Problemi alla hitbox di Brimstone e comportamento dei giocatori: intervengono i devs

Problemi alla hitbox di Brimstone e comportamento dei giocatori: intervengono i devs

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Hitbox Brimstone – In questi ultimi giorni sono state diverse le segnalazioni da parte dei giocatori della community rispetto ad alcuni presunti malfunzionamenti per la hitbox di Brimstone.

La discussione si è poi trasferita anche su Reddit, dove l’utente howtotailslide ha anche mostrato un video in cui si può vedere come vi sia effettivamente un problema alla “registrazione” dei proiettili quando questi volano in direzione dell’agente Brimstone.

Osservando il video, sembra proprio che quando si attivano determinate animazioni diventa praticamente impossibile riuscire a colpire alla testa Brimstone, una situazione che genera molte frustrazioni in chi la subisce, specialmente quando si esce sconfitti dal combattimento per colpa proprio di questo bug (come è effettivamente accaduto a howtotailslide).

Hitbox Brimstone – Video

Was that not a head shot??? from VALORANT

Fortunatamente, i devs sono intervenuti attraverso la replica di Riot Sobey che ha fatto sapere che tutto il team e a lavoro per chiarire la faccenda, confermando quindi che evidentemente c’è qualcosa che non va esattamente come dovrebbe andare in Brimstone.

Sul sito ufficiale gli sviluppatori sono poi nuovamente intervenuti, questa volta però per un motivo diverso rispetto a quello di cui abbiamo discusso sopra, inerente al comportamento dei giocatori ed al come questo deve essere all’interno delle partite di Valorant.

A parlare è Anna Donlon, capo del team di sviluppo di Valorant che ha voluto specificare quanto per tutto il team sia prioritario l’argomento delle molestie e del bullismo, al fine di rendere Valorant un gioco in cui l’esperienza sia sempre appagante e mai negativa o “vittima” del comportamento dannoso di qualcuno.

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Di seguito il post completo.

Comportamento dei giocatori in Valorant

Rieccoci qua! La beta chiusa di VALORANT è disponibile da un mese e, anche se siamo tutti un po’ stanchi, ci stiamo divertendo un mondo. La scorsa settimana (se ci avete seguiti), abbiamo annunciato che la nostra priorità principale per maggio era avere disponibili il prima possibile molti dei nostri server regionali, e oggi siamo felici di poterci rivolgere a nuove regioni. Diamo il benvenuto a Corea, Brasile e America Latina.

A proposito di America Latina, ora arrivano le vere sfide di questa beta chiusa. Mentre scriviamo questo articolo (è il 29 aprile), non sappiamo ancora se i nostri datacenter di Città del Messico saranno online per il 5 maggio. Dave Heironymus, direttore tecnico di VALORANT, vi fornirà ulteriori dettagli. 

Ma prima… vogliamo parlare di qualcosa al quale teniamo molto e che rappresenta una sfida inevitabile che dovremo vincere in un gioco competitivo come VALORANT: il comportamento dei giocatori. Lasciate quindi che mi presenti in modo più formale: sono Anna Donlon, produttrice esecutiva e capo del team di sviluppo di VALORANT, e sono qui per ricordarvi che per noi il comportamento dei giocatori è una priorità.

“Sarò molto chiara: non sopporto molestie e bullismo nei videogiochi e non sono disposta ad accettarne la presenza. Lo scorso mese ho risposto al tweet di un collega circa le mie paure sulle code in solitaria, un problema che ho avuto per molti anni di gioco multiplayer. E non sono certo l’unica. Abbiamo imparato a silenziare chi ci infastidisce. A non rispondere a tono, per mantenere la pace. E il risultato è che abbiamo un’esperienza competitiva che rischia di essere compromessa. Ci troviamo spesso a disagio.

Temo che se noi (Riot) prenderemo sottogamba la questione non otterremo alcun risultato, o ci limiteremo al fornire ‘strumenti’ per l’autoisolamento invece di offrire un’esperienza piacevole e competitiva per tutti. Così, ho deciso di impegnarmi per correggere la traiettoria.

Sebbene sia soddisfatta delle funzionalità che abbiamo sviluppato per promuovere una comunicazione competitiva non verbale (come gli agenti che avvertono automaticamente quando vedono un nemico con la Spike o il nostro sistema di segnali), credo ci sia ancora altro che possiamo e dobbiamo fare per proteggere quelli che vogliono competere con tutti gli strumenti a disposizione (come la chat vocale!).

Si tratta di una questione molto delicata. Non posso correggere la società e alcuni di questi problemi sono davvero radicati nel suo profondo. Quello che posso dire è che per Riot è una cosa molto seria, per questo abbiamo creato un team dedicato alle ‘dinamiche centrali dei giocatori’, per studiare e ricercare metodi che promuovano il gioco di squadra (non esistono solo le punizioni!), e a tale scopo abbiamo creato la Fair Play Alliance insieme ai nostri colleghi del mondo videoludico. 

Come capo del team di VALORANT, mi sono impegnata personalmente a rendere questo aspetto una priorità del gioco e ho intenzione di investire tutte le risorse necessarie. Per noi è fondamentale non solo nel breve periodo, ma per tutto il tempo necessario a garantire a un giocatore, a prescindere dalla sua identità, che, finché gioca a VALORANT per vincere e rispetta gli altri esseri umani, riceverà lo stesso tipo di trattamento. 

Inizieremo pubblicando il prima possibile il nostro codice di condotta; può non sembrare molto, ma delinea le nostre aspettative di base su come potremo costruire (e sì, anche punire) la community insieme. È normale che in un gioco competitivo l’atmosfera si scaldi; non banneremo qualcuno solo perché si è lasciato trasportare troppo dalla foga per una vittoria o ha reagito male per una sconfitta. Ma ho imparato a mie spese che alcune situazioni possono andare oltre il semplice entusiasmo; a volte degenerano in un comportamento aggressivo. E questo non ci sta bene. 

Ne riparleremo quando avremo altro da mostrarvi, sappiate solo che il nostro team (in particolar modo la sottoscritta) si dedicherà seriamente a questo progetto.”

E ora… non abbiamo trovato un modo elegante per cambiare argomento, quindi diamo il bentornato al dinamico duo composto da Joe e Anna per introdurreDave Heironymus, direttore tecnico di VALORANT, che ci parlerà della situazione dei server.

“Direi che le cose stanno andando più o meno come ci aspettavamo. Anche se siamo soddisfatti per essere riusciti a rendere operativi in tempo quasi tutti i nuovi datacenter regionali, in generale c’è ancora qualche problema con la latenza e le prestazioni di rete. Questo ovviamente ha un impatto negativo su elementi come il vantaggio dell’attaccante e mina le promesse che avevamo fatto ai giocatori.

Cos’è che quindi sta influendo negativamente la latenza in questi giorni? Il problema principale è lo stesso per tutti: il traffico Internet è enorme e i giocatori arrivano tramite molti provider diversi. A questo dobbiamo pensarci noi, ma le limitazioni di questi tempi straordinari hanno rallentato i nostri sforzi in questo ambito. Il team di Riot Direct sta lavorando senza sosta per assicurarsi di arrivare il prima possibile alla connettività necessaria per raggiungere i nostri obiettivi di latenza. Stiamo ancora lavorando sul modo in cui i fornitori di servizi Internet gestiscono il recente aumento del traffico: molti sono costretti a dirottare le connessioni. Come detto, ci stiamo impegnando attivamente, ma è una sfida costante e giornaliera, specialmente vista l’insolita quantità di traffico del momento.

L’ultima questione (che speriamo si risolva quando saranno attivi più datacenter e regioni) è assicurarci che i giocatori vengano abbinati correttamente con altri utenti della loro regione e non vengano per esempio dirottati da Los Angeles a Chicago solo perché in partita c’è qualche giocatore nella East Coast. È una sfida in termini di numeri e disponibilità che speriamo di risolvere al momento dell’uscita ufficiale: dovrebbe esserci un numero di giocatori abbastanza alto da assicurare sempre abbinamenti con il datacenter più vicino. Stiamo ancora valutando la necessità di avere nuovi datacenter per estendere la copertura; qualora dovessimo aprire in nuove località, ve lo faremo sapere.”

Infine, ecco alcuni “BUG NOTI” (alcuni di voi si tranquillizzano a sapere che siamo al corrente dei bug presenti nel nostro gioco). Queste correzioni verranno inserite nella patch della prossima settimana.

  • Stiamo risolvendo un bug per il quale l’interfaccia della Spike a volte si sovrappone a quella del personaggio
  • Stiamo anche risolvendo un bug per il quale a volte la minimappa indica erroneamente che un giocatore nemico ha la Spike

Buon proseguimento di settimana!

Prime Gaming: dite addio alle capsule regalo di Riot Games

Prime Gaming: dite addio alle capsule regalo di Riot Games

Profilo di Rios
20/12/2023 13:29 di Mario "Rios" Cristofalo
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La notizia era nell’aria già da un po’ di tempo ma, purtroppo per la community mondiale, è stata ufficializzata: Riot Games e Prime Gaming concludono la loro collaborazione. Dopo il rinnovo annuale, siglato nel marzo 2023, le due aziende hanno deciso di terminare un accordo che ha reso felici molto utenti.

Da Marzo 2024, infatti, le capsule omaggio dei giochi Riot non saranno più incluse nel servizio di Amazon. Una scelta dovuta alla forte crisi che sta attraversando Prime Gaming, alle prese con tagli del personale e mancanza di fondi.

Insomma, una scelta comprensibile dal lato di Amazon, che però lascerà a bocca asciutta una grandissima fetta di utenza.

La fine della collaborazione tra Prime Gaming e Riot Games

Il comunicato ufficiale di Riot

Nelle scorse ore è apparso un comunicato ufficiale sulla pagina X (ex Twitter) di Riot Games, che comunicava al mondo la cessazione della collaborazione con Prime Gaming a partire da Marzo 2024. Questa decisione non andrà a colpire soltanto League Of Legends (gioco che offriva i regali più sostanziosi), bensì tutti i titoli della softwarehouse americana.

Una bella mazzata per la community affezionata ai giochi di Riot, che rimarrà orfana di questi omaggi tanto desiderati. Purtroppo si sapeva già da tempo che questo accordo non avesse vita lunga, vista la difficoltà con il rinnovo avute dal 2022 al 2023. Le due aziende hanno infatti dovuto rimodulare l’offerta degli omaggi garantiti agli utenti, in modo che questa non risultasse troppo esosa per le casse di Prime Gaming.

Di seguito vi riportiamo il comunicato di Riot Games:

“Un aggiornamento per i giocatori che richiedono i premi di Prime Gaming:

Prime Gaming ha deciso di non rinnovare la nostra promozione, il che significa che gli ultimi drop in capsule termineranno a marzo 2024 su tutti i nostri giochi. Sappiamo che questo è deludente e volevamo fartelo sapere il prima possibile. Potrete continuare a richiedere i premi per i prossimi mesi e tutti i contenuti Prime Gaming sbloccati prima di marzo 2024 rimarranno nei vostri account.”

Luce su Sweech, nuova piattaforma di coaching per giocatori amatoriali e semi-pro

Luce su Sweech, nuova piattaforma di coaching per giocatori amatoriali e semi-pro

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14/12/2023 18:00 di Marco "Stak" Cresta
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Sweech – Attraverso questo speciale vogliamo andare a concentrarci su di una nuova piattaforma italiana che potrebbe sensibilmente cambiare il modo di concepire gli “esports”, elevando il livello generale di skill/abilità dei giocatori della nostra scena…

Stiamo parlando di Sweech.gg, vera e propria scuola di esports dove tanti autorevoli “Maestri” mettono al servizio dei giocatori tutto il loro sapere e la loro esperienza in classi virtuali piene di giocatori intenzionati a migliorare le loro abilità ed il loro gameplay.

Che sia League of Legends, Warzone o Valorant non importa, avrete a disposizione tantissimi Maestri esperti di svariati titoli per scoprire come diventare un “semi-pro” tra i casual, o come un vero e proprio professionista tra gli aspiranti ed i contendenti…

La mission di Sweech è quella di soddisfare ogni minima esigenza dei player che vogliono imparare dai più esperti conoscitori del mondo del gaming competitivo.

Sweech, i tre Fondatori Mibix (Alessandro), Sevve (Silvio) e Chase (Stefano), le origini, l’idea

Sweech.gg nasce dall’esigenza di voler rispondere ad una precisa domanda di moltissimi player: come posso migliorare? Seguendo le live di grandi e piccoli streamer il problema era sempre più evidente: in chat le persone chiedevano frequentemente suggerimenti su come migliorare il proprio gameplay… Questa è stata, letteralmente, la scintilla che ha fatto divampare il fuoco di Sweech.

Abbiamo quindi deciso di analizzare le piattaforme di coaching già esistenti, ed in quasi tutte si presentavano le stesse criticità: prezzi molto alti e nessuna prospettiva sul lungo periodo. Questo si traduceva in un servizio dedicato solo ai semi-professionisti, ed assolutamente non “in linea” con le richieste dei giocatori più amatoriali.

Per questo abbiamo deciso di concentrarci proprio su queste criticità: abbattere i costi e dare la possibilità di seguire percorsi di apprendimento costanti nel tempo. Osservando ciò che avviene nel mondo dello sport abbiamo capito che bisognava trovare un modo per rendere il coaching utile ed accessibile a tutti: non solo chi vuole tentare una carriera nel mondo eSports, ma anche chi gioca solo per divertimento, e che è interessato a migliorare le proprie prestazioni.

Dopotutto, a chi non piace vincere? E questo discorso vale tanto per i professionisti che per i giocatori amatoriali. Come abbiamo risolto questo problema? Puntando su corsi di gruppo, per abbattere il costo sul singolo iscritto, e per garantire una serie di percorsi di apprendimento costanti nel tempo e di lunga durata (da un solo mese fino ad un anno intero). In sostanza abbiamo preso spunto dal più classico concetto di “scuola”, sia perchè dedicato ai giovani, sia per il concetto di apprendimento a tutti i livelli, di classe e di maestro.

Sweech ed i Maestri: come funziona? 

I nostri Maestri sono liberi professionisti, con pieno controllo sulla propria attività: abbiamo lasciato quanta più libertà possibile nel decidere come impostare i propri corsi, dando loro un potenziale infinito per mettersi in gioco, essere professionali, responsabilizzarsi ed imparare tante skill utilissime nella vita lavorativa e non.

Abbiamo deciso di tenere la nostra commissione al minimo indispensabile, il 5%, proprio per lasciare ai nostri Maestri quanto più guadagno possibile. I giovani sono il futuro, se non li coltiviamo nel modo giusto, vivremo in un mondo grigio e senza speranza. Per questo abbiamo scelto il verde per il nostro logo: verde speranza, che al giorno d’oggi ne abbiamo disperato bisogno.

 

Vogliamo anche dare ai videogiochi il credito ed il valore che meritano: sono intrattenimento, passione, emozioni, divertimento, e per alcuni sono anche un vero e proprio lavoro. Per esperienza sappiamo che i videogiochi sono anche veicolo ideale per fare amicizie, imparare valori essenziali come il gioco di squadra ed il rispetto, la collaborazione, nonché l’aumento delle capacità cognitive. Nonostante tutto questo, per qualche assurda ragione i videogiochi non godono della stessa autorevolezza di altre forme d’arte/intrattenimento, come la musica, il mondo del cinema o quello dello sport. 

Siamo amanti di Ready Player One, in particolare del personaggio di James Halliday, un uomo buono, un eroe, un genio ribelle che segue i suoi valori a prescindere da tutto. Potremmo dire che sia stato lui la nostra musa.

Abbiamo tantissime idee e progetti per il futuro, noi lotteremo fino alla fine per questo progetto, ma avremo bisogno del supporto di tutti coloro che credono nella nostra visione. L’unione fa la forza, allora uniamoci player di tutto il mondo, solo così verremo ascoltati.

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ISO, ecco il nuovo Agente di Valorant e  le sue Abilità

ISO, ecco il nuovo Agente di Valorant e le sue Abilità

Profilo di Gosoap
19/10/2023 18:58 di Amin "Gosoap" Bey El Hadj
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Da pochi minuti sono emerse online le primissime immagini riguardanti ISO, il nuovo agente di Valorant pronto a fare il suo debutto in occasione del nuovo Atto.

Senza ulteriori indugi, andiamo immediatamente a vedere le abilità del nuovo agente e come queste si presentano graficamente all’interno del gioco.

E: Double Tap

Premi per avviare un timer concentrazione. Dopo un breve lasso di tempo entra in modalità concentrazione. Durante questa modalità, ogni nemico che uccidi o danneggi, genera sopra di sé una sfera d’energia che, se colpita, fornisce a ISO uno scudo energetico una tantum contro ogni tipo di danno.

Q: Undercut

Premi per equipaggiare un “proiettile molecolare”. Spara per lanciarlo in avanti ed applicare una breve fragilità ad ogni personaggio che viene toccato. Il proiettile può passare attraverso oggetti solidi, inclusi i muri

C: Contingency

Premi per equipaggiare “energia prismatica”. Spara per lanciarla in avanti sotto forma di muro di energia indistruttibile che può bloccare i proiettili.

X: Kill Contract

Equipaggia un’arena inter-dimensionale. Spara per scagliare una colonna di energia attraverso il campo di battaglia che trascina te e il primo nemico colpito all’interno dell’arena. Tu ed il tuo avversario, combatterete all’ultimo sangue.

Che ne pensate community? Come al solito la discussione è aperta sui nostri canali social!

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