“Meno di 150 Radiante per regione”: i devs di Valorant anche su mode Spettatore e molto altro

“Meno di 150 Radiante per regione”: i devs di Valorant anche su mode Spettatore e molto altro

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Valorant Spettatore – Con un nuovo episodio della celebre rubrica “Chiedi a Valorant“, gli sviluppatori di Riot hanno reso disponibili delle nuove ed importanti informazioni che riguardano proprio lo sparatutto strategico.

A partire dalla questione della modalità spettatore (imprescindibile per poter godere di un ottimo Valorant anche nelle dirette esport), fino ad arrivare ai replay ed alle code per alcune mappe specifiche, gli sviluppatori hanno cercato di rispondere ad alcune tra le domande più “frequenti” all’interno della popolosa community del gioco.

Tra gli aspetti più interessanti vi è però anche il punto che riguarda il numero di giocatori che sono stati in grado di raggiungere il rank Radiante. Sembra infatti che per ogni regione di gioco, non si siano mai avuti più di 150 giocatori di livello massimo, ed in alcune regioni (quelle meno numerose) i numeri sono stati addirittura più bassi, con un singolo “reame” che non ha espresso più di 20 soli agenti Radiante.

Valorant – Devs su Radiante, Mode Spettatore

Benvenuti in Chiedi a VALORANT. I nostri reporter investigativi raccolgono le vostre domande e ne scelgono alcune a cui rispondere ogni settimana. Oggi parliamo di un potenziale sistema di replay, del numero approssimativo di giocatori di grado Radiante presenti nel mondo e dei piani dell’eSport per il client da spettatori.


D

VALORANT avrà un sistema di regali come League of Legends?

R

Sì, prossimamente i regali saranno disponibili anche in VALORANT (presto™)! Vogliamo dare ai giocatori la possibilità di regalare contenuti per festeggiare vittorie, festività o qualunque occasione propizia. Il nostro obiettivo è aggiungere la funzionalità dei regali entro la fine del 2020, ma le tempistiche potrebbero cambiare.

—Miles “Riot Usury” Metzger, Responsabile monetizzazione


D

VALORANT avrà un sistema di replay interno al gioco?

R

Sì! Vogliamo lavorarci al più presto. Che sia per studiare le partite precedenti per una questione strategica o per creare meme spassosi, sappiamo che i giocatori troveranno mille modi interessanti di utilizzare questa funzione.

—Steven Eldredge, Produttore senior


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Ci sarà un’opzione di selezione mappa o una playlist?

R

Da un punto di vista competitivo vogliamo essere certi non solo di far partecipare i giocatori a partite alla pari, ma anche con un tempo di coda ragionevole. Dividere il matchmaking in mappe separate ridurrebbe il numero generale di giocatori nel matchmaking, e questo non solo lo rallenterebbe, ma renderebbe più difficile creare scontri bilanciati. Fatta questa premessa, al momento non abbiamo in programma di inserire la possibilità di restringere il matchmaking a mappe specifiche.

—Ian Fielding, Produttore senior


D

Che obiettivi volete raggiungere con il client spettatore di VALORANT per quanto riguarda l’eSport?

R

Sappiamo che al momento lo strumento spettatore in VALORANT è piuttosto spartano, ma abbiamo intenzione di migliorarlo in futuro. Prendiamo appunti da ogni torneo della Ignition Series (che si tengono ogni weekend!) e teniamo in considerazione suggerimenti da organizzatori, spettatori e fan per essere certi di dare priorità agli strumenti giusti.

Nel lungo periodo, il client spettatore è uno strumento utile alla narrazione e che serve a trasmettere l’azione e lo stile del gioco ai massimi livelli: tutto quello che amiamo di VALORANT dalla prospettiva dell’eSport. Crediamo che VALORANT abbia il potenziale per diventare uno sport amato dai giocatori di tutto il mondo, ma per riuscirci dobbiamo creare un’esperienza visuale senza pari, le cui fondamenta risiedano nel client spettatore.

Sappiamo che il gioco ha delle complessità che aggiungono molto contesto a quello che succede in partita. Elementi come posizioni degli agenti, quali abilità non sono state utilizzate, quali armi sono in campo e così via sono molto importanti nella narrazione di un contesto competitivo. Vogliamo essere certi che il client spettatore sia in grado di supportare una trasmissione capace di intrattenere sia i giocatori che conoscono VALORANT che quelli che lo guardano per la prima volta.

Si tratta di uno strumento necessario che permette di creare fantastiche esperienze per gli spettatori. Ad ogni modo, non vogliamo limitarci a creare un grande client spettatore, ma vogliamo anche dare accesso a dati in tempo reale che sbloccano una serie di funzioni ed esperienze nelle trasmissioni e in questo tipo di fantasport.

Non solo dovremo creare gli strumenti che vedete oggi, ma anche immaginare cos’altro è possibile fare per dare ancora più risorse alle trasmissioni eSport della community e di Riot. Vi diremo di più nei prossimi mesi.

—Whalen “Magus” Rozelle, Direttore senior dell’eSport globale, e Kasra Jafroodi, Responsabile strategia commercio dell’eSport globale


D

Quanti giocatori di grado Radiante ci sono nel mondo?

R

Abbiamo creato Radiante per rappresentare i giocatori migliori. Dai 20 ai 150 hanno ottenuto questo grado per ogni regione, in base alla popolazione di giocatori. Raggiungere il grado Radiante dev’essere difficile, e rappresentare un importante risultato per i giocatori di VALORANT. Per rimanere in Radiante bisogna anche essere dei giocatori attivi: se non giocate da 14 giorni, dovrete guadagnarvi di nuovo il grado.

—Ian Fielding, Produttore senior

Cosa ne pensate di queste affermazioni di Riot?
La discussione è aperta community!

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Prime Gaming: dite addio alle capsule regalo di Riot Games

Prime Gaming: dite addio alle capsule regalo di Riot Games

Profilo di Rios
20/12/2023 13:29 di Mario "Rios" Cristofalo
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La notizia era nell’aria già da un po’ di tempo ma, purtroppo per la community mondiale, è stata ufficializzata: Riot Games e Prime Gaming concludono la loro collaborazione. Dopo il rinnovo annuale, siglato nel marzo 2023, le due aziende hanno deciso di terminare un accordo che ha reso felici molto utenti.

Da Marzo 2024, infatti, le capsule omaggio dei giochi Riot non saranno più incluse nel servizio di Amazon. Una scelta dovuta alla forte crisi che sta attraversando Prime Gaming, alle prese con tagli del personale e mancanza di fondi.

Insomma, una scelta comprensibile dal lato di Amazon, che però lascerà a bocca asciutta una grandissima fetta di utenza.

La fine della collaborazione tra Prime Gaming e Riot Games

Il comunicato ufficiale di Riot

Nelle scorse ore è apparso un comunicato ufficiale sulla pagina X (ex Twitter) di Riot Games, che comunicava al mondo la cessazione della collaborazione con Prime Gaming a partire da Marzo 2024. Questa decisione non andrà a colpire soltanto League Of Legends (gioco che offriva i regali più sostanziosi), bensì tutti i titoli della softwarehouse americana.

Una bella mazzata per la community affezionata ai giochi di Riot, che rimarrà orfana di questi omaggi tanto desiderati. Purtroppo si sapeva già da tempo che questo accordo non avesse vita lunga, vista la difficoltà con il rinnovo avute dal 2022 al 2023. Le due aziende hanno infatti dovuto rimodulare l’offerta degli omaggi garantiti agli utenti, in modo che questa non risultasse troppo esosa per le casse di Prime Gaming.

Di seguito vi riportiamo il comunicato di Riot Games:

“Un aggiornamento per i giocatori che richiedono i premi di Prime Gaming:

Prime Gaming ha deciso di non rinnovare la nostra promozione, il che significa che gli ultimi drop in capsule termineranno a marzo 2024 su tutti i nostri giochi. Sappiamo che questo è deludente e volevamo fartelo sapere il prima possibile. Potrete continuare a richiedere i premi per i prossimi mesi e tutti i contenuti Prime Gaming sbloccati prima di marzo 2024 rimarranno nei vostri account.”

Luce su Sweech, nuova piattaforma di coaching per giocatori amatoriali e semi-pro

Luce su Sweech, nuova piattaforma di coaching per giocatori amatoriali e semi-pro

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14/12/2023 18:00 di Marco "Stak" Cresta
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Sweech – Attraverso questo speciale vogliamo andare a concentrarci su di una nuova piattaforma italiana che potrebbe sensibilmente cambiare il modo di concepire gli “esports”, elevando il livello generale di skill/abilità dei giocatori della nostra scena…

Stiamo parlando di Sweech.gg, vera e propria scuola di esports dove tanti autorevoli “Maestri” mettono al servizio dei giocatori tutto il loro sapere e la loro esperienza in classi virtuali piene di giocatori intenzionati a migliorare le loro abilità ed il loro gameplay.

Che sia League of Legends, Warzone o Valorant non importa, avrete a disposizione tantissimi Maestri esperti di svariati titoli per scoprire come diventare un “semi-pro” tra i casual, o come un vero e proprio professionista tra gli aspiranti ed i contendenti…

La mission di Sweech è quella di soddisfare ogni minima esigenza dei player che vogliono imparare dai più esperti conoscitori del mondo del gaming competitivo.

Sweech, i tre Fondatori Mibix (Alessandro), Sevve (Silvio) e Chase (Stefano), le origini, l’idea

Sweech.gg nasce dall’esigenza di voler rispondere ad una precisa domanda di moltissimi player: come posso migliorare? Seguendo le live di grandi e piccoli streamer il problema era sempre più evidente: in chat le persone chiedevano frequentemente suggerimenti su come migliorare il proprio gameplay… Questa è stata, letteralmente, la scintilla che ha fatto divampare il fuoco di Sweech.

Abbiamo quindi deciso di analizzare le piattaforme di coaching già esistenti, ed in quasi tutte si presentavano le stesse criticità: prezzi molto alti e nessuna prospettiva sul lungo periodo. Questo si traduceva in un servizio dedicato solo ai semi-professionisti, ed assolutamente non “in linea” con le richieste dei giocatori più amatoriali.

Per questo abbiamo deciso di concentrarci proprio su queste criticità: abbattere i costi e dare la possibilità di seguire percorsi di apprendimento costanti nel tempo. Osservando ciò che avviene nel mondo dello sport abbiamo capito che bisognava trovare un modo per rendere il coaching utile ed accessibile a tutti: non solo chi vuole tentare una carriera nel mondo eSports, ma anche chi gioca solo per divertimento, e che è interessato a migliorare le proprie prestazioni.

Dopotutto, a chi non piace vincere? E questo discorso vale tanto per i professionisti che per i giocatori amatoriali. Come abbiamo risolto questo problema? Puntando su corsi di gruppo, per abbattere il costo sul singolo iscritto, e per garantire una serie di percorsi di apprendimento costanti nel tempo e di lunga durata (da un solo mese fino ad un anno intero). In sostanza abbiamo preso spunto dal più classico concetto di “scuola”, sia perchè dedicato ai giovani, sia per il concetto di apprendimento a tutti i livelli, di classe e di maestro.

Sweech ed i Maestri: come funziona? 

I nostri Maestri sono liberi professionisti, con pieno controllo sulla propria attività: abbiamo lasciato quanta più libertà possibile nel decidere come impostare i propri corsi, dando loro un potenziale infinito per mettersi in gioco, essere professionali, responsabilizzarsi ed imparare tante skill utilissime nella vita lavorativa e non.

Abbiamo deciso di tenere la nostra commissione al minimo indispensabile, il 5%, proprio per lasciare ai nostri Maestri quanto più guadagno possibile. I giovani sono il futuro, se non li coltiviamo nel modo giusto, vivremo in un mondo grigio e senza speranza. Per questo abbiamo scelto il verde per il nostro logo: verde speranza, che al giorno d’oggi ne abbiamo disperato bisogno.

 

Vogliamo anche dare ai videogiochi il credito ed il valore che meritano: sono intrattenimento, passione, emozioni, divertimento, e per alcuni sono anche un vero e proprio lavoro. Per esperienza sappiamo che i videogiochi sono anche veicolo ideale per fare amicizie, imparare valori essenziali come il gioco di squadra ed il rispetto, la collaborazione, nonché l’aumento delle capacità cognitive. Nonostante tutto questo, per qualche assurda ragione i videogiochi non godono della stessa autorevolezza di altre forme d’arte/intrattenimento, come la musica, il mondo del cinema o quello dello sport. 

Siamo amanti di Ready Player One, in particolare del personaggio di James Halliday, un uomo buono, un eroe, un genio ribelle che segue i suoi valori a prescindere da tutto. Potremmo dire che sia stato lui la nostra musa.

Abbiamo tantissime idee e progetti per il futuro, noi lotteremo fino alla fine per questo progetto, ma avremo bisogno del supporto di tutti coloro che credono nella nostra visione. L’unione fa la forza, allora uniamoci player di tutto il mondo, solo così verremo ascoltati.

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ISO, ecco il nuovo Agente di Valorant e  le sue Abilità

ISO, ecco il nuovo Agente di Valorant e le sue Abilità

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19/10/2023 18:58 di Amin "Gosoap" Bey El Hadj
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Da pochi minuti sono emerse online le primissime immagini riguardanti ISO, il nuovo agente di Valorant pronto a fare il suo debutto in occasione del nuovo Atto.

Senza ulteriori indugi, andiamo immediatamente a vedere le abilità del nuovo agente e come queste si presentano graficamente all’interno del gioco.

E: Double Tap

Premi per avviare un timer concentrazione. Dopo un breve lasso di tempo entra in modalità concentrazione. Durante questa modalità, ogni nemico che uccidi o danneggi, genera sopra di sé una sfera d’energia che, se colpita, fornisce a ISO uno scudo energetico una tantum contro ogni tipo di danno.

Q: Undercut

Premi per equipaggiare un “proiettile molecolare”. Spara per lanciarlo in avanti ed applicare una breve fragilità ad ogni personaggio che viene toccato. Il proiettile può passare attraverso oggetti solidi, inclusi i muri

C: Contingency

Premi per equipaggiare “energia prismatica”. Spara per lanciarla in avanti sotto forma di muro di energia indistruttibile che può bloccare i proiettili.

X: Kill Contract

Equipaggia un’arena inter-dimensionale. Spara per scagliare una colonna di energia attraverso il campo di battaglia che trascina te e il primo nemico colpito all’interno dell’arena. Tu ed il tuo avversario, combatterete all’ultimo sangue.

Che ne pensate community? Come al solito la discussione è aperta sui nostri canali social!

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