FNATIC, sospeso il pro di Valorant che sosteneva la Russia nella guerra in Ucraina
Nella notte tra ieri ed oggi, l’org esportiva dei FNATIC ha infine deciso di ufficializzare la sospensione ai danni del professionista di Valorant Andrey ‘BraveAF’ Gorchakov in seguito alla pubblicazione di alcune conversazioni private tra il professionista ed una ragazza ucraina.
Il ”leak” di questi screenshot è stato prontamente ripreso ed ampiamente condiviso dall’analyst ucraino xYo, che nel suo post ha invitato FNATIC ad investigare sulla questione senza troppi giri di parole.
La risposta dell’org non si è fatta attendere e con un pronto aggiornamento sui social ha fatto sapere, come già anticipato, di aver temporaneamente sospeso il giocatore mentre attende un riscontro da parte sua.
FNATIC sospende BraveAF, cosa ha detto?
Nei messaggi, che nel caso masticaste un po’ di russo potrete recuperare CLICCANDO QUI, pare che BraveAF abbia più volte negato gli attacchi ai civili che da ormai qualche settimana i media di tutto il mondo hanno ben documentato (anche se sempre smentiti dal Cremlino) e sostenuto le motivazioni che hanno spinto Putin ad attaccare.
”Le persone in Occidente sono riuscite a far si che l’URSS crollasse. Ora vorrebbero il crollo della CSI e tutto il resto. Putin non lascerà che ciò accada”. – si legge all’interno di conversazioni.
Il professionista ha poi cercato di giustificarsi su Twitter, spiegando come quelle dichiarazioni risalissero ad una fase precoce del conflitto, durante la quale ancora si pensava che il conflitto potesse durare appena qualche ora. Una giustificazione che ha convinto ben poco la community, soprattutto visto quanto dichiarato.
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