Spider-Man: Far From Home, le prime impressioni sul nuovo film (spoiler)!
Spider-Man: Far From Home è da poco uscito nelle sale ma ha già attratto milioni di persone, un film importante per il presente ma soprattutto per il futuro dell’MCU (Marvel Cinematic Universe, ndr) in quanto capitolo conclusivo della Fase 3 e della Saga dell’infinito e primo film ambientato dopo la morte delle colonne portanti Tony Stark e Captain America.
Fatta questa doverosa premessa passiamo a parlare della pellicola in sé, dicendo che Spider-Man: Far From Home è un buon film che fonde perfettamente al cinecomic una storia di formazione, la sceneggiatura è lineare e non particolarmente originale ma comunque il lungometraggio scorre piacevolmente per tutti i suoi 144 minuti senza mai annoiare.
Ma se la trama è canonica e può quindi risultare non particolarmente interessante (alla fin fine si tratta di una storia di supereroi), lo stesso non si può dire della crescita del personaggio principale Peter Parker aka Spider-Man eletto da Tony Stark, ma anche dalla Disney, nuovo volto e leader degli Avengers e del MCU.
Ottimo in tal senso il lavoro di Tom Holland che riesce con la sua interpretazione a donare la giusta profondità al personaggio in cui convivono i dubbi e le incertezze di un sedicenne e il peso delle aspettative riposto sulle sue spalle.
La maturazione del protagonista nel corso della pellicola è gestita molto bene, e pur crescendo gradualmente arrivando ad accettare il fardello che Tony Stark e Fury gli lasciano, Peter rimane un ragazzo impacciato con MJ e con i suoi amici, che continua a desiderare una vita normale.
I personaggi secondari non deludono: MJ è splendida, grazie ad una Zendaya perfettamente calata nella parte, nella follia e nell’unicità che la contraddistingue, sincera e decisa ma allo stesso tempo a disagio quando si tratta di stare sola con Peter.
Mysterio si rivela un buon personaggio anche grazie ad un eccezionale interpretazione di Jake Gyllenhaal, ad alcuni ottimi dialoghi ed a degli incredibili effetti speciali che lo riguardano, unica pecca di questo personaggio sono forse le origini e le motivazioni dietro quello che fa che sembrano un po’ deboli.
Sottotono solo Fury che continua a sembrare un personaggio depotenziato da ormai troppi film, anche se ne viene data una spiegazione di cui parleremo nella sezione spoiler.
Tra i personaggi minori spicca Happy che condivide con Peter la profonda tristezza per la scomparsa di Tony, fattore che permette al rapporto tra questi due personaggi di diventare molto più profondo, non come quello tra un padre e un figlio ma più come quello tra uno zio e suo nipote.
Molto bene il comparto tecnico: la regia di Jon Watts è buona e soprattutto le scene action sempre molto chiare, le scenografie sono splendide, città come Venezia, Praga e Londra donano un tocco di classe al film e gli effetti speciali come di consueto sono ai massimi livelli.
In alcune fasi poi, le illusioni di Mysterio sono rese splendidamente, quasi poetiche, come detto in precedenza. Una bellissima sorpresa è il costume indossato da Spider-Man nello scontro finale immediatamente iconico e riconoscibile.
Spider-Man: Far From Home è in sintesi un ottimo punto di ripartenza per l’MCU, ottime interpretazioni e un buon comparto tecnico si fondono in una trama semplice e lineare che porta avanti benissimo la crescita di Peter Parker, e con interessanti spunti per il futuro di cui parleremo nella sezione spoiler.
SPOILER
Partiamo dalle scene post-credits che sono entrambe molto interessanti. Nella prima Peter dopo aver “dondolato” per i grattacieli di New York in una sequenza che ricorda i film di Raimi e scalda il cuore, vede MJ a cui fa provare l’ebbrezza del volare sopra le strade della Grande Mela.
Finito il giro però il Daily Bugle di J. Jonah Jameson (interpretato da J.K.Simmons, altro splendida citazione ai film di Raimi) rovina il bel momento diffondendo un video di Mysterio montato ad arte per mostrare al mondo Spider-Man come il cattivo, oltre che a rivelarne la vera identità in diretta nazionale, fatto che scatenerà sicuramente grandi cambiamenti nell’Universo Marvel di cui siamo molto curiosi.
La seconda scena post-credits è più breve ma altrettanto importante per il futuro dell’MCU in quanto ci mostra come Nick Fury sia stato sostituito durante il film dallo Skrull Talos mentre il vero Fury è su una navicella spaziale popolata da altri Skrull che probabilmente rappresenta il nuovo quartier generale degli Avengers o qualcosa di simile.
Il villain Mysterio nel corso del film ha ottimi dialoghi, come quando afferma che alle persone serva qualcuno da idolatrare, e che quel qualcuno possa anche essere solo un illusione ben orchestrata (frase che rappresenta un po’ un monito per tutti noi), ma anche quando sembra confermare la teoria dei Multiversi, ipotizzata dai fan, che se si rivelasse vera regalerebbe molteplici opzioni per il futuro dell’Universo Marvel.
Sappiamo però con certezza che Mysterio ha mentito riguardo alla sua provenienza per cui bisognerà attendere i prossimi film e le prossime serie in uscita in inverno per avere più certezze a riguardo.