Garrone Presuntuoso o Pretenzioso? – la recensione di Pinocchio
Ispirato alla famosa favola di Carlo Collodi e diretto da Garrone, il film racconta le avventure di Pinocchio, un burattino di legno che desidera diventare un bambino vero: ecco la Recensione
Geppetto, minuto falegname senza famiglia, decide un giorno di fabbricare un burattino di legno per non sentirsi più solo. Mentre sta lavorando alla sua creazione il legno inizia a parlare e si accorge che il volto di Pinocchio si anima e prende vita. Preso da una gioia infinita, annuncia a tutto il suo paesello che adesso anche lui ha un figlio!
A più di un anno dall’uscita di Dogman, Garrone cambia scenario. << E’ un progetto che inseguo da tanti anni, ho scritto il primo storyboard quando ne avevo sei. Nasce come racconto per bambini ma si rivolge anche ai grandi. E abbiamo cercato di fare un film che arrivasse a tutti. >> racconterà per MyMovies durante un’intervista pubblicata in cartaceo del mese di Dicembre.
La recensione del Pinocchio di Garrone
Ben lontano dalla tecnologia avanzata de ‘Il racconto dei racconti’ 2015, il regista si concede l’utilizzo del prostetico che dà un po’ più l’idea di effetti speciali artigianali. Il connubio tra la certosina e minuziosa ricerca dell’umanità nella ricostruzione del volto di Pinocchio insieme alla finzione, diventano un tutt’uno per alcuni attimi ma no del tutto sostenibile per l’intera ricostruzione della favola di Collodi.
Favola per di più che si discosta dall’originale come ad esempio nelle sembianze di Lucignolo: << suo personalino asciutto, secco e allampanato, tale e quale come il nuovo Lucignolo di un lumino da notte >> interpretato dal bravissimo Federico Ielapi, attore giovanissimo di appena 9 anni. Il giovane Federico emula con perfezione e disinvoltura la pigrizia e la semplicioneria di Pinocchio. Sono da meno però Ceccherini e Papaleo nelle vesti goffe del Gatto e la Volpe. Un Roberto Benigni impeccabile come lo avevamo lasciato nel suo Pinocchio di qualche anno fa, stavolta nei panni di Geppetto. Le musiche del premio Oscar Dario Marianelli, che guidano passo dopo passo il tragitto a ostacoli del burattino nella sua avventura che lo porterà, dopo un tempo indefinito, a diventare un bambino vero.
La pittorica fotografia di Nicolaj Brüel, alterna l’accecante luce del sole esterno al chiaroscuro della luce lunare addolcendo il fiume di emozioni da cui è pervaso il piccolo Pinocchio, ma non basta a colmare le lacune d’insieme di Garrone nella trasposizione di Collodi.