Ancora ondate di discriminazione verso le donne nei videogiochi – La storia di Sydeon!
Ancora troppo, troppo flame ai danni delle donne nei videogiochi che non sembra destinato a scomparire tanto presto. La storia che presentiamo oggi è quella di Sydeon, streamer e cosplayer molto attiva su Twitch e Patreon, piattaforme attraverso le quali esprime arte ed intrattenimento in maniera mai banale.
Per chi non avesse mai sentito parlare di questa giovane 23enne, Sydeon ha iniziato il suo percorso su Twitch da relativamente pochi mesi, arrivando tuttavia a ricevere nel Gennaio di quest’anno, il premio come stella nascente su cui tenere gli occhi aperti per il 2021.
Nella giornata di ieri, la giovane streamer, ha deciso di denunciare una situazione piuttosto spiacevole occorsa su Valorant, durante una delle sue sessioni in Solo. Di seguito i Tweet di Sydeon con una grossolana traduzione per chi non masticasse troppo l’inglese.
Queued one solo q game. Got held hostage after they yelled at me telling me to get back in the kitchen and asking why I even q up to play games. I’m shaking I’ve never been so upset people either call me boosted for playing with friends or I get flamed cause of my fucking gender
— Sydney🔮 (@Sydeon) June 22, 2021
”Ho startato una partita in Solo su Valorant. Sono stata tenuta in ostaggio dopo essermi fatta urlare contro di tornare in cucina ed essermi sentita chiedere perché mai dovrei startare una partita su dei videogiochi. Sto tremando, non mi sono mai arrabbiata così tanto, la gente o mi chiama boostata perché gioco con gli amici o vengo flammata per il mio c***o di genere.”
La ragazza ha poi tenuto a rispondere a tono a tutti quelli che ancora una volta le rispondevano semplicemente di mutare o silenziare le chat, in modo da non poter essere ”raggiunta” dalle parole dei suoi persecutori (il termine non é usato a caso):
”Poi venitemi a dire che ‘nei videogiochi lo shit talk é normale e mi ci devo abituare’, non é così. E se questa è la cultura ed il modo di fare beh c***o cambiatela.”
ALLLSOOOO saying “it’s videos games shit talk is normal get used to it” is not it. If that’s the culture then fucking change it
— Sydney🔮 (@Sydeon) June 22, 2021
Tra le tante voci che hanno mostrato il loro supporto allo sfogo della ragazza, oltre ad altre streamer donne tra cui LilyPichu, troviamo anche il Revenue Lead di Valorant, che ha immediatamente chiesto i nomi dei colpevoli con la chiara intenzione di prendere dei provvedimenti.
Insomma, di sicuro questo non sarà l’ultimo caso di cui sentiremo parlare, ma secondo chi scrive, l’atto stesso di parlarne e denunciare queste storie, tende a ghettizzare certi tipi di comportamenti abietti nei confronti del sesso femminile, che a dirla tutta nel 2021 dovremmo ormai aver smesso di trattare in modo inferiore.
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