Attraverso l’ultimo aggiornamento del documento Xbox Transparency Report, Microsoft ha svelato alcune interessantissime informazioni che riguardano il sistema dei report, e gli effettivi “ban/punizioni” emesse sui giochi Xbox.
Secondo quanto riferito nel documento, nei soli 6 mesi finali del 2023 sarebbero stati inoltrati a Microsoft 27.400.000 report riguardanti segnalazioni per cheating, insulti nella chat vocale e situazioni simili.
Di tutte queste milioni di segnalazioni, ben 12,7 milioni sono quelle riguardanti comunicazioni in-game, mentre le “punizioni” totali sono state ben 10.3 milioni.
Il problema, se di “problema” si vuol parlare, è che delle più di 10 milioni di punizioni emesse nell’ultimo semestre del 2023, soltanto 2,1 milioni di queste provenivano effettivamente dalle segnalazioni dei giocatori… Stiamo quindi parlando di meno del 10% del totale.
Tante segnalazioni per pochissime punizioni: troppo “buona” Microsoft, o troppo “cattivi” i giocatori?
Nonostante le quasi 30 milioni di segnalazioni, le punizioni effettive sono state solamente 2 milioni… I conti “non tornano”, nel senso che: o il sistema di Microsoft è evidentemente molto più “permissivo” di quello che pensiamo, o l’affidabilità dei report è pressoché inesistente.
Di quest’ultimo tema abbiamo parlato in uno speciale apposito, nel quale segnalavamo il “rischio” dell’abuso di report da parte di giocatori “rosikoni” e “principianti“, ancora poco abituati a distinguere un giocatore legit da un cheater.
Nonostante questo però, Microsoft ha anche confermato che i suoi sistemi di difesa automatici (che sono quindi proattivi e totalmente slegati dalle segnalazioni degli utenti) hanno individuato e controllato in autonomia la quasi totalità dei casi sospetti (si parla proprio di quasi il 100%, ndr).
Pensate che dei milioni di controlli effettuati dai sistemi interni di Microsoft, quasi 700 mila sono quelli inerenti cause di molestie o bullismo online. Sono invece ben 7.32 milioni i controlli effettuati in autonomia per verificare che i giocatori ed i loro account non fossero iniettati di cheat, o colpiti da frodi/conti non autentici.
Ci domandiamo a questo punto quale possa essere ancora il senso delle “segnalazioni/report”, fermo restando che siamo (quasi) assolutamente certi si tratti, almeno per la maggior parte, di report sbagliati o “inaccurati”.
- Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)
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