I Paragon salutano il Progress – Spunto di Riflessione sul Raiding
Come un fulmine a ciel sereno arriva nella giornata di ieri la notizia che la gilda finlandese Paragon ha deciso di ritirarsi dalla gara alla World First di Legion.
Seijta spiega che continuare con un roster esclusivamente finnico avrebbe generato una gilda mediocre, comunque fuori dai loro standard mentre andare per il percorso internazionale lo avrebbe distrutto psicologicamente data la mole di lavoro e problemi che avrebbe potuto generare.
Sostiene inoltre che il passaggio da 10 a 25/20 ha creato fin da subito il problema di trovare un roster solido e forte di quelle dimensioni.
Ci lascia poi alla carrellata di immagini che mettono il magone anche a noi e che vi mostriamo nel topic originale in calce alla notizia.
Su Facebook nel gruppo World of Warcraft Italia è nata una discussione molto interessante che parte dal quit dei Paragon e arriva a discutere della situazione Italiana – vi riportiamo gli spunti più interessanti :
Nicolas : “Ha stoppato la race to world first una delle top gilde al mondo che poteva, e più volte ha, tenuto testa ai method. Il problema è che con loro se ne va anche uno dei capisaldi del panorama competitivo di WoW, che ahimè è destinato a morire alla fine di legion a mio parere”
Giorgio : “In Italia manca una cosa fondamentale per essere grandi:l’umiltà. In ogni gioco gli italiani sono sempre convinti di essere fenomenali e migliori degli altri,e più sale il livello più la cosa è evidente.nelle top ITA hai sempre un mercato di giocatori che fanno le prime donne e vanno di qua e di la.Sono pochi quelli che costituiscono il core e sono sempre li,e sono quelli su cui bisognerebbe basarsi per costruire,quelli che fanno i guild jumper sono tutti nomi noti per chi compete a buoni livelli e anche se non se ne può fare a meno vista la penuria di giocatori,non sono elementi che ti possono portare in alto”
Emilio : “Nessuna gilda italiana sarà mai in grado di raggiungere il risultato dei Paragon: semplicemente non credo esistano 30 players italiani in grado di giocare davvero hardcore. Gli ILZ fecero un buon risultato, ma comunque parecchio lontano dallo standard dei Paragon”
Lamberto: “Dipende da fattori anche ambientali: sarà banale, ma la modesta (numericamente) Scandinavia tiene testa, nel mondo del gaming in generale, ai colossi asiatici e al continente Nordamericano! Non è retorica e mi rendo conto che questa opinione possa risultare invisa in un ambiente come questo, ma l’Italia non è un Paese tecnologicamente trainante, ha altri e meravigliosi punti di forza e così è giusto che sia! È da stolti auspicare che si possano condurre i giochi mondiali nel campo dei moba e dei mmorpg, ma è altrettanto giusto sforzarsi per rendere quanto più piacevole possibile la comunità nazionale di appassionati! Fintanto che si continuerà a rifiutare la nostra lingua, la nostra realtà e si continuerà a inseguire è quantomeno certo che non si produrrà mai nulla di positivo: la realtà italiana deve trovare un’identità e uno scopo, non sognare la “world first”, appannaggio di élitarismi che non ci appartengono”
Stefano: “La vera ragione per cui l’Italia è inferiore ad altri paesi e’ che qua in pochi giocano a WoW rispetto ad altre realtà e quei pochi sono quasi tutti scarsi. Già solo la Francia, ha il quadruplo della nostra utenza, normale sia stato più facile per i From Scratch formare un buon gruppo. Il livello generale del pve in Italia e’ scandaloso rispetto a tantissime altre nazioni, mica e’ una novità'”
Sicuramente sono tutti punti di vista condivisibili – in primis ciò che riguarda la quantità e la qualità dei giocatori delle altre nazioni rispetto a quelli nostrani, in particolar modo la qualità.
In Italia troppo spesso ci si accontenta dei risultati che si ottengono senza pretendere di più e ci si nasconde dietro ad un “loro non hanno una vita sociale” e/o un “ho di meglio di fare” che è come girare attorno al problema.
Perché la verità è che non siamo competitivi proprio perché la maggior parte di noi italiani non ha interesse ad esserlo – la fase di “crescita” di un giocatore su WoW è troppo lenta e il cd. “salto” che dovrebbe avvenire in modo naturale e repentino non avviene mai.
È assurdo perché in Italia le gilde “migliori” hanno una schedule di raid molto simile alla maggior parte del sottobosco (dalle 21 alle 00.30) quindi la critica maggiore che viene fatta ad esse non ha alcun fondamento.
Abbiamo allora le possibilità di dire la nostra in ambito PvE internazionale? Probabilmente no, per tutti i motivi sopra citati e non solo, perché comunque siamo limitati da una cultura che impedisce in gran parte del Belpaese di stare al PC all’orario di Start Raid delle altre gilde internazionali (tardo pomeriggio) e per tutte le altre solite giustificazioni che ci siamo dati in questa ed altre sedi.
E allora cosa ci deve insegnare il saluto dei Paragon?
Prima di tutto che il loro risultato e quello di altre gilde “di bandiera”, come gli Exorsus o i From Scratch, è straordinario e va rispettato come se non di più delle World First ottenute dalle gilde internazionali.
E poi che sebbene al momento noi italiani non possiamo dire la nostra, c’è sempre il sogno che prima o poi qualcuno di noi ci arrivi, perché anche se MOLTO in ritardo l’Italia si sta affacciando finalmente su questo fantastico mondo che sono gli e-sports.
Concludendo, dopo aver salutato i Blood Legion…tocca ai Paragon…grazie di tutto!
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We have decided to stop raiding which obviously means we will not be a part of the world first race in Legion. In the end it came between going international, playing with suboptimal Finnish roster or quitting. For a while I was seriously considering going the international route, but in the end decided it was not worth the trouble for me. This question has been looming over our heads for a long time as it has always been a challenge to get a solid Finnish 20-25man roster together and this time there was no 10man option to bail us out.
Going forward I have no idea if we will be playing WoW in any capacity in the future, we will have to see what is the situation when Legion launches. In the meantime you might see some of us in the fields of Overwatch.
I would like to thank everyone who played in progress raids with us and made this all possible.
Wrath of the Lich King (43):
Anaram, Arx, Baltha, Blizer, Cevius, Conzpi, Deva, Diamondtear, Diivil, Fnixi, Grurkki, Iiris, Ilonie, Jhazrun, Jubeto, Kahva, Kruf, Lappe, Larab, Lazei, Liha, Maeil, Mystify, Nalena, Nize, Prosi, Rakez, Rihmz, Ruxthas, Seita, Shaylee, Shuri, Sniffu, Sossu, Synti, Taistelija, Tsukky, Tuutti, Verdisha, Wakoz, Xenophics, Xodan, Zhinn
Cataclysm (38):
Anaram, Arx, Baltha, Cevius, Deva, Diamondtear, Diivil, Fragi, Geru, Hermanni, Iiris, Ilonie, Jhazrun, Jubeto, Kahva, Kolor, Kruf, Kyy, Lappe, Liha, Maeil, Nakkimon, Nalena, Nize, Oixte, Rakez, Seita, Smirk, Sossu, Synti, Tauno, Tuutti, Verdisha, Wakoz, Xenophics, Xephros, Xodan, Zhinn
Mist of Pandaria (13):
Baltha, Daewyn, Deva, Ets, Fragi, Iiris, Jhazrun, Lappe, Luny, Oixte, Seita, Smirk, Verdisha, (Arx, Lazei)
Warlords of Draenor (24):
Alzu, Daissi, Deva, Fragi, Iiris, Ironi, Jhazrun, Kaneli, Lappe, Luny, Luumu, Lyn, Nertz, Neverknow, Oixte, Rikus, Seita, Sinc, Smirk, Verdisha, Vereesa, Winde, Yliajo, Zelli, (Juzuka)