Il mondo al contrario: il cheater boomer che insulta la star di Warzone Bblade
Speciale Cheater – Ci sarebbero tante, tantissime cose che andrebbero dette su quanto visto nell’ultimo video pubblicato da Kyborg…
Il pro player del team DSYRE è ormai un noto “anti-cheat” umano, che da anni monitora la scena di Warzone a caccia di imbroglioni di vario tipo… Sia tra i giocatori “casual” che tra gli streamer ed i presunti professionisti, nessun imbroglione può dirsi “al sicuro” da quando esiste la rubrica “arachidi & cheaters”.
Nell’ultimo video però, invece di “accusare” qualche giocatore toxic, Kyborg è stato costretto a “difendere” un giocatore assolutamente legal, una star della scena oltre che uno dei migliori giocatori al mondo di Call of Duty.
Stiamo parlando di Bblade, giocatore in forze all’importante team dei Reply Totem, già più volte campione continentale di Warzone insieme ai suoi due teammate SavyUltras e Waartex.
Il cheater accusa il super PRO di cheating: interviene Kyborg
Le accuse di cheating nei confronti di Bblade sarebbero di per se argomento per grasse risate, o al massimo per una denuncia per diffamazione… Purtroppo però, “l’accusatore” ha anche ritenuto opportuno “colorare” tutta la discussione con insulti, bodyshaming, e mentalità toxic boomer a più non posso…
“Io lavoro la mattina, non gioco ai videogiochi“, o ancora “io cheatto perché tutti cheattano“… O la perla delle perle: “io sono un vero cheater, quindi so riconoscerli“…
Una sequela di frasi da perdente e concetti-letame vergognosi, ed assolutamente inaccettabili… Gridati ai quattro venti evidentemente con la speranza di rubare un po’ di notorietà a lavoratori e professionisti onesti, la cui unica “colpa” è quella di essere tremendamente forti sul titolo in questione (Warzone).
Accusare qualcuno, specialmente senza prove e senza know-how, è un qualcosa di estremamente delicato che può danneggiare dei professionisti innocenti. Accusare ingiustamente qualcuno, specialmente se fatto solo per sfruttare un po’ di notorietà, è un reato, che andrebbe giustamente punito.
Chissà cosa ne penserà Reply Totem di tutta questa situazione, visto che si tratta di una società che ha molto a cuore (come è giusto che sia) l’immagine del suo brand e dei suoi atleti.
Troppa tossicità su COD: i cheater andrebbero bannati da internet
In ogni caso, questo video è importante anche solo per una ragione: se si condivide solo uno dei “pensieri/insulti” cringe avanzati dal cheater boomer, si è indiscutibilmente parte di quella componente “toxic” della community che non fa bene a COD ed ai suoi giocatori.
Restiamo in attesa di scoprire la “seconda parte” del video, e di vedere come è andata la sfida tra il cheater e Waartex… Voi cosa ne pensate community? Fatecelo sapere nei commenti, la discussione è aperta!
- Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook – Instagram)
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