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PUBG Global Invitational: ecco le squadre protagoniste!

PUBG Global Invitational: ecco le squadre protagoniste!

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Si sono regolarmente conclusi tutti i vari tornei di qualificazione per l’imminente PUBG Global Invitational di Berlino, ad eccezione di quello coreano per il quale non è ancora possibile conoscere il nome delle due squadre vincitrici pur essendo il torneo concluso da ormai una settimana.
Per quanto riguarda l’Europa, il Vecchio continente ha visto trionfare il celebre Team Liquid che grazie ai suoi strepitosi giocatori è stato il primo a staccare il biglietto per le finali tedesche che si disputeranno a Berlino a fine Luglio.
Il team Liquid ha quindi abbondantemente vinto la scommessa di Gennaio, quando decise di cambiare in modo netto e totale il suo roster rendendosi protagonista di una campagna acquisti molto aggressiva che ha portato il team a mettere sotto contratto giocatori che in quel periodo erano in forze di varie squadre: Keiron “Scoom” Prescott, Jim “Jeemzz” Eliassen (ex del team PENTA Esports), Samu “Sambty” Kauppinen (ex di Tempo Storm) e Jord “Ibiza” van Geldere (ex del Team Kinguin).

Al secondo e terzo posto si sono qualificate Welcome to south George e Pittsburgh Knights mentre dal Nord America le protagoniste saranno TG , Ghost e HoneyBadgerNation!
Cosa ne pensate community? Vi ricordiamo che potrete vedere tutte le repliche delle sfide europee andando nel canale Twitch di ESL!

Partecipanti definitive Global Invitational

  • Nord America: TG – Ghost – HoneyBadgerNation
  • 3 teams dall’Asia (SEA/Taiwan): Refund Gaming – Made in Thailand –  ahq e-Sports Club
  • CIS: Natus Vincere – Avangar
  • Cina: Oh My God – Four Angry Men
  • Giappone: Crest Gaming Xanadu – Crest Gaming Windfall
  • Oceania: Chiefs eSports Club
  • Medio Oriente: Oyun Hizmetleri eSports Club
  • America Latina: Savage Esports
  • Europa: Team Liquid – Welcome to south George – Pittsburgh Knights
  • 2 teams dalla Corea.

60 milioni di Dollari in palio per l’Esports World Cup 2024 di Riyadh: è record

60 milioni di Dollari in palio per l’Esports World Cup 2024 di Riyadh: è record

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17/04/2024 16:21 di Marco "Stak" Cresta
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Con un comunicato stampa pubblicato solo una manciata di ore fa su X, l’Esports World Cup annuncia un montepremi record per la prossima edizione 2024 del mondiale.

L’edizione 2024 verrà ospitata dalla città di Riyadh, ed al suo interno vedrà coinvolti 19 titoli competitivi per un totale di 20 tornei. Il montepremi totale stanziato per tutto l’evento è di ben 60 milioni di Dollari… Ben 15 milioni in più rispetto al precedente record ottenuto da Gamers8 nel corso del 2023.

La grande novità è però rappresentata dal Club Championship… Ovvero un formato competitivo cross-game esclusivo del mondiale, che assegnerà 20 milioni di dollari ai primi 16 club in base alle loro prestazioni complessive sui vari titoli in gara.

Per quanto riguarda appunto i titoli coinvolti, sappiamo che al momento la lista comprende, tra gli altri, anche: Apex Legends, Counter-Strike 2, Dota 2, EA Sports FC 24, Fortnite, League of Legends, Overwatch 2, PUBG Battlegrounds, PUBG MOBILE, Rainbow Six Siege, Rocket League, StarCraft II, Street Fighter 6, Teamfight Tactics e TEKKEN 8.

Il comunicato ufficiale dell’Esports World Cup sul montepremi di Riyadh 2024

Siamo orgogliosi di annunciare un montepremi totale senza precedenti di oltre 60 milioni di dollari per la prima Coppa del mondo di eSport questa estate a Riyadh, in Arabia Saudita. Questa somma che cambia la vita è il montepremi più grande mai assegnato nella storia degli eSports… Ed infrange il precedente record di 45 milioni di dollari stabilito da Gamers8 nel 2023.

Lo storico montepremi della Coppa del mondo eSports è all’altezza delle sue dimensioni: l’evento presenterà i migliori club e giocatori del mondo in 20 tornei distinti in 19 titoli competitivi, con altri da annunciare, durante il suo programma di otto settimane.

La considerevole ricompensa rappresenta un significativo passo avanti nell’impegno della Esports World Cup Foundation di far crescere l’industria globale degli eSports fornendo allo stesso tempo opzioni di carriera più sostenibili per giocatori competitivi e club di eSport multidisciplinari. Contribuirà inoltre a sostenere l’EWC come piattaforma che riunisce i migliori giocatori, squadre e organizzazioni per una celebrazione internazionale dell’eccellenza e del fandom degli eSports.

Il dettaglio sul campionato del mondo esports per club: 

Il Club Championship, un innovativo formato competitivo cross-game esclusivo dell’EWC, assegnerà 20 milioni di dollari ai primi 16 club in base alle loro prestazioni complessive. Il Campionato per club è un nuovo formato incentrato su competizioni multi-gioco… In cui ogni club ha l’opportunità di schierare le proprie squadre in più titoli. Alla conclusione dell’evento, il club con le migliori prestazioni nei vari campionati di gioco verrà incoronato primo campione del mondo per club della Coppa del mondo di eSport.

Il restante montepremi sarà suddiviso in tre categorie di distribuzione aggiuntive: Campionati di gioco, Ricompense dei giocatori e Qualificazioni. Ognuna delle 20 competizioni dei Game Championships avrà il proprio montepremi per un totale combinato superiore a 33 milioni di dollari. Inoltre, un premio di $ 50.000 per il giocatore MVP verrà assegnato a un partecipante eccezionale in ogni competizione. Più di 7 milioni di dollari verranno assegnati prima dell’inizio dei Campionati di gioco… Ovvero mentre squadre e giocatori competono per qualificarsi per i posti disponibili nei tornei attraverso eventi di qualificazione idonei gestiti da editori partner e organizzatori di eventi.

L’innovativa line-up dell’EWC di 19 titoli partecipanti è composta da Apex Legends, Counter-Strike 2, Dota 2, EA Sports FC 24, Fortnite, Free Fire, Honor of Kings, League of Legends, Mobile Legends: Bang Bang, Overwatch 2, PUBG Battlegrounds , PUBG MOBILE, Tom Clancy’s Rainbow Six Siege, RENNSPORT, Rocket League, StarCraft II, Street Fighter 6, Teamfight Tactics e TEKKEN 8. Altri titoli saranno annunciati presto.

Oltre a concentrarsi sull’eccellenza competitiva, l’EWC trasformerà Riyadh nell’epicentro del fandom degli eSport e della cultura del gioco con un enorme festival coinvolgente con attivazioni di gioco, tornei comunitari, celebrazioni della cultura pop, esperienze internazionali e molto altro. Ulteriori informazioni sull’EWC Festival saranno rilasciate in un secondo momento.

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LAN-GATE, l’intervista esclusiva a Salvatore Porzio, owner di PC-Teklab: “non molliamo, vogliamo giustizia!”

LAN-GATE, l’intervista esclusiva a Salvatore Porzio, owner di PC-Teklab: “non molliamo, vogliamo giustizia!”

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03/05/2022 16:35 di Marco "Stak" Cresta
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PC-Teklab e Lan-Gate – A due giorni dall’infernale weekend che ha duramente colpito il settore esportivo e le sue sale lan, abbiamo avuto il piacere di fare una lunga chiacchierata con Salvatore Porzio, giovane imprenditore lombardo impegnato ormai da quasi 10 anni nella sua “avventura”, il negozio/sala lan di Milano PC-Teklab.

Come per altre realtà come L’EsportPalace, anche i computer ed i simulatori di PC-Teklab sono stati messi sotto sigilli dalle forze dell’ADM, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, perchè non conformi a quanto riportato dall’art. 110 comma 7 del TULPS.

Abbiamo approfondito la questione in uno speciale apposito (che troverete qui), mentre cliccando qui troverete l’intervista che ci ha rilasciato, sulla medesima questione, Alessio Cicolari, owner di EsportPalace.

Andiamo a leggere la testimonianza di Salvatore, riguardo a tutta questa scabrosissima vicenda scoppiata nel corso del weekend…

Siamo insieme a Salvatore Porzio, proprietario di PC-TEKLAB, una delle realtà più duramente colpite nel corso dell’operazione di ADM contro le Sale Lan. Salvatore benvenuto. Vuoi raccontare ai nostri lettori cosa è accaduto lo scorso Venerdì/Sabato? Come si è materialmente svolta “l’operazione” di dogane e monopoli?

Ciao Stak, grazie per questo incontro e grazie soprattutto per il supporto che ci state mostrando. E’ un momento molto difficile per il settore del gaming, c’è tanta confusione, è letteralmente il caos. In primis per realtà come la nostra o come quella dei colleghi di Esport Palace. Purtroppo siamo stati i primi ad essere colpiti dalla cosìdetta “operazione computer“, manco fossero a caccia di Vallanzasca e della sua banda di criminali.

Comunque venendo al sodo, nella giornata di Venerdì  mi stavo recando al negozio per caricare il furgone, pronti a partire con le 3 postazioni per l’evento al circuito Alfa Romeo di Lainate, dove si sarebbero tenute le finali Codemaster di Dirt Rally 2.0. Questo evento si sarebbe tenuto all’interno del fashion tuning, celebre raduno nazionale che vede migliaia di appassionati provenienti da tutta Italia. 

Finito di caricare il camion con le 3 postazioni, veniamo però raggiunti da alcuni ufficiali dell’ADM, che ci hanno mostrato il distintivo e si sono fiondati all’interno del negozio. I modi ed il loro atteggiamento nei nostri confronti sono stati decisamente discutibili.

Il mio parere è quello di un onesto cittadino, siamo lavoratori, abbiamo fatto sacrifici (di tutti i tipi, sia economici che nella vita di tutti i giorni, mettendo  spesso da parte gli amici ed il tempo libero) per avviare un’attività in un contesto, quello italiano, che non solo non aiuta, ma spesso funge anche da freno per lo sviluppo di un progetto.

Non siamo ma andati oltre la multa per eccesso di velocità di 5 Km/h, siamo brave persone insomma. 

Al netto di questo, e come dicevo sopra, l’intervento vero e proprio si è svolto in un clima molto poco professionale, decisamente discutibile. 

Per tutto il tempo i membri dell’ADM hanno avuto dei modi forti, duri, arroganti. Durante l’intervento siamo stati trattati con sufficienza, e con un atteggiamento di superiorità che, non lo nascondo, mi ha alterato parecchio. Mi sono cosi infastidito che ad un certo punto li ho invitati ad alzarsi dalle poltrone, perché si erano praticamente appropriati dell’intera sala lan FPS; tutto questo mentre un loro collega era li intento ad entrare su un sito di scommesse da uno dei nostri PC per vedere se “era possibile”. 

In ogni caso, dopo la mia richiesta di scomodarsi dalle poltrone, il clima si è ulteriormente deteriorato. Ci hanno a quel punto fatto scollegare e smantellare tutti i computer, tutti i cablaggi, abbiamo dovuto impacchettare tutto all’interno di sacchi della spazzatura: componenti altamente performanti che costano centinaia e migliaia di Euro come mouse, cuffie o tastiere, ammassati e impacchettati in dei bustoni neri.

Se penso al sudore ed alle fatiche che abbiamo fatto per attrezzare la sala, quando ho visto le componenti ammassate in quel modo mi è preso lo sconforto. 

Uno dei momenti più brutti comunque, è stato certamente quando mi è stata data conferma che l’operazione era partita da una segnalazione privata. E subito dopo è stato anche aggiunto che quello nostro era il primo negozio ad essere messo sotto sopra perchè rei di “aver fatto troppa pubblicità”, e perché eravamo “troppo esposti ed aggressivi con le campagne sui social”.

Noi siamo una realtà che ovviamente investe nella parte pubblicitaria, diamo molta importanza al rendere noti i nostri servizi. Non vedo però come le due cose possano essere in qualche modo collegate. E difatti non abbiamo capito praticamente fino alla fine cosa volessero dire con quella frase sulla pubblicità. 

Possiamo dire che il clima si è comunque disteso poco prima di mezzanotte, forse anche perché gli agenti si erano resi conto che non eravamo dei criminali. 

Noi dal canto nostro, quando siamo stati avvisati del nome del privato che aveva diligentemente redatto la segnalazione contro la nostra attività ed altre simili come EsportPalace, tale Sergio Milesi. abbiamo provato ad ipotizzare le ragioni di questo “interesse”. La cosa subito strana che ci è balzata agli occhi, è stata il fatto che tra noi e l’attività del Milasi non c’è nessun collegamento, di nessun tipo.

Noi ci siamo sempre tenuti a debita distanza dal VLT, dalle Slot Machines e simili. L’operazione è comunque durata, in totale, quasi 10 ore. Siamo potuti uscire dal negozio all’1.30 del mattino di Sabato. 

Voi siete un’apprezzata e conosciuta realtà della scena, e lo siete da tempo. Come hai reagito nel momento in cui vi hanno messo i sigilli ai PC? Cosa pensa il “Salvatore imprenditore” rispetto allo Stato?

Eh…cosa pensa il Salvatore imprenditore rispetto allo Stato… Dopo aver visto la scena dei sigilli messi su “migliaia e migliaia di Euro di sacrifici” (cosi io vedo i nostri computer – circa 4K Euro a postazione), mi sono sentito rassegnato. Ho anche pensato di chiudere tutto.

Stak è importante chiarire un concetto: io non vengo da una famiglia benestante, tutto quello che ho l’ho creato con le mie mani. Quando prima ti accennavo al sacrificio, non era ovviamente un modo di dire, ma un riferimento ben preciso.

PC-TEKLab è un sogno, che sto costruendo da ormai quasi 10 anni. PC-TEKLab non è il classico franchise conosciuto che ha già una sua base di clientela. PC-TEKLab è stata un’idea concepita molto tempo fa, che all’inizio era solamente un negozio online, ma che con il tempo, e con il supporto della nostra storica clientela, è diventato un centro per gli appassionati, una gaming room, un luogo dove customizzare il proprio computer. 

Capisci che dopo il sequestro mi sono sentito del tutto smarrito. Pur non essendo in pericolo il negozio (Salvatore si riferisce alla parte di PC-TEKLab in cui vengono solamente venduti i computer o i pezzi di ricambio, ndr), una multa di circa 1 milione di Euro ucciderebbe la mia attività.

Ma la ucciderebbe anche una multa di 30 o 40K visto il momento delicato…. figuriamoci se dovessero pensare di applicare il massimo della sanzione (50 mila euro), per ognuno dei PC sequestrati (circa 20 in totale, ndr). 

Per questo ho preferito prendermi il mio tempo, mi sono allontanato dal negozio per il resto del weekend ed ho cercato, laddove possibile, di alienarmi completamente da questa faccenda del sequestro. Avevo assolutamente bisogno di schiarirmi le idee. 

Al momento posso dirti che non ho alcuna intenzione di cedere ai ricatti che sta subendo la mia attività. L’istinto mi porta e mi porterà a fare di tutto per trovare una soluzione… questo prima di ogni altra cosa. Come sempre è stato del resto… non è mica il “primo problema” o la “prima disavventura” che ci colpisce da quando stiamo cercando di realizzare il nostro sogno… Certamente però, è stato quello più duro da affrontare fino a questo momento. 

Quindi, ho intenzione di far valere i miei diritti, continueremo questa battaglia e non ci lasceremo intimidire da quello che a me sembra essere un abuso di potere. E lo affermo consapevole (e soddisfatto) anche del fatto che tutto il settore si è dimostrato più unito, più orizzontale e più affiatato (oltre che grande) di quanto immaginassimo. 

E’ chiaro che in Italia esiste un vuoto normativo rispetto ad un intero settore. La cosa riguarda anche e soprattutto le sale lan, ma è un discorso che possiamo applicare anche su diversi altri ambiti legati al mondo dell’intrattenimento digitale. Secondo te perchè in Italia ancora non sono state colmate tutte quelle “lacune” che sono sotto gli occhi di tutti ormai da più di 10 anni?

Stak il vuoto normativo c’è, è evidente. Dal mio punto di vista è perchè, purtroppo, ancora un’importante fetta della popolazione italiana non capisce la differenza tra un computer da gaming, uno da rendering ed un simulatore di volo. 

Questo tipo di ignoranza sicuramente ha l’effetto di un volano sul disinteresse generale che c’è da parte dello Stato rispetto all’aggiornamento di tutta una serie di norme che sono essenziali per permetterci di lavorare in tranquillità. 

Le leggi sono in alcuni casi poco chiare o poco precise… In questo caso è anche peggio, dato che stiamo applicando delle leggi vecchie di 40 o 50 anni, per le attività e gli strumenti di tutto il settore del nuovo intrattenimento digitale. 

L’impressione che ho avuto, è che tutto questo attacco sia stato più pensato per “bruciare la concorrenza” (noi ed ovviamente anche Esport Palace e le altre sale lan), cosi da poter entrare nel mercato privi di qualsiasi competitor… Anche perchè gli agenti di ADM cercavano la fessura dove inserire il gettone per avviare le partite sui nostri computer… Ma magari mi sbaglio… 

Come speri che si possa concludere tutta la questione? A tu per tu con Alessio Cicolari di EsportPalace ho chiesto cosa ne pensasse di una Class Action, con il settore che faccia fronte unito per pretendere un adeguamento di tutte le norme legate all’intrattenimento digitale. Tu saresti favorevole?

Visto l’interesse e la solidarietà che abbiamo visto in questi due, tre giorni, speriamo ovviamente che il buco legislativo venga colmato. Non ci spaventa pagare delle tasse per i simulatori, certo speriamo che sia qualcosa nell’ordine del ragionevole, ma in ogni caso vogliamo che ci sia più chiarezza rispetto a tutti i passaggi che devono essere fatti per essere in regola. 

Spero che tutta la spinta e l’interesse generato possano questa volta condurci verso un risultato concreto. Sono altresì favorevole riguardo la Class Action, ed in tal senso ci stiamo infatti già muovendo con svariati gruppi di lavoro insieme alle altre sale lan e negozi. Anche i nostri legali si stanno cercando di fare fronte comune, da tutto questo ne usciremo solamente se saremo uniti e compatti. 

Salvatore vogliamo sapere adesso in che situazione versa PC-TekLab. Solamente l’altro ieri in tutta Italia si è festeggiato il 1 Maggio, il giorno dei lavoratori. Questo drammatico weekend quanto sta mettendo a rischio la vostra attività?

Nonostante il Covid più tutte le varie restrizioni che ci sono state nei mesi a seguire, siamo comunque riusciti ad attutire il colpo. La nostra è un’attività che mi piace definire “multi-funzione”, motivo per il quale siamo riusciti nonostante tutto a cavarcela. Certo tra il lockdown, la guerra ed anche le crisi delle schede grafiche, è stato impossibile arrivare ad Aprile 2022 nelle migliori delle condizioni. 

Proprio la lan ci stava però dando un po’ di ossigeno in questa fase, pensate quanto è amara questa considerazione.

La nostra fortuna più grande è che siamo già rientrati pienamente nell’investimento dell’attività, quindi possiamo in qualche modo stringere i denti e resistere anche chiudendo per brevi periodi. Pensare poi che la bella stagione sia iniziata sotto questo segno è davvero molto “amaro”, e se la situazione non dovesse migliorare non resteranno altre soluzioni a PC-TEKLab se non quella di chiudere i battenti. 

Se però il tutto dovesse migliorare, trovando magari una definitiva soluzione al nostro problema, preparatevi per un 1 Maggio 2023 da brividi, da festeggiare proprio in negozio, sperando di esserci lasciati alle spalle questa disavventura. 

Allora prenoto l’aereo per Milano per l’1 Maggio 2023. Ma conto di tornare in negozio decisamente prima. Ti voglio fare i migliori auguri Salvatore, sia come Stak che come Powned vi voglio manifestare tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Siamo con voi! 

Grazie a te Stak, alla prossima! 

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WordTips rivela: fanbase di Call of Duty la più “negativa” dei videogame su Twitter

WordTips rivela: fanbase di Call of Duty la più “negativa” dei videogame su Twitter

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21/03/2022 14:59 di Marco "Stak" Cresta
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Call of Duty – Il sito Word.Tips ha da poco pubblicato uno studio utile a comprendere il reale livello di “tossicità” che è presente nelle community online, partendo da quelle legate alla musica fino ad arrivare alla fanbase presente nel mondo dei videogame.

Lo studio

Word.Tips ha scandagliato in lungo ed in largo Twitter, raccogliendo migliaia di post pubblicati da altrettanti fan sul popolare social network. Lo studio comprendeva varie categorie (videogiochi, musica, anime, film), e per ognuna di queste numerose sottocategorie.

Tutti i post raccolti sono stati divisi per community di appartenenza, ed analizzati per contare il numero di parole “tossiche” presenti all’interno del loro testo. Maggiore era il numero di vocaboli “toxic” presenti nel testo, maggiore era quindi il livello di tossicità di quella data community.

Tante le community dei videogiochi prese in analisi, su tutte quella di Call of Duty, di World of Warcraft, di Diablo, Halo, Elder Scrolls o PUBG. Certo ci sono degli “assenti” di tutto rispetto, uno su tutti League of Legends, che sembra essere stato del tutto ignorato nel percorso dello studio.

Dai dati elaborati e pubblicati da WordTips si può comunque godere di alcune interessanti informazioni, che ci rivelano in quale di questi giochi l’approccio social dei player è più “morbido” o più “rude”.

I dati dello studio sui videogiochi, Call of Duty in testa

Si scopre quindi che i giocatori di Call of Duty sembrano essere quelli in assoluto più polemici e negativi, tra tutte le community prese in analisi. Certamente l’alto numero di problemi registrati sul gioco, e le consecutive (e giustissime) critiche/polemiche piovute sui social non hanno aiutato in questo caso a creare un “clima” più sano.

La fanbase di Call of Duty utilizza talmente tanti termini toxic nei suoi post, da essere quasi quella più “negativa” di tutto lo studio, seconda solamente alla community della nota cantante Rihanna, la peggiore in assoluto.

Il numero di “termini negativi” usati nei post dai giocatori di COD batte quello di Mortal Kombat, Sonic, WWE 2K. Più staccati The Elder Scrolls, Borderlands e World of Warcraft, che dimostrano di avere un pubblico appassionato molto più “positivo” rispetto agli ultimi titoli citati.

Ancor più diversa la situazione di Diablo, PES, GTA e Minecraft, che invece svettano ai vertici della classifica per “parole positive” usate nei post da parte degli utenti.

call of duty
Fonte: Word.Tips

Categoria dei videogiochi tra le migliori in assoluto

L’aspetto forse più interessante di tutto questo studio, è quello relativo al generale livello di positività di cui gode la scena globale dei videogame.

Rispetto ad altre categorie come musica o anime, i videogiochi godono di community più “positive” che “negative“. La fanbase del gaming è quindi generalmente più votata a condividere ed a gioire delle esperienze sul gioco, piuttosto che a criticare/insultare il prossimo.

Questo è un qualcosa di “nuovo”, visto che fino ad oggi l’atteggiamento “toxic” è sempre (e solo) stato affibbiato al mondo del gaming.

Cosa ne pensate di questi dati community? La discussione, come sempre, è assolutamente aperta!

Fonte copertina: Teachtoday

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