Valorant introduce il SALARIO MINIMO per il VCT 2023, ecco a quanto ammonta
VCT 2023 – Visto l’imminente passaggio dell’ambiente competitivo di Valorant da un sistema “open” ad un sistema formato da partnership tra Riot Games ed i vari team che competono ai massimi livelli, l’azienda si è vista costretta a segnalare alcune linee guida che i team dovranno seguire.
Una serie inenarrabile di regolamenti e linee guida (pubblicati in un documento lungo oltre 20 pagine) sono stati rilasciati in questi giorni da Riot. Regolamenti che appunto andranno a regolare alcuni importanti aspetti del competitivo, spesso trascurati dalle org più grandi.
Il fattore che ha ovviamente attirato di più l’attenzione della community è l’introduzione del SALARIO MINIMO, un limite al di sotto del quale l’org non può firmare un accordo con nessun creator e/o giocatore.
Salario minimo su Valorant, il VCT 2023 farà un grosso passo avanti
La soglia base di salario minimo (per quello che riguarda tutti e tre i campionati principali) sarà di $ 50.000 per le leghe Americane, € 50.000 per la nostra regione EMEA e 667.000.000 ₩ per le zone APAC.
Se le squadre desiderano pagare in altre valute, dovranno adeguare conseguentemente il tasso di cambio tra le valute del campionato secondo il nuovo regolamento per rispettare i minimi salariali.
I compensi dei giocatori che esulano dal loro salario minimo (ad esempio dirette streaming, compensi per sponsorizzazioni, premi e bonus performance) non avranno una vera e propria regolamentazione, ma dovranno comunque essere riportate in tutti i loro dettagli nei contratti con i giocatori – in modo che Riot Games possa controllare facilmente eventuali controversie.
Altra grossa limitazione che andrà inevitabilmente ad influenzare anche il mercato acquisti, è il limite ad 1 solo giocatore per le presenze straniere. In altre parole, almeno 4/5 (i quattro quinti) dei player che compongono la squadra dovranno tassativamente essere residenti in uno dei paesi che la lega rappresenta – eccezionale la situazione dei Game Changers (le leghe riservate alle donne ed alle categorie marginalizzate), che invece potranno ospitare giocatori/trici da ovunque.
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