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Valorant e la guerra ai cheaters: “cosa, come e perchè”

Valorant e la guerra ai cheaters: “cosa, come e perchè”

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Valorant cheaters – Come per ogni altro gioco (specialmente se sparatutto) anche su Valorant sarà fondamentale vincere la guerra ai cheaters, bloccando sul nascere eventuali programmi “malevoli” e bannando istantaneamente chi verrà colto in fragrante mentre utilizza cheat o simili.

Tenere Valorant “pulito” dagli imbroglioni è uno degli aspetti più importanti affinché la popolarità di un determinato gioco aumenti: meno cheaters ci saranno sui server, meno persone decideranno di abbandonare Valorant per colpa dell’esperienza di gioco negativa.

Per far si che il tutto funzioni però, bisogna avere un piano preciso per intervenire con rapidità e risolutezza, al fine di isolare gli imbroglioni dagli altri giocatori e di escluderli attraverso ban e sospensioni dell’account.
I devs di Riot sono intervenuti recentemente proprio in merito a questo, spiegando attraverso le parole di Paul “Arkem” Chamberlain, il capo dell’anti-cheat di VALORANT, quelli che sono i programmi ed i progetti del team di sviluppo in merito a questo argomento.

Dall’identificazione dei programmi utilizzati per imbrogliare fino ovviamente all’allontanamento dei giocatori colpevoli, andiamo quindi a vedere come gli sviluppatori di Riot intendono la Guerra ai cheaters e come questa potrebbe evolversi nel prossimo futuro.

Vi ricordiamo che in contemporanea alla pubblicazione di questo post, Riot ha anche deciso di parlare del “comportamento dei giocatori” e di tutti quelli che sono i comportamenti “toxic” che non vogliono assolutamente all’interno dell’esperienza di gioco di Valorant…questo è altro aspetto fondamentale da proteggere nello sparatutto Riot, e troverete l’approfondimento dettagliato con i pareri degli sviluppatori cliccando qui.

Valorant Cheaters – Post Ufficiale

Ciao a tutti, sono Paul “Arkem” Chamberlain, il capo per nulla inquietante dell’anti-cheat di VALORANT, e sono qui per parlarvi dell’anti-cheat (scommetto che non ve l’aspettavate). Ci siamo già sentiti altre volte per parlare di alcuni specifici sistemi anti-cheat e per qualche aggiornamento rapido e panoramica sull’uso dei cheat, ma oggi vorrei analizzare nel dettaglio la nostra strategia di contrasto ai cheat.

Oggi parlerò del cosa, del perché e del come dell’anti-cheat di VALORANT.

Partiamo con il “perché”. Perché parlo tanto di questo argomento e perché ci stiamo dedicando tanto alla lotta contro i cheat? Onestamente, perché credo che sia quello che i giocatori (tutti voi) desiderano e pretendono dai loro sparatutto tattici. Oltre ai nostri altri impegni a mantenere l’integrità competitiva, l’anti-cheat è un requisito fondamentale, la “puntata minima” per un’esperienza competitiva seria.

Poi, il “cosa”. Cosa stiamo cercando esattamente di ottenere con l’anti-cheat in VALORANT? L’obiettivo è creare un’esperienza di gioco affidabile rendendo l’utilizzo di cheat il più raro possibile. Questo significa che abbiamo intenzione di impedire i cheat il più possibile e individuare tutto quello che non riusciamo a prevenire. Sappiamo di non poter fermare immediatamente tutti i cheater, ma riteniamo di poterli gestire al punto che la maggior parte dei giocatori ne incontrerà raramente, se non addirittura mai.

Dunque, “come” possiamo riuscirci? Come riteniamo di poter proteggere l’esperienza di gioco dai cheat? Si tratta fondamentalmente di una strategia di difesa a strati. Prima creiamo il gioco per essere il più resistente possibile ai cheat (es. nebbia di guerra e netcode di movimento con server autoritari). Poi, rendiamo il costo dello sviluppo dei cheat il più proibitivo possibile (es. Vanguard e altre misure anti-manomissione). Infine individuiamo, banniamo e rimuoviamo dal gioco i cheater nel modo più efficiente possibile utilizzando la rilevazione cheat di Vanguard, ban hardware, segnalazioni di giocatori, analisi di dati e ricerche tramite machine learning.

Non vogliamo nasconderlo, non è impossibile utilizzare cheat in VALORANT, e già se ne vedono alcuni in giro. Ma questa strategia li rende molto più difficili da sviluppare e mantenere. Di conseguenza ciò li rende più costosi da acquistare e quindi limita il numero di cheater presenti nel gioco. Inoltre, una community di abili sviluppatori di cheat più ridotta rende i singoli membri più individuabili e ci permette di utilizzare altri approcci (per esempio vie legali) per tenerli lontani dal nostro ecosistema.

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Questo ci porta alle vere, grandi domande: come sappiamo se stiamo vincendo?

Ci sono molti metodi per valutare il successo di questa operazione. Spesso altri studi di videogiochi pubblicano statistiche come “X giocatori bannati”, “tasso di giocatori che usano cheat” o “percentuale di partite compromesse dai cheat”. Anche se questi numeri sono validi indicatori, per VALORANT sono di importanza secondaria.

Il nostro anti-cheat per VALORANT è progettato per fare in modo che gli utenti possano fidarsi del gioco e avere esperienze positive. Perciò, il nostro criterio principale per misurare il successo è quanto stiamo centrando l’obiettivo secondo voi. Teniamo traccia del numero di segnalazioni di cheat da parte dei giocatori, li interpelliamo direttamente con sondaggi circa le loro impressioni e seguiamo i loro pensieri sui social network.

In breve, se non siete soddisfatti di noi… allora non stiamo avendo successo. L’anti-cheat è qui per servire i giocatori, quindi fateci sapere come stiamo procedendo.

Alla prossima.

Prime Gaming: dite addio alle capsule regalo di Riot Games

Prime Gaming: dite addio alle capsule regalo di Riot Games

Profilo di Rios
20/12/2023 13:29 di Mario "Rios" Cristofalo
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La notizia era nell’aria già da un po’ di tempo ma, purtroppo per la community mondiale, è stata ufficializzata: Riot Games e Prime Gaming concludono la loro collaborazione. Dopo il rinnovo annuale, siglato nel marzo 2023, le due aziende hanno deciso di terminare un accordo che ha reso felici molto utenti.

Da Marzo 2024, infatti, le capsule omaggio dei giochi Riot non saranno più incluse nel servizio di Amazon. Una scelta dovuta alla forte crisi che sta attraversando Prime Gaming, alle prese con tagli del personale e mancanza di fondi.

Insomma, una scelta comprensibile dal lato di Amazon, che però lascerà a bocca asciutta una grandissima fetta di utenza.

La fine della collaborazione tra Prime Gaming e Riot Games

Il comunicato ufficiale di Riot

Nelle scorse ore è apparso un comunicato ufficiale sulla pagina X (ex Twitter) di Riot Games, che comunicava al mondo la cessazione della collaborazione con Prime Gaming a partire da Marzo 2024. Questa decisione non andrà a colpire soltanto League Of Legends (gioco che offriva i regali più sostanziosi), bensì tutti i titoli della softwarehouse americana.

Una bella mazzata per la community affezionata ai giochi di Riot, che rimarrà orfana di questi omaggi tanto desiderati. Purtroppo si sapeva già da tempo che questo accordo non avesse vita lunga, vista la difficoltà con il rinnovo avute dal 2022 al 2023. Le due aziende hanno infatti dovuto rimodulare l’offerta degli omaggi garantiti agli utenti, in modo che questa non risultasse troppo esosa per le casse di Prime Gaming.

Di seguito vi riportiamo il comunicato di Riot Games:

“Un aggiornamento per i giocatori che richiedono i premi di Prime Gaming:

Prime Gaming ha deciso di non rinnovare la nostra promozione, il che significa che gli ultimi drop in capsule termineranno a marzo 2024 su tutti i nostri giochi. Sappiamo che questo è deludente e volevamo fartelo sapere il prima possibile. Potrete continuare a richiedere i premi per i prossimi mesi e tutti i contenuti Prime Gaming sbloccati prima di marzo 2024 rimarranno nei vostri account.”

Luce su Sweech, nuova piattaforma di coaching per giocatori amatoriali e semi-pro

Luce su Sweech, nuova piattaforma di coaching per giocatori amatoriali e semi-pro

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14/12/2023 18:00 di Marco "Stak" Cresta
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Sweech – Attraverso questo speciale vogliamo andare a concentrarci su di una nuova piattaforma italiana che potrebbe sensibilmente cambiare il modo di concepire gli “esports”, elevando il livello generale di skill/abilità dei giocatori della nostra scena…

Stiamo parlando di Sweech.gg, vera e propria scuola di esports dove tanti autorevoli “Maestri” mettono al servizio dei giocatori tutto il loro sapere e la loro esperienza in classi virtuali piene di giocatori intenzionati a migliorare le loro abilità ed il loro gameplay.

Che sia League of Legends, Warzone o Valorant non importa, avrete a disposizione tantissimi Maestri esperti di svariati titoli per scoprire come diventare un “semi-pro” tra i casual, o come un vero e proprio professionista tra gli aspiranti ed i contendenti…

La mission di Sweech è quella di soddisfare ogni minima esigenza dei player che vogliono imparare dai più esperti conoscitori del mondo del gaming competitivo.

Sweech, i tre Fondatori Mibix (Alessandro), Sevve (Silvio) e Chase (Stefano), le origini, l’idea

Sweech.gg nasce dall’esigenza di voler rispondere ad una precisa domanda di moltissimi player: come posso migliorare? Seguendo le live di grandi e piccoli streamer il problema era sempre più evidente: in chat le persone chiedevano frequentemente suggerimenti su come migliorare il proprio gameplay… Questa è stata, letteralmente, la scintilla che ha fatto divampare il fuoco di Sweech.

Abbiamo quindi deciso di analizzare le piattaforme di coaching già esistenti, ed in quasi tutte si presentavano le stesse criticità: prezzi molto alti e nessuna prospettiva sul lungo periodo. Questo si traduceva in un servizio dedicato solo ai semi-professionisti, ed assolutamente non “in linea” con le richieste dei giocatori più amatoriali.

Per questo abbiamo deciso di concentrarci proprio su queste criticità: abbattere i costi e dare la possibilità di seguire percorsi di apprendimento costanti nel tempo. Osservando ciò che avviene nel mondo dello sport abbiamo capito che bisognava trovare un modo per rendere il coaching utile ed accessibile a tutti: non solo chi vuole tentare una carriera nel mondo eSports, ma anche chi gioca solo per divertimento, e che è interessato a migliorare le proprie prestazioni.

Dopotutto, a chi non piace vincere? E questo discorso vale tanto per i professionisti che per i giocatori amatoriali. Come abbiamo risolto questo problema? Puntando su corsi di gruppo, per abbattere il costo sul singolo iscritto, e per garantire una serie di percorsi di apprendimento costanti nel tempo e di lunga durata (da un solo mese fino ad un anno intero). In sostanza abbiamo preso spunto dal più classico concetto di “scuola”, sia perchè dedicato ai giovani, sia per il concetto di apprendimento a tutti i livelli, di classe e di maestro.

Sweech ed i Maestri: come funziona? 

I nostri Maestri sono liberi professionisti, con pieno controllo sulla propria attività: abbiamo lasciato quanta più libertà possibile nel decidere come impostare i propri corsi, dando loro un potenziale infinito per mettersi in gioco, essere professionali, responsabilizzarsi ed imparare tante skill utilissime nella vita lavorativa e non.

Abbiamo deciso di tenere la nostra commissione al minimo indispensabile, il 5%, proprio per lasciare ai nostri Maestri quanto più guadagno possibile. I giovani sono il futuro, se non li coltiviamo nel modo giusto, vivremo in un mondo grigio e senza speranza. Per questo abbiamo scelto il verde per il nostro logo: verde speranza, che al giorno d’oggi ne abbiamo disperato bisogno.

 

Vogliamo anche dare ai videogiochi il credito ed il valore che meritano: sono intrattenimento, passione, emozioni, divertimento, e per alcuni sono anche un vero e proprio lavoro. Per esperienza sappiamo che i videogiochi sono anche veicolo ideale per fare amicizie, imparare valori essenziali come il gioco di squadra ed il rispetto, la collaborazione, nonché l’aumento delle capacità cognitive. Nonostante tutto questo, per qualche assurda ragione i videogiochi non godono della stessa autorevolezza di altre forme d’arte/intrattenimento, come la musica, il mondo del cinema o quello dello sport. 

Siamo amanti di Ready Player One, in particolare del personaggio di James Halliday, un uomo buono, un eroe, un genio ribelle che segue i suoi valori a prescindere da tutto. Potremmo dire che sia stato lui la nostra musa.

Abbiamo tantissime idee e progetti per il futuro, noi lotteremo fino alla fine per questo progetto, ma avremo bisogno del supporto di tutti coloro che credono nella nostra visione. L’unione fa la forza, allora uniamoci player di tutto il mondo, solo così verremo ascoltati.

Vuoi metterti in contatto con Sweech.gg? Clicca qui

ISO, ecco il nuovo Agente di Valorant e  le sue Abilità

ISO, ecco il nuovo Agente di Valorant e le sue Abilità

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19/10/2023 18:58 di Amin "Gosoap" Bey El Hadj
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Da pochi minuti sono emerse online le primissime immagini riguardanti ISO, il nuovo agente di Valorant pronto a fare il suo debutto in occasione del nuovo Atto.

Senza ulteriori indugi, andiamo immediatamente a vedere le abilità del nuovo agente e come queste si presentano graficamente all’interno del gioco.

E: Double Tap

Premi per avviare un timer concentrazione. Dopo un breve lasso di tempo entra in modalità concentrazione. Durante questa modalità, ogni nemico che uccidi o danneggi, genera sopra di sé una sfera d’energia che, se colpita, fornisce a ISO uno scudo energetico una tantum contro ogni tipo di danno.

Q: Undercut

Premi per equipaggiare un “proiettile molecolare”. Spara per lanciarlo in avanti ed applicare una breve fragilità ad ogni personaggio che viene toccato. Il proiettile può passare attraverso oggetti solidi, inclusi i muri

C: Contingency

Premi per equipaggiare “energia prismatica”. Spara per lanciarla in avanti sotto forma di muro di energia indistruttibile che può bloccare i proiettili.

X: Kill Contract

Equipaggia un’arena inter-dimensionale. Spara per scagliare una colonna di energia attraverso il campo di battaglia che trascina te e il primo nemico colpito all’interno dell’arena. Tu ed il tuo avversario, combatterete all’ultimo sangue.

Che ne pensate community? Come al solito la discussione è aperta sui nostri canali social!

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