Call of Duty: i messaggi razzisti dell’impiegato gli costano il licenziamento, ecco come è andata realmente
Call of Duty – Un impiegato di casa Infinity Ward è recentemente diventato “famoso” per essere stato licenziato in tronco dopo la condivisione online di alcuni messaggi razzisti.
Sin dalla sua fondazione, nell’anno 2002, Infinity Ward ha lavorato ad una moltitudine di titoli della serie di Call of Duty, affermandosi come un’azienda di successo ed in un certo senso capace di rivoluzionare il mercato dell’epoca.
COD 4, MW2, MW3 – titoli leggendari che hanno sicuramente contribuito a rendere Call of Duty tutto quello che è ora – non sarebbero mai esistiti così come li conosciamo senza lo zampino di Infinity Ward.
Infinity Ward conserva il buon nome di Call of Duty e licenzia un suo impiegato
L’enorme fama a livello globale, è costata ad Infinity Ward anche diverse problematiche con la community, che proprio qualche mese fa si era “macchiata” di pesanti minacce nei confronti degli sviluppatori, anche se queste si erano poi rivelate un fuoco di paglia.
Nonostante questi diverbi, la compagnia ci ha sempre tenuto a mantenere i suoi standard alti ed anche in occasione della recente vicenda riguardante un suo impiegato, non ha riservato sconti.
Nella giornata di ieri, la testata CharlieIntel riportava l’immediato licenziamento di uno degli impiegati di casa Infinity Ward a seguito della condivisone online di alcuni messaggi che lo ritrevano chiaramente usare la N word in una chat.
A poco sono servite le scuse e le giustificazione dell’ormai ex-impiegato, che a poco dalla pubblicazione del post è evidentemente stato congedato con disonore dal team di sviluppo, come annunciato dalla stessa Infinity Ward.
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- Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Clicca qui per entrare su Facebook – Clicca qui per seguire la community su Instagram)