Squid Game: la Lega porta la serie in Parlamento
Squid Game continua a preoccupare i genitori ed i politici italiani, al punto in cui la Lega ha portato un’interrogazione al Parlamento. In questo documento, firmato dalla deputata leghista Laura Cavandoli, si chiedono al Governo degli interventi immediati, atti a fermare un allarme sociale legato alla serie.
Molti bambini (minori di 14 anni) hanno guardato la serie senza l’ausilio di un adulto, iniziando ad emulare alcuni dei comportamenti violenti dei personaggi. Questa cosa ha generato molta preoccupazione, ed alcune associazioni hanno anche creato delle petizioni per censuare l’opera.
Chiaramente sono tutti tentativi tanto banali quanto inefficaci, visto che Netflix ha fatto tutto nella maniera più corretta possibile.
Squid Game arriva in Parlamento
L’interrogazione della Lega
“Si apprende da fonti di stampa delle polemiche suscitate dalla serie televisiva sudcoreana Squid Game, prodotta da Netflix, che narra di un gioco di sopravvivenza cui si sottopongono dei concorrenti disperati pur di risanare le loro situazioni debitorie – si nell’interrogiazione. La serie, pur essendo vietata ai minori di 14 anni a motivo delle numerose scene di violenza, sta riscuotendo grande successo tra giovani e giovanissimi.
Si apprende di numerosi e gravi fenomeni emulativi delle situazioni rappresentate nella serie televisiva messi in atto da soggetti minorenni in ambito scolastico o in luoghi pubblici. In particolare, si registrano episodi di bullismo ispirati a Squid Game nelle scuole di Torino, Milano e Firenze, nonché una rissa tra ragazzi presso l’istituto Santa Dorotea di Roma.
Come si apprende sempre da fonti di stampa, ai genitori che, in forma associativa o privata, si sono rivolti alla Polizia postale, è stato risposto che, avendo la piattaforma Netflix inserito il divieto di visione ai minori di 14 anni, questa può trasmettere legalmente le puntate ai propri abbonati, che le possono vedere attraverso telefonini, computer, tablet e applicazioni presenti nel televisore.
Va considerata la gravità delle situazioni suesposte e l’allarme sociale che ne deriva. Quali urgenti iniziative di competenza, anche di carattere normativo, il Governo intenda porre in essere, al fine di limitare la diffusione dei fenomeni indicati in premessa tra i giovani studenti, al fine di informare e sensibilizzare i genitori e, se del caso, al fine di rendere effettivo e concreto il divieto di visione delle serie televisiva ai soggetti minori di 14 anni.”
Un reale allarme sociale?
No, Squid Game non ha generato e non genererà mai un allarme sociale. Sicuramente la serie non è adatta ai minori di 14 anni, che non dovrebbero vederla senza la supervisione di un adulto. L’interrogazione della Lega fa acqua sotto molti punti di vista, ma centra un punto fondamentale: la sensibilizzazione dei genitori.
In un epoca in cui internet è alla portata di tutti, sembra decisamente assurdo chiedere o addirittura pretendere di censuare una piattaforma o una serie specifica. In questo caso il colpevole è Squid Game, ma tra qualche giorno potrà essere tranquillamente un’altra serie o un altro medium.
Se realmente il governo pensasse di censurare Squid Game o di chiedere a Netflix delle restrizioni più dure, si entrerebbe in un circolo vizioso senza fine. Ogni opera dovrebbe essere accuratamente esaminata secondo dei criteri e poi eventualmente approvata. Che che ci riporterebbe ad un capitolo della nostra storia che dovrebbe essere morto e sepolto.
La deputata Laura Cavandoli ha ragione nel dire che i genitori devono essere sensibilizzati, in quanto devono capire che hanno l’obbligo di guidare i propri figli nella loro crescita. I bambini tendono ad emulare i comportamenti degli adulti, non riuscendo a capire cosa è giusto e cosa non lo è.
Proprio in questo momento dovrebbe inserirsi il genitore, facendo da filtro ed insegnando a distinguere la realtà di tutti i giorni dalla finzione cinematografica. Il vero allarme sociale non è Squid Game, ma bensì la mancanza di educazione, che genera bullismo e violenze di ogni genere.
Un bullo o un bambino violento si comporterà nello stesso modo a prescindere da Squid Game. L’educazione genitoriale è l’unica arma utile a bloccare un fenomeno tanto reale quanto pericoloso. Speriamo che qualche genitore possa capirlo.