Psyonix sotto accusa: dalle RLCS allo sbando fino al torneo di Rocket League annullato in Francia
Sull’onda del mio precedente articolo che parla della gestione (forse) erronea di Rocket League da parte di Psyonix, la casa produttrice sembra avere risposto in brevissimo tempo.
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Andremo ad analizzare due casi che nella giornata di venerdì 22 marzo potrebbero aver dato a Psyonix un bruttissimo colpo e danno d’immagine.
ROCKET ROYALE: RLCS ALLO SBANDO
Il primo caso di cui parleremo è il torneo Rocket Royale, annunciato il 22 marzo alle 16:09 e giocato a partire dalle 19 dello stesso giorno. Potrebbe essere tutto normale, se non per un piccolo particolare: il torneo era riservato ai top 128 team EU e NA delle Open Qualifier RLCS, e serviva a creare il seeding della prossima fase RLRS Play-In.
Tre ore di preavviso, poiché questo torneo non è nemmeno presente nelle regole ufficiali della competizioni. Il tutto è stato organizzato da Wrong_Way_Woody, colui che gestisce i bracket della competizione ufficiale, e CloudFuel, noto moderatore del gioco e punto di riferimento Esports nella regione EU.
Il torneo si è ripetuto anche il giorno successivo, in modo tale da poter partecipare tutti. L’altro problema è che il seeding veniva stabilito tramite una media dei due tornei, e non tutti hanno potuto partecipare a uno o entrambi,
E’ inaccettabile, per l’evento di punta di Rocket League, un avvenimento simile. Con tutto il tempo passato dall’ultima qualificazione, si poteva organizzare con molta più calma e tempo. Possiamo capire le intenzioni degli organizzatori, ma non hanno fatto altro che alimentare le critiche verso Psyonix e verso un format da sempre criticato.
Da tempo, anche i pro player stessi criticano il sistema di funzionamento dei Campionati Mondiali. Possiamo riprendere le dichiarazioni di Paschy:
“Tuttavia, sto perdendo il mio divertimento nel giocare a Rocket League pensando di poter non essere in grado di qualificarmi per RLCS e RLCS avendo solo 8 squadre. Esistono esports tier 1 / tier 2 che hanno solo quel piccolo numero di squadre nel loro campionato di punta? Per dirla ancora peggio: c’è un titolo esports tier 1 / tier 2 che ha solo 48 giocatori nel loro primo campionato – con NA e UE combinati?”
L’apertura alla regione del Sud America è stata solo una illusione che ha rimandato le critiche, le quali si stanno ripresentando tutte adesso dopo il Rocket Royale.
CloudFuel prova a scherzare sulle poche iscrizioni all’evento con questa immagine. Non solo, la colpa viene addossata ai team che non hanno visto l’annuncio. Secondo il moderatore, i giocatori dovrebbero guardare continuamente per una possibilità di scrim ed allenamenti.
Lo stesso ClouFuel dichiara di aver avvisato del torneo privatamente nei giorni precedenti, e qualche ora prima su Discord. Eppure come mai così pochi partecipanti e così tante critiche?
Un’altra questione che è possibile sollevare riguarda l’assenza di comunicazione tra Psyonix ed i rappresentanti delle community nazionali. Venerdì 22 marzo si dovevano svolgere i Campionati Italiani IRC, che vedeno ben 4 team impegnati alla fase RLRS Play-In. Con gli organizzatori italiani incerti sul da farsi, essi hanno comunque preferito non rimandare l’evento settimanale visto il poco preavviso.
Tutto ciò ha creato qualche problema ad alcuni player, ma non vogliamo dare la colpa allo staff IRC, bensì a Psyonix. Non è possibile avere zero contatti con le principali organizzazioni a capo delle community nazionali. Sono coloro che provano a far crescere la propria comunità, ad intrattenerla e svilupparla, stanno lavorando per voi e per il vostro gioco.
Ma penso sia giunto il momento di passare all’evento che ha portato ad una rivolta della community ed ad un danno d’immagine enorme per Psyonix.
ZLAN: PSYONIX PERDE UNA GROSSA OPPORTUNITA’
Partiamo dall’inizio, Zerator, rispettato e noto streamer francese e organizzatore di eventi (ZrT Trackmania Cup, FFS, Zevent) ha annunciato all’inizio di quest’anno il suo nuovo evento, lo ZLAN. Consiste in un “decathlon” di giochi, in cui i partecipanti competono su 10 giochi diversi per un montepremi di 50 mila euro. RL era uno di quei 10 giochi, e quindi molti ben noti streamer francesi stavano iniziando ad interessarsi ed a fare pubblicità.
Il problema è che Rocket League è stato rimosso dal torneo, poiché sembra che la stessa Psyonix lo abbia richiesto.
La casa produttrice ha dalla sua il regolamento che ha stilato per l’organizzazione di tornei ed eventi con incluso il loro gioco. Effettivamente ci sono dei punti in contrasto:
- Meno di 5.000€ di montepremi;
- Non si devono promuovere altri giochi all’evento;
- L’ingresso all’evento deve essere gratuito (si paga per entrare all’evento in questione).
Infine, è probabile che il fine settimana in cui la ZLAN si svolgerà sarà lo stesso weekend del campionato regionale RLCS (Kaydop ha dovuto rinunciare a partecipare alla ZLAN per questo motivo).
Non sappiamo come si sono svolti i contatti tra gli organizzatori e Psyonix, se è stata richiesta l’autorizzazione prima di organizzare l’evento o se i produttori del gioco hanno scoperto successivamente il tutto. Quel che si evidenzia è la rigidità delle regole di Psyonix di fronte ad un evento che poteva essere un’ottima pubblicità per il gioco.
Alcuni pro player hanno rilasciato la loro opinione su Twitter, sconcertati su quanto accaduto. Scopriremo di più nella prossima settimana quando gli organizzatori spiegheranno l’accaduto, nel frattempo hanno fatto un ultimo tentativo per provare a far cambiare idea a Psyonix.
Aspettiamo quindi ulteriori notizie in merito, ma quel che è certo è che probabilmente questa è un’ottima possibilità per la casa produttrice di dimostrare a tutti di saper esattamente cosa è giusto o sbagliato per Rocket League.
Vi terremo aggiornati!