Riot spiega come si combatte le tossicità sui videogiochi

Riot spiega come si combatte le tossicità sui videogiochi

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Nell’ultimissimo aggiornamento su sistemi e qualità di vita all’interno di Valorant, gli sviluppatori di Riot Games hanno deciso di tirare un po’ le somme su quanto fatto fino a questo momento per combattere fenomeni di molestie, tossicità e comportamenti negativi all’interno del gioco.

Dai dati analizzati si capisce benissimo quanto la situazione, per moltissimi utenti, sia decisamente migliorata, soprattutto grazie ad un algoritmo in continuo miglioramento. D’altro canto, la strada da fare perché le cosa migliorino davvero, come notato dagli stessi autori, è ancora lunga.

Senza ulteriori indugi vediamo i dati e cerchiamo di capire perché, nonostante questi dati si riferiscano alla sola playerbase di Valorant, essi siano importanti e d’esempio per tutti gli sviluppatori di videogiochi.

INTRODUZIONE – IL PROBLEMA

Definiamo molestie nelle comunicazioni tutti i comportamenti sgradevoli all’interno della chat vocale e testuale. Anche se non riusciremo mai a ostacolare del tutto i comportamenti negativi delle persone, possiamo impegnarci a scoraggiare il più possibile insulti, minacce, molestie o linguaggio offensivo nei nostri sistemi di gioco. Ciò lascia spazio anche alla possibilità di incoraggiare atteggiamenti positivi.

Come abbiamo detto in precedenza, ce la mettiamo tutta per creare un futuro migliore per tutti, condannando i comportamenti negativi nelle comunicazioni di gioco. Riteniamo siano stati fatti passi avanti in tal senso, ma sappiamo che c’è ancora molto da fare.

Anche se non esiste una soluzione perfetta per ogni problema, vogliamo illustrarvi alcune misure che abbiamo adottato (assieme ai risultati ottenuti) e le misure che abbiamo in programma per migliorare l’esperienza nella chat testuale e vocale di VALORANT.

COSA ABBIAMO FATTO FINORA?

Per prima cosa, parliamo del lavoro che abbiamo svolto finora. Quando dobbiamo rilevare comunicazioni indesiderate nel nostro gioco, ci affidiamo a due principali strumenti.

FEEDBACK DEI GIOCATORI

La prima forma di rilevazione è il feedback dei giocatori. Le segnalazioni, per essere più precisi! Se vi incoraggiamo fortemente a segnalare i comportamenti negativi (che si tratti di abusi nella chat, casi di inattività o di giocatori che perdono la partita di proposito) è perché tracciamo e utilizziamo quei dati per gestire le punizioni.

Vogliamo essere chiari: questo non significa che chiunque venga segnalato subisca una punizione. Cerchiamo di individuare chi viola ripetutamente le regole, infliggendo punizioni crescenti che partono da semplici avvisi e arrivano fino al ban permanente (nei casi più gravi).

In precedenza, quando abbiamo discusso del problema dell’inattività su VALORANT, abbiamo parlato della creazione di un sistema capace di tenere traccia della condotta dei giocatori. Basandoci su tale idea, abbiamo creato un indice interno per il comportamento che ciascun giocatore adotta nelle comunicazioni su VALORANT, così da poter gestire molto velocemente chi commette infrazioni ripetute.

Inoltre, ci sono alcune espressioni dello scritto e del parlato che consideriamo violazioni da trattare con tolleranza zero. Sulla base di quanto già detto, si tratta di comportamenti che non vogliamo assolutamente vedere in VALORANT, tanto da essere disposti a escludere i giocatori colpevoli. Quando riceviamo segnalazioni relative a un linguaggio del genere, passiamo subito alle punizioni più severe. Al momento queste punizioni vengono inflitte dopo la fine della partita, ma di questo ne parleremo più avanti.

ELENCO PAROLE SILENZIATE

Di sicuro alcuni di voi avranno notato che la rilevazione testuale automatica non è perfetta (i giocatori hanno trovato modi piuttosto “creativi” per sfuggire ai nostri sistemi). Ogni tanto può quindi capitare che parole intollerabili ci sfuggano. È per questo motivo che abbiamo recentemente implementato un “elenco di parole silenziate. Questo vi permette di bloccare manualmente parole ed espressioni che non volete vedere nel gioco.

Questo sistema ha due scopi:

Sapendo che i nostri sistemi di rilevazione automatica non sono perfetti, vogliamo innanzitutto darvi la possibilità di eliminare espressioni indesiderate dal gioco. In futuro vogliamo poi inserire le espressioni segnalate nell’elenco di parole silenziate all’interno del nostro sistema di rilevazione automatica (utilizzare l’elenco ci aiuterà quindi a migliorare la rilevazione automatica!).

QUALI SONO STATI I RISULTATI?

Finora vi abbiamo spiegato alcune delle iniziative intraprese per individuare, punire e ridurre i comportamenti molesti in VALORANT. Questa è solo la punta dell’iceberg e abbiamo ancora molta strada da fare, ma diamo comunque un’occhiata ai risultati dei nostri interventi.

BAN DALLA CHAT

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I ban dalla chat sono la prima e più comune forma di punizione che infliggiamo per l’utilizzo di un linguaggio sgradito nella chat vocale o testuale. Solo a gennaio abbiamo inflitto più di 400.000 ban dalla chat testuale e vocale. Questi provvedimenti vengono presi automaticamente quando un giocatore digita in chat qualcosa che individuiamo come molesto, o quando riceviamo diverse segnalazioni nel tempo (da diversi giocatori in partite diverse). In questo modo siamo abbastanza sicuri che un giocatore si stia comportando male nella chat testuale e/o vocale.

Ma non abbiamo intenzione di fermarci qui! Stiamo lavorando per migliorare questo modello e rilevare con maggiore certezza sempre più parole che attualmente possono sfuggire al sistema. Nel tempo, contiamo di rendere il tutto sempre più efficace.

RESTRIZIONI DI GIOCO

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Ci sono poi le restrizioni di gioco. Si tratta di ban che infliggiamo agli account che in comunicazione commettono violazioni numerose e ripetute. I ban hanno una durata che va da qualche giorno (per violazioni minori da parte di giocatori con la fedina abbastanza pulita) a un anno (per chi commette violazioni continue). I ban permanenti sono riservati invece a chi assume comportamenti particolarmente estremi e/o ripetuti.

Fino a circa la metà dell’anno scorso, questi ban non erano particolarmente numerosi in VALORANT (volevamo essere certi che fossero pienamente giustificati). A gennaio abbiamo inflitto più di 40.000 ban.

Vogliamo condividere un ultimo dato. I numeri appena citati si riferiscono alle violazioni che abbiamo rilevato e punito, ma non indicano necessariamente che in VALORANT tali comportamenti siano diminuiti. Un sondaggio rivolto ai nostri giocatori ha infatti evidenziato che nel gioco la frequenza delle molestie non si è particolarmente ridotta. In sintesi, sappiamo che finora abbiamo soltanto gettato le fondamenta di un lavoro ben più grande, che interesserà il 2022 e gli anni a venire.

Stiamo esplorando vari modi per coinvolgere la community di giocatori quest’anno, così da capire meglio cosa possiamo migliorare. Vi diremo chiaramente a che punto siamo con la tecnologia in sviluppo e quali sono i nostri obiettivi, in modo da poter continuare a ricevere i vostri feedback.

COSA ABBIAMO IN PROGRAMMA?

Quello che è certo è che la strada è ancora lunga. Vogliamo quindi condividere con voi qualcosa su cui stiamo lavorando:

  1. Punizioni più severe per i sistemi esistenti: con alcuni degli attuali sistemi di rilevazione e gestione dei comportamenti negativi abbiamo mantenuto una linea più “moderata” mentre raccoglievamo dati (per accertarci che non stessimo effettuando rilevazioni sbagliate). Ora ci sentiamo molto più sicuri e pertanto inizieremo ad aumentare gradualmente severità e numero di sanzioni. Questo dovrebbe portare a una gestione più rapida dei giocatori problematici
  2. Moderazione testuale più immediata e in tempo reale: anche se esiste già un sistema che analizza le parole digitate in chat e rileva automaticamente quelle per cui abbiamo tolleranza zero, al momento le punizioni vengono inflitte solo a fine partita. Stiamo cercando un modo per farlo immediatamente al momento della violazione
  3. Migliorie all’attuale moderazione della chat vocale: per stabilire se si è verificato un comportamento negativo in chat vocale, al momento ci affidiamo alle segnalazioni ripetute dei giocatori. Violazioni di questo tipo sono molto più difficili da rilevare rispetto a quelle che interessano la chat testuale (e spesso richiedono un intervento più diretto), ma stiamo lavorando per migliorare il sistema. Invece di tenerci tutto per noi finché la moderazione vocale non sarà “perfetta” (cosa che non avverrà mai), pubblicheremo aggiornamenti regolari sulle modifiche e i miglioramenti al sistema. Aspettatevi un aggiornamento a riguardo verso metà anno
  4. Programma pilota – test regionale: ultimamente il nostro team in Turchia ha avviato un programma pilota locale per affrontare meglio i comportamenti negativi nella propria regione. In sintesi, il programma prevede la creazione di un filo diretto con gli agenti del supporto giocatori, che esaminano le segnalazioni relative a comportamenti negativi e intervengono sulla base di linee guida predefinite. Il progetto è ancora in fase iniziale, ma se dovesse dimostrarsi promettente, potremmo sperimentarlo anche in altre regioni

Ne abbiamo già parlato quando abbiamo discusso il problema dell’inattività, ma desideriamo infine comunicare a cadenza più regolare le modifiche che implementiamo e i relativi risultati. Questo ci aiuterà a essere più puntuali e speriamo servirà a tenervi più informati!

QUALCHE ALTRA CONSIDERAZIONE SULLA CHAT VOCALE

Quando si assiste a comportamenti negativi, specialmente in chat vocale, sappiamo che è incredibilmente frustrante e ci rendiamo perfettamente conto di quanto questo faccia sentire impotenti durante e dopo la partita. Oltre a rovinare quanto c’è di bello in VALORANT, questo problema può causare anche danni duraturi ai nostri giocatori e alla community in generale. Impedire e punire i comportamenti negativi nella chat vocale è uno sforzo combinato che coinvolge tutta Riot, e siamo votati più che mai a rendere il nostro gioco un’esperienza migliore per tutti.

VALUTAZIONE VOCALE

Lo scorso anno Riot ha aggiornato la sua Informativa sulla privacy e i Termini di servizio per consentirci di registrare ed esaminare le comunicazioni vocali quando viene inviata una segnalazione per comportamenti molesti, a partire da VALORANT. Prima di intervenire, oltre ai nostri sistemi di gioco, ci servono anche prove evidenti delle violazioni alle norme comportamentali. Queste ci aiutano anche a spiegare ai giocatori perché un determinato comportamento è stato sanzionato.

Al momento abbiamo intenzione di iniziare lanciando nel corso dell’anno una versione beta del sistema di valutazione vocale in Nord America (solo per la lingua inglese). Passeremo poi a una soluzione più globale quando riterremo di avere la tecnologia necessaria per ampliare questi orizzonti. Si tratta di un primo tentativo di sfruttare questa nuova tecnologia in via di sviluppo, quindi potrebbe volerci del tempo prima che la funzione diventi uno strumento utile del nostro arsenale. Vi aggiorneremo con tutti i dettagli del sistema molto prima di cominciare a raccogliere dati vocali in qualunque forma.

COME POTETE AIUTARCI?

L’unica cosa che vi chiediamo è di utilizzare i sistemi che abbiamo a disposizione. Continuate a segnalare i comportamenti negativi nel gioco, utilizzate l’elenco delle parole silenziate se trovate cose che non volete leggere e continuate a inviarci feedback sulle vostre esperienze di gioco e su quello che vorreste vedere. Così facendo, ci aiuterete a rendere VALORANT un ambiente più sicuro in cui giocare e di questo ve ne saremo grati.

Cosa ne pensate? Come al solito la discussione è aperta!

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Prime Gaming: dite addio alle capsule regalo di Riot Games

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Profilo di Rios
20/12/2023 13:29 di Mario "Rios" Cristofalo
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La notizia era nell’aria già da un po’ di tempo ma, purtroppo per la community mondiale, è stata ufficializzata: Riot Games e Prime Gaming concludono la loro collaborazione. Dopo il rinnovo annuale, siglato nel marzo 2023, le due aziende hanno deciso di terminare un accordo che ha reso felici molto utenti.

Da Marzo 2024, infatti, le capsule omaggio dei giochi Riot non saranno più incluse nel servizio di Amazon. Una scelta dovuta alla forte crisi che sta attraversando Prime Gaming, alle prese con tagli del personale e mancanza di fondi.

Insomma, una scelta comprensibile dal lato di Amazon, che però lascerà a bocca asciutta una grandissima fetta di utenza.

La fine della collaborazione tra Prime Gaming e Riot Games

Il comunicato ufficiale di Riot

Nelle scorse ore è apparso un comunicato ufficiale sulla pagina X (ex Twitter) di Riot Games, che comunicava al mondo la cessazione della collaborazione con Prime Gaming a partire da Marzo 2024. Questa decisione non andrà a colpire soltanto League Of Legends (gioco che offriva i regali più sostanziosi), bensì tutti i titoli della softwarehouse americana.

Una bella mazzata per la community affezionata ai giochi di Riot, che rimarrà orfana di questi omaggi tanto desiderati. Purtroppo si sapeva già da tempo che questo accordo non avesse vita lunga, vista la difficoltà con il rinnovo avute dal 2022 al 2023. Le due aziende hanno infatti dovuto rimodulare l’offerta degli omaggi garantiti agli utenti, in modo che questa non risultasse troppo esosa per le casse di Prime Gaming.

Di seguito vi riportiamo il comunicato di Riot Games:

“Un aggiornamento per i giocatori che richiedono i premi di Prime Gaming:

Prime Gaming ha deciso di non rinnovare la nostra promozione, il che significa che gli ultimi drop in capsule termineranno a marzo 2024 su tutti i nostri giochi. Sappiamo che questo è deludente e volevamo fartelo sapere il prima possibile. Potrete continuare a richiedere i premi per i prossimi mesi e tutti i contenuti Prime Gaming sbloccati prima di marzo 2024 rimarranno nei vostri account.”

Luce su Sweech, nuova piattaforma di coaching per giocatori amatoriali e semi-pro

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14/12/2023 18:00 di Marco "Stak" Cresta
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Sweech – Attraverso questo speciale vogliamo andare a concentrarci su di una nuova piattaforma italiana che potrebbe sensibilmente cambiare il modo di concepire gli “esports”, elevando il livello generale di skill/abilità dei giocatori della nostra scena…

Stiamo parlando di Sweech.gg, vera e propria scuola di esports dove tanti autorevoli “Maestri” mettono al servizio dei giocatori tutto il loro sapere e la loro esperienza in classi virtuali piene di giocatori intenzionati a migliorare le loro abilità ed il loro gameplay.

Che sia League of Legends, Warzone o Valorant non importa, avrete a disposizione tantissimi Maestri esperti di svariati titoli per scoprire come diventare un “semi-pro” tra i casual, o come un vero e proprio professionista tra gli aspiranti ed i contendenti…

La mission di Sweech è quella di soddisfare ogni minima esigenza dei player che vogliono imparare dai più esperti conoscitori del mondo del gaming competitivo.

Sweech, i tre Fondatori Mibix (Alessandro), Sevve (Silvio) e Chase (Stefano), le origini, l’idea

Sweech.gg nasce dall’esigenza di voler rispondere ad una precisa domanda di moltissimi player: come posso migliorare? Seguendo le live di grandi e piccoli streamer il problema era sempre più evidente: in chat le persone chiedevano frequentemente suggerimenti su come migliorare il proprio gameplay… Questa è stata, letteralmente, la scintilla che ha fatto divampare il fuoco di Sweech.

Abbiamo quindi deciso di analizzare le piattaforme di coaching già esistenti, ed in quasi tutte si presentavano le stesse criticità: prezzi molto alti e nessuna prospettiva sul lungo periodo. Questo si traduceva in un servizio dedicato solo ai semi-professionisti, ed assolutamente non “in linea” con le richieste dei giocatori più amatoriali.

Per questo abbiamo deciso di concentrarci proprio su queste criticità: abbattere i costi e dare la possibilità di seguire percorsi di apprendimento costanti nel tempo. Osservando ciò che avviene nel mondo dello sport abbiamo capito che bisognava trovare un modo per rendere il coaching utile ed accessibile a tutti: non solo chi vuole tentare una carriera nel mondo eSports, ma anche chi gioca solo per divertimento, e che è interessato a migliorare le proprie prestazioni.

Dopotutto, a chi non piace vincere? E questo discorso vale tanto per i professionisti che per i giocatori amatoriali. Come abbiamo risolto questo problema? Puntando su corsi di gruppo, per abbattere il costo sul singolo iscritto, e per garantire una serie di percorsi di apprendimento costanti nel tempo e di lunga durata (da un solo mese fino ad un anno intero). In sostanza abbiamo preso spunto dal più classico concetto di “scuola”, sia perchè dedicato ai giovani, sia per il concetto di apprendimento a tutti i livelli, di classe e di maestro.

Sweech ed i Maestri: come funziona? 

I nostri Maestri sono liberi professionisti, con pieno controllo sulla propria attività: abbiamo lasciato quanta più libertà possibile nel decidere come impostare i propri corsi, dando loro un potenziale infinito per mettersi in gioco, essere professionali, responsabilizzarsi ed imparare tante skill utilissime nella vita lavorativa e non.

Abbiamo deciso di tenere la nostra commissione al minimo indispensabile, il 5%, proprio per lasciare ai nostri Maestri quanto più guadagno possibile. I giovani sono il futuro, se non li coltiviamo nel modo giusto, vivremo in un mondo grigio e senza speranza. Per questo abbiamo scelto il verde per il nostro logo: verde speranza, che al giorno d’oggi ne abbiamo disperato bisogno.

 

Vogliamo anche dare ai videogiochi il credito ed il valore che meritano: sono intrattenimento, passione, emozioni, divertimento, e per alcuni sono anche un vero e proprio lavoro. Per esperienza sappiamo che i videogiochi sono anche veicolo ideale per fare amicizie, imparare valori essenziali come il gioco di squadra ed il rispetto, la collaborazione, nonché l’aumento delle capacità cognitive. Nonostante tutto questo, per qualche assurda ragione i videogiochi non godono della stessa autorevolezza di altre forme d’arte/intrattenimento, come la musica, il mondo del cinema o quello dello sport. 

Siamo amanti di Ready Player One, in particolare del personaggio di James Halliday, un uomo buono, un eroe, un genio ribelle che segue i suoi valori a prescindere da tutto. Potremmo dire che sia stato lui la nostra musa.

Abbiamo tantissime idee e progetti per il futuro, noi lotteremo fino alla fine per questo progetto, ma avremo bisogno del supporto di tutti coloro che credono nella nostra visione. L’unione fa la forza, allora uniamoci player di tutto il mondo, solo così verremo ascoltati.

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ISO, ecco il nuovo Agente di Valorant e  le sue Abilità

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19/10/2023 18:58 di Amin "Gosoap" Bey El Hadj
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Da pochi minuti sono emerse online le primissime immagini riguardanti ISO, il nuovo agente di Valorant pronto a fare il suo debutto in occasione del nuovo Atto.

Senza ulteriori indugi, andiamo immediatamente a vedere le abilità del nuovo agente e come queste si presentano graficamente all’interno del gioco.

E: Double Tap

Premi per avviare un timer concentrazione. Dopo un breve lasso di tempo entra in modalità concentrazione. Durante questa modalità, ogni nemico che uccidi o danneggi, genera sopra di sé una sfera d’energia che, se colpita, fornisce a ISO uno scudo energetico una tantum contro ogni tipo di danno.

Q: Undercut

Premi per equipaggiare un “proiettile molecolare”. Spara per lanciarlo in avanti ed applicare una breve fragilità ad ogni personaggio che viene toccato. Il proiettile può passare attraverso oggetti solidi, inclusi i muri

C: Contingency

Premi per equipaggiare “energia prismatica”. Spara per lanciarla in avanti sotto forma di muro di energia indistruttibile che può bloccare i proiettili.

X: Kill Contract

Equipaggia un’arena inter-dimensionale. Spara per scagliare una colonna di energia attraverso il campo di battaglia che trascina te e il primo nemico colpito all’interno dell’arena. Tu ed il tuo avversario, combatterete all’ultimo sangue.

Che ne pensate community? Come al solito la discussione è aperta sui nostri canali social!

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