, il guardiano e lo Spettro scoprono un IA della mente bellica di Marte, ora controllata da Rasputin. Saputo che una forza speciale dei Cabal, gli Scuoiatori Psionici, stanno cercando con i loro poteri di superare le difese di Rasputin, il guardiano e lo Spettro riescono a fermarli e a sconfiggere Valus Tau’urc, comandante dei Bovi dell’Assedio, infliggendo un duro colpo al comando Cabal. Utilizzando l’occhio del Guardiaporta il guardiano e lo Spettro vengono teletrasportati nel Giardino Nero, un luogo che non è presente su alcuna mappa conosciuta. Raggiungono il cuore del Giardino Nero, dove i Vex sembrano adorarlo. Il cuore, improvvisamente, riattiva le macchine, tra le quali le tre Progenie di Sol – un gruppo di unità Vex denominate Mente dell’Eschaton, Mente imminente e Mente primordiale. Dopo averli sconfitti, il cuore viene distrutto, e il guardiano ritorna su Marte, capendo di essere riuscito a sollevare il sudario di tenebre dal Viaggiatore. Alla Torre, l’Oratore fa un discorso celebrativo a tutti i guardiani della Città, mentre il guardiano e lo Spettro incontrano di nuovo l’Ignota Exo, la quale rivela che la vera lotta è la fuori, nello spazio, e in segno di ringraziamento dona il suo fucile a impulsi al guardiano per poi sparire di nuovo. Il guardiano e lo Spettro ritornano alla loro nave dove ripartono verso lo spazio, pronti a svolgere un ultimo compito: sconfiggere il capo dei Vex che si cela all’interno della Volta di Vetro su Venere. Dopo aver distrutto molti Vex – alcuni dei quali provenienti da un passato e un futuro lontani – il guardiano si ritrova davanti Atheon, il Vex che controlla lo spazio e il tempo. Alla fine di un estenuante battaglia, che vede non solo la Volta ma anche Venere e Marte, il guardiano mette fine all’esistenza di Atheon, portando Venere a un nuovo futuro.

L’Oscurità dal Profondo

Alla Torre giunge Eris Morn, un’ex guardiana facente parte di una squadra creduta dispersa sulla Luna e sua unica sopravvissuta. Eris rivela che l’Alveare ha ritrovato l’anima di Crota, uno dei loro dèi, da tempo sigillata dopo che la sua squadra riuscì a sconfiggerlo pagando con la vita, e sta facendo di tutto per liberarla. Come primo obbiettivo Eris indica al guardiano di smantellare i comandanti delle armate di Crota, che stanno mobilitando tutte le forze dell’Alveare sulla Luna e anche sulla Terra in attesa del ritorno del loro padrone. Giunto alla Spiaggia dimenticata, il guardiano si incontra/scontra con una potente Maliarda chiamata Omnigul, la Volontà di Crota, durante una battaglia tra Caduti e Alveare, mettendola in fuga. Addentratosi in una caverna, il guardiano sconfigge i primi discepoli di Crota, scontrandosi prima con le Lame di Crota e il loro signore, Sardon, il Pugno di Crota, comandante degli eserciti dell’Alveare. Poco dopo Rasputin, la mente bellica che il guardiano e lo Spettro avevano incontrato nel precedente viaggio, manda un messaggio di soccorso. Entrati nel suo rifugio scoprono che l’Alveare sta cercando proprio Rasputin, ed Eris implora il guardiano di difenderlo prima che lo distruggano, o peggio ancora lo controllino per sfruttare le potenti armi dell’Età dell’Oro in suo possesso. Il guardiano si scontra di nuovo con Omnigul, la quale evoca un potente Orco che sarebbe la Forza di Crota, riuscendo a sconfiggerlo, mettendo ancora una volta in fuga la Maliarda e salvando Rasputin. Alla Torre, Eris informa il guardiano e lo Spettro, grazie alle sue capacità dovute a una scaglia sepolcrale, che l’Alveare sta per ridestare Crota. Addentratisi nelle sale più oscure della Luna, il guardiano e lo Spettro arrivano finalmente sul posto: le Maliarde Destatrici stanno per resuscitare Crota dal cristallo in cui è rinchiusa la sua anima. Interrotto il rituale uccidendo le Destatrici, il guardiano distrugge il cristallo, bandendo per sempre l’anima di Crota da questo piano d’esistenza. Rimane solo una cosa da fare: Omnigul. Dopo aver ucciso gli ultimi discepoli – la Mano, gli Occhi e il Cuore – il guardiano scova la Maliarda nel complesso gioviano del Cosmodromo, e dopo un lungo inseguimento mette fine alla Volontà di Crota. Nonostante la vittoria, proprio in quel momento il guardiano viene a sapere che qualcosa di oscuro si agita nei meandri del Giardino Nero: un’antica Mente Vex, temuta persino dagli stessi, sta per ripristinarne il cuore. Il guardiano si getta di nuovo nel posto dove, dopo aver affrontato vari Vex Precursori, distrugge la Mente intramontabile. Alla Torre, tuttavia, Eris è ancora inquieta: grazie alla scaglia sepolcrale sa che Crota è ancora vivo. Il guardiano decide così di scendere nelle profondità della Bocca dell’Inferno dove si scontra contro le varie mostruosità dell’Alveare fino ad arrivare al Trono della Superanima, dove si scontra prima contro la Maliarda Ir Yût, una Cantamorte, per poi affrontare Crota in persona. Il dio dell’Alveare sembra essere invincibile, ma il guardiano scopre che può essere danneggiato grazie alle spade ascendenti dei Cavalieri. Armato con una di esse, il guardiano fronteggia il campione dell’Oscurità riuscendo alla fine a sconfiggerlo, a portare ancora una volta la pace nel sistema e vendicando i compagni di Eris.

Il Casato dei Lupi

Mara Sov, la Regina degli Insonni, decide di allearsi con i guardiani della Città invitandoli nell’Avamposto Vestiano. La sua decisione si è resa necessaria in quanto Skolas, il precedente Kell del Casato dei Lupi, è fuggito dalla sua prigionia e ha ripreso il controllo del suo casato strappandolo a Mara. Sull’Avamposto il guardiano e lo Spettro fanno la conoscenza di Petra Venj, braccio destro della Regina, e di Variks, leader del Casato del Giudizio, l’unico ancora fedele a Mara. Insieme decidono di rintracciare Skolas, localizzandolo nella Tana dell’Inverno su Venere. Addentratosi nel covo del Casato dell’Inverno, il guardiano sorprende Skolas mentre cerca di portare il casato dalla sua parte; traducendo le sue parole, Variks afferma che Skolas si è autoproclamato Kell dei Kell, titolo che risale a una leggenda dei Caduti che lo vuole come il salvatore della loro razza. Skolas riesce a fuggire e ora il Casato dell’Inverno è al suo comando. Il guardiano, Petra e Variks scoprono quindi che Skolas vuole riunire tutti i casati Caduti, e il suo prossimo obbiettivo sono i Diavoli nel Cosmodromo. Petra scopre che ha inviato la Zanna Silente, un gruppo di abili e spietati assassini dei Lupi, per eliminare i leader dei Diavoli e poter prendere così facilmente il casato come ha fatto con l’Inverno (per il fatto che avevano perso il loro Servitore Primo Kaliks nelle Guerre dell’Atollo e Draksis e Aksor per mano del guardiano). Il guardiano intercetta in fretta la Zanna e li elimina, vanificando così il piano di Skolas. Ma il Casato dei Diavoli non è l’unico nel Cosmodromo: insieme a loro è presente il Casato dei Re, il più misterioso, astuto e brutale fra i casati. Questa volta Skolas manda il suo Barone Yavek per trattare con il Kell dei Re, ma all’incontro si presentano solo due Baroni: Paskin e Vekis. Prima che le trattative inizino, il guardiano irrompe nella sala dei Re e uccide i tre Baroni. In seguito Variks informa il guardiano di aver scoperto la posizione di uno spietato mercenario Caduto: Taniks, lo Sfregiato si è messo al servizio dei Lupi e ne comanda un manipolo dal loro Ketch Kaliks-Syn sulla Luna. Uccidendolo il guardiano priva Skolas di un altro prezioso elemento. All’improvviso Petra capta dei segnali dei Lupi che usano le trasmissioni dei Vex su Venere: si scopre che Skolas, non essendo riuscito a portare gli altri casati sotto il suo comando, ora stia potenziando la tecnologia del Casato dei Lupi. I segnali conducono alla Volta di Vetro, dove i Caduti cercano di controllare gli Oracoli, ma il guardiano glielo impedisce. Ormai la caccia sta per finire, e Petra rintraccia Skolas sulla cima della Cittadella Vex, intimando al guardiano, per ordine della Regina, di catturarlo vivo. Raggiuntolo, il guardiano, Petra e Variks scoprono l’ultima mossa di Skolas: sta utilizzando i portali spazio-temporali dei Vex per portare tutto il Casato dei Lupi dagli albori. Il guardiano riesce alla fine a fermarlo e a permettere a Mara Sov di catturare il Caduto. Tornato all’Avamposto Vestiano, il guardiano viene ringraziato da Petra e Variks per il suo contributo; quest’ultimo gli offre la chiave per la Prigione degli Anziani, della quale ne è il custode. La prigione ospita molti pericolosi individui catturati dagli Insonni e il guardiano riesce a prevalere su tutti loro, tra i quali lo stesso Skolas.

Il Re dei Corrotti

Dallo spazio profondo è giunto Oryx, il Re dei Corrotti, un nuovo dio dell’Alveare e padre di Crota. Saputo che suo figlio è stato ucciso, Oryx si dirige nel sistema solare per esigere vendetta a bordo della sua gigantesca Astrocorazzata e scortato dalla sua flotta. In prossimità di Saturno, però, la flotta si scontra con gli Insonni, guidati personalmente da Mara Sov e da suo fratello Uldren. Grazie ai suoi poteri, Mara riesce a usare gli asteroidi degli stessi anelli del gigante gassoso per distruggere completamente le navi dell’Alveare, ma Oryx attiva una potente arma dell’Astrocorazzata che spazza via ogni cosa, creando un buco negli anelli di Saturno; il sacrificio della Regina e dei suoi fedeli ha però fermato l’avanzata di Oryx. Nel frattempo il guardiano e lo Spettro vengono informati da Zavala che i Cabal stanno trasmettendo molteplici segnali su Phobos. Arrivati sulla luna di Marte, il guardiano e lo Spettro scoprono che i messaggi sono richieste di soccorso in quanto i Cabal sono sotto un violento attacco. Avanzando nella base scoprono che sono presenti delle strane macchie transdimensionali, alcune delle quali riescono a “risucchiare” i Cabal. A un certo punto davanti a loro appare Oryx che evoca i suoi soldati: i Corrotti, esseri ai quali ha piegato la volontà e li ha trasformati dandogli nuovi poteri. Il guardiano e lo Spettro riescono a scappare per il rotto della cuffia dall’invasione e a tornare alla Torre, dove Zavala, Cayde e Ikora, insieme a Eris Morn, hanno saputo della sconfitta degli Insonni e stanno pianificando un piano d’attacco; nel frattempo il guardiano viene invitato dal proprio mentore a recuperare un potere che pochi furono in grado di controllare per far fronte alla guerra imminente (Titano: Zavala intercetterà un segnale dei Titani mercenari conosciuti come Spezzasoli su Venere, che condurrà il guardiano sul loro rifugio, il pianeta Mercurio, dove si dimostrerà degno di impugnare il Martello di Sol. Cacciatore: Cayde scopre che un suo vecchio amico, Tevis, è in pericolo nel Giardino Nero, e il guardiano ha bisogno di lui per imparare la via del Predatore della notte. Purtroppo il guardiano trova Tevis morto, ma riesce a ereditarne il potere di controllare il Vuoto e a usarlo come arma. Stregone: Ikora rivela che per diventare un Evocatempeste bisogna entrare in sintonia con l’energia ad Arco, e quella che fa al caso loro alimenta una Mente Vex nascosta su Libernia. Una volta distrutta la Mente e liberata l’energia ad Arco, il guardiano riuscirà a padroneggiarla diventando un tutt’uno con essa). Cayde rivela in segreto al guardiano che ha un piano: installare su una nave un dispositivo mimetico che aveva nascosto tempo fa su una nave colonia nel Cosmodromo. Arrivati sul posto, il guardiano e lo Spettro scoprono che i Caduti stanno combattendo contro i Corrotti ma riescono a raggiungere alla fine il nascondiglio di Cayde. All’interno, però, si ritrovano ad affrontare l’Eco di Oryx, un’estensione vivente della volontà di Oryx. Riusciti a sopravvivere, il guardiano e lo Spettro portano il dispositivo a Cayde, che ordina ad Amanda Holliday di installarlo sulla nave di Eris Morn, nave che secondo Cayde “puzza di Alveare”, in modo da intrufolarsi più facilmente sull’Astrocorazzata: l’obbiettivo è disattivare i nuclei che azionano la gigantesca arma. Purtroppo il dispositivo mimetico ha un guasto e la nave ritorna visibile in prossimità dell’arma, che si prepara a sparare. Il colpo distrugge la nave di Eris mentre il guardiano e lo Spettro si teletrasportano appena in tempo sull’Astrocorazzata, rimanendovi per il momento bloccati. Attraversando la gigantesca nave, i due riescono a disattivare i tre nuclei energetici, venendo braccati dai Corrotti. Più avanti scoprono che i Cabal dei Bruciatori del Cielo hanno schiantato la loro nave sull’Astrocorazzata, e il guardiano distrugge il loro carro Goliath per usare la zona come punto d’appoggio. Alla Torre, Zavala ordina al guardiano di raccogliere informazioni su Oryx dai Cabal per poterlo sconfiggere. Ritornati sull’Astrocorazzata, il guardiano e lo Spettro scoprono dai file della nave Cabal che una squadra, guidata da Primus Tau’un, sta cercando un portale chiamato lo “Scisma” per trovare Oryx. Arrivati al Mausoleo i due vedono Oryx corrompere Tau’un, e scoprono che non possono attraversare lo Scisma, scontrandosi di nuovo con l’Eco di Oryx. Eris deduce che solo un Alveare Ascendente può attraversare lo Scisma, e il guardiano dovrà assorbire l’energia da uno di loro. Eris li indirizza nella camera dove un tempo riuscirono a esiliare l’anima di Crota. Giunti sul posto si scontrano con l’Orco Baxx, ma prima di dargli il colpo di grazia, Oryx lo corrompe, il tempo sufficiente perché il guardiano prenda un frammento del cristallo di Crota e fugga dal ritornato Baxx e da un esercito di Corrotti. Il prossimo passo è scendere di nuovo nella Bocca dell’Inferno, e a tal proposito Cayde suggerisce di creare un nuovo dispositivo mimetico dai codici d’occultamento di Rasputin. Arrivati nel bunker della mente bellica, il guardiano e lo Spettro lo salvano appena in tempo dai Corrotti e scaricano i codici. Ritornati al Trono della Superanima, dove Ir Halak e Ir Anûk, le Cantamorti sorelle di Crota, stanno preparando la sua anima per il trapasso, il guardiano utilizza il cristallo per assorbire l’energia di Crota, ma viene scoperto ed è costretto a combattere contro i Corrotti schieratigli da Oryx. Quando sul posto giungono anche Tau’un e Baxx, Eris riesce a salvare il guardiano telestrasportandolo fuori dal Trono della Superanima. Pronti a fronteggiare Oryx, il guardiano e lo Spettro ritornano al Mausoleo e riescono ad attivare lo Scisma. Dopo aver sconfitto definitivamente Tau’un e Baxx, il guardiano si confronta con Oryx riuscendo a sconfiggerlo. Tuttavia, Oryx usa il potere della sua spada, lo Spezzavolontà, per sparire. Eris deduce che Oryx si sia ritirato nel Regno Ascendente, e venuta a bordo dell’Astrocorazzata prende il nucleo dello Spezzavolontà, con il quale Lord Shaxx forgerà una spada per il guardiano. A causa della guerra causata dai Corrotti, il guardiano è costretto ad affrontare varie imprese che ciò ha comportato: impedisce ai fratelli Valus Tlu’urn e Valus Mau’ual, fratelli adottivi di Primus Tau’un, di distruggere il nucleo dell’Astrocorazzata impedendo la distruzione di quasi tutto il sistema solare; evita che i Caduti accedano alla rete di armi di Rasputin grazie allo Stiletto modificato D.A.G.A.-2; impedisce alla Mente ristorativa Theosyion di portare dal passato Sekrion per continuare la trasformazione di Venere in una macchina; grazie a un messaggio di un antico guardiano nella Volta di Vetro (scoprendo che era morto da tempo) impedisce ai Corrotti di usarne i poteri grazie all’Idra corrotta Morphon; mette fine alle comunicazioni interstellari dei Cabal sull’Astrocorazzata, scontrandosi con il Centurione corrotto Vro’ourn; impedisce a ciò che resta del Casato dei Lupi di prendere come terreno di caccia Marte, uccidendo il loro nuovo servitore Primo Orbiks; ferma una congrega di tre Maliarde corrotte nel Cosmodromo; sconfigge ancora una volta l’Eco di Oryx sulla Cittadella Vex diminuendo l’influenza dei Corrotti su Venere. Debellate le minacce che infestavano il sistema, il guardiano si prepara ad entrare nel Regno Ascendente dell’Astrocorazzata dove affronta i più stretti alleati di Oryx, tra i quali il Sacerdote di Guerra, Golgoroth e le figlie Ir Halak e Ir Anûk, per poi confrontarsi di nuovo contro il Re dei Corrotti nella sua vera forma: una versione gigantesca di sé stesso, dove tenta di corromperlo con l’Oscurità, ma il guardiano utilizza la propria Luce per sconfiggerlo definitivamente. Più tardi Eris contatta il guardiano rivelandogli che nelle prigioni dell’Astrocorazzata è presente Alak-Tul, il figlio adottivo di Oryx e quindi il più probabile successore al trono, nonché artefice della morte del compagno di Eris Vell Tarlowe. Sconfitto Alak-Tul, Variks lo informa che, con la sconfitta di Oryx, i Corrotti si sono fatti più feroci e stanno decidendo chi sarà il prossimo Re dei Corrotti. Tra questi vi è Malok, un Principe dell’Alveare corrotto che Variks vuole avere nella Prigione degli Anziani. Dopo un primo scontro Malok riesce a fuggire, ma Variks rivela di cercare i suoi frammenti dai Corrotti per sapere dove è andato. Scoperto che si trova sulla Luna, il guardiano viene contattato da Eris, in quanto è convinta che Malok è meglio morto che vivo, in modo che non possa rivendicare il trono di Oryx, e il guardiano riesce a sconfiggerlo proprio mentre sta per radunare un esercito di Corrotti per invadere la Città.

I Signori del Ferro

Il Casato dei Diavoli è tornato alla ribalta nel Cosmodromo, ma questa volta stanno trasferendo molteplici risorse in un’adiacente parte dimenticata. Lord Saladin, ultimo membro dei Signori del Ferro, i primi detentori della Luce, ordina al guardiano di raggiungere il vecchio Osservatorio Vostok del Picco di Felwinter, ormai abbandonato tra le montagne. Durante il percorso il guardiano e lo Spettro si imbattono in molti Caduti del Casato dei Diavoli, fino ad incontrare uno strano Servitore. Analizzandolo, lo Spettro scopre che si tratta di una loro vecchia conoscenza: Sepiks Primo, l’ex Servitore Primo dei Diavoli che avevano sconfitto in passato, ora ritornato misteriosamente in vita. Sepiks viene inseguito dai due fino al Tempio del Ferro, dove cerca di distruggerlo, ma il guardiano glielo impedisce. All’arrivo di Lord Saladin, però, Sepiks è ancora vivo e si teletrasporta via. Saladin teme che i Caduti abbiano trovato qualcosa nota come SIVA e invia il guardiano all’inseguimento del Servitore Primo risorto. Cercando di rintracciarlo, il guardiano e lo Spettro, coadiuvati dal compagno di Lord Saladin Shiro-4, scoprono che c’è un buco nella muraglia con vicino un Ketch; inoltre scoprono degli strani filamenti rossi che assorbono la materia: Saladin rivela che si tratta della SIVA, una nanotecnologia dell’Età dell’Oro pensata per accelerare lo sforzo coloniale dell’umanità. Avanzando nelle innevate Terre Infette, il guardiano e lo Spettro vengono assaliti da dei Caduti potenziati dalla stessa SIVA. Saladin capisce che i Diavoli tecnosimbionti – collettivo segreto di bioingegneri dei casati – hanno scoperto la SIVA e la stanno usando per evolversi (secondo la loro religione in semidei meccanici) e trasformare il territorio. Racconta anche che i Signori del Ferro volevano usare la SIVA per riportare l’Età dell’Oro, ma prima vennero decimati dalle difese di Rasputin, che li credeva pericolosi per la sua sicurezza, per poi scoprire che la SIVA era instabile e che cominciò a infettare i rimanenti Signori del Ferro mettendoli l’uno contro l’altro; solo con il loro sacrificio, tra i quali la sigillatura della camera della SIVA da parte di Jolder, riuscì a contenere l’infezione; Saladin fu l’unico a sopravvivere. A questo punto il guardiano si dirige verso il cuore delle Terre Infette per creare una zona d’appoggio. Per prima cosa elimina tre cannoni ricostruiti dalla SIVA, per poi distruggere un Camminatore tecnosimbionte, aprendo così all’Avanguardia le perlustrazioni per il nuovo territorio. Per arginare la SIVA, Saladin manda il guardiano dalla sua amica Insonne e criptarca del Tempio di Ferro Tyra Karn, la quale rivela che i Diavoli hanno trovato i prototipi della SIVA nel laboratori di Clovis Bray su Marte, e che forse è presente anche il modo per eliminare la SIVA una volta per tutte. Giunti al Palazzo della Polvere ed essersi fatti strada fra i Bovi dell’Assedio, lo Spettro scopre che bisogna distruggere la Camera di Replicazione della SIVA, il luogo dove i Signori del Ferro perirono. Raggiuntala, lo Spettro attiva l’autodistruzione, ma la SIVA utilizza i corpi dei Signori del Ferro per ostacolarli. Il guardiano riesce a sconfiggerli utilizzando l’artefatto appartenuto a Felwinter e dando così loro la pace, per poi fuggire dall’esplosione che terminerà la produzione di SIVA, lasciando i Diavoli tecnosimbionti con solo quella rimasta. Tornato al Picco di Felwinter, il guardiano dà a Lord Saladin l’elmo della sua vecchia amica Jolder, e come ringraziamento egli gli dona la spada Ullulato della Zanna di Lupo forgiata da lui stesso; il guardiano diventa così il primo esponente della seconda generazione dei Signori del Ferro. Più tardi Shiro rivela che i Diavoli tecnosimbionti hanno disturbato un nido dell’Alveare e da allora sono presenti frequenti scontri tra loro. Mandati a indagare, il guardiano e lo Spettro scoprono che i Tecnosimbionti stanno svolgendo degli esperimenti sulle creature dell’Alveare con la SIVA su ordine del loro Sommo Prelato, molto probabilmente per controllarli. Calatosi nel nido dell’Alveare, i due scoprono che Kovik, il Sommo Prelato dei tecnosimbionti, sta usando le sue conoscenze non per controllare l’Alveare ma per usarne le parti biologiche come potenziamenti dei Tecnosimbionti. Infatti lo incontrano in compagnia di un Orco trasformato dalla SIVA il cui occhio è stato usato per potenziare il Cannone tenebrante del Prelato. Sconfiggendolo il guardiano ferma i folli esperimenti dei Tecnosimbionti, ma per impedire che proseguano con le sue ricerche Shiro ordina al Guardiano di invadere la Bocca dell’Inferno e impedire ai Tecnosimbionti di rapire altri Orchi. Il Guardiano raggiunge appena in tempo le Fosse di Evocazione dove elimina un abominio dell’Alveare impedendo ai Diavoli tecnosimbionti di sfruttarlo. Il prossimo obbiettivo di Shiro è Sepiks: i Diavoli tecnosimbionti lo hanno riportato nella loro tana per convincere il resto del casato a evolversi grazie alla SIVA. Sconfitto anche Sepiks ora non rimane che trovare il capo dei Tecnosimbionti. Il guardiano affronta per due volte il loro generale Vosik, per poi farsi strada attraverso la muraglia e arrivare fino alla cima, dove distrugge la macchina d’assedio che ha provocato il cedimento della muraglia, e scendere fino al Complesso della Perfezione dove si nasconde Aksis, il Prelato Arconte che grazie alla SIVA è ora un Arconte Primo, diventato più una macchina che un Caduto. Sconfitto Aksis, il guardiano mette fine per sempre alla minaccia della SIVA e salva ancora una volta la Terra da un’altra catastrofe. Dopo alcuni mesi, però, il Guardiano viene chiamato da Variks: questi ha scoperto che i Diavoli tecnosimbionti hanno riportato in vita Taniks per continuare il loro operato di espansione della SIVA. Salendo ancora una volta sul Ketch Kaliks-Syn, il Guardiano elimina definitivamente il mercenario Caduto.