Intervista al celebre Marcofiero. I Campioni di Pokémon oggi
Nelle scorse settimane, noi di Powned abbiamo avuto l’occasione ed il privilegio di dedicare un’intervista a Marco Silva, in arte “marcofiero“. Allenatore e campione di Pokémon della scena competitiva Internazionale. Un mondo forse nuovo o poco conosciuto da moltissime persone, forse troppe, che merita però di essere approfondito nel migliore dei modi.
Marco ha dominato le classifiche Mondiali del famoso gioco dei mostriciattoli per molto tempo, vincendo numerose competizioni anche extra continentali. Lasciamo però che sia lui adesso a raccontarsi al pubblico della nostra comunità. Ecco le domande che abbiamo avuto modo di fare in vista di questa speciale intervista.
Intervista a Marco “marcofiero” Silva, Maestro Pokémon
Ciao! Come ti chiami, e da quanto hai iniziato a competere su Pokemon?
- Ciao, il mio nome è Marco Silva ma per il mondo competitivo di Pokémon sono marcofiero. Ho iniziato a giocare competitivamente verso la fine del 2016, che è stato il periodo in cui ho partecipato al mio primo evento dal vivo- Da quel momento ho accumulato esperienze nella divisione senior (che va dai 11 ai 15 anni) che mi ha permesso nel 2019 di competere ai più alti livelli nella divisione master (che è la divisione massima per età).
Hai avuto esperienze passate su altri giochi competitivi?
- Non ho mai provato a cimentarmi in altri ambiti competitivi all’infuori di Pokémon dato che mi sono sempre trovato bene nella community italiana e non ho mai sentito la necessità di provare altre esperienze competitive diverse da questa.
Marco Hemantha Kaludura Silva, in arte Marcofiero, batte in finale per 2-0 il giocatore portoghese Eduardo Cunha, campione uscente, trionfando ai Campionati Internazionali Oceanici di #Pokémon #Esports https://t.co/q2XASAgBfa pic.twitter.com/GrZW9NLV1i
— eSportsMag.it (@eSportsMag_it) February 25, 2020
- L’attuale Metagame, a parer mio, non sempre premia il giocatore con il miglior playstyle ma anzi, talvolta, un singolo errore dato dall’uso della nuova meccanica “dynamax” introdotta nell’ottava generazione, può compromettere un’intera partita. Dato che quest’ultima essendo utilizzabile da qualsiasi Pokémon nel team rende potenzialmente ogni turno un turno chiave, dove sbagliando la giocata, si ha quasi la matematica certezza di andare in contro ad una sconfitta. Da quando ho cominciato a giocare competitivamente ritengo di non avere un Metagame preferito tuttavia diverse sono le caratteristiche che mi sono piaciute dei diversi formati da me giocati. Come ad esempio la solidità del formato del VGC 2017, la possibilità di migliorare continuamente i team con i quali si performava al meglio del VGC 2018 e l’importanza di scegliere accuratamente il proprio team per ogni specifico evento nel VGC 2019. Affinchè si potesse incontrare più facilmente match up positivi per il proprio team.
Molti pro-player sia di Pokémon che di altri giochi hanno un qualche tipo di rito scaramantico prima di giocare partite importanti. Tu ne hai qualcuno?
- Non ho alcun tipo di rito scaramantico prima di giocare partite importanti ma cerco sempre di stare il più rilassato possibile per giocare al meglio delle mie possibilità.
In Pokemon Spada e Pokemon Scudo, in particolare nel primo DLC, sembra esserci stato un occhio di riguardo per i giocatori competitivi. Queste modifiche rispetto al passato ti hanno aiutato nella fase di Building del tuo team? Oppure c’è qualche funzione dei vecchi titoli che rimpiangi? Cosa ti piacerebbe avere a tua disposizione in futuro?
- Credo sia indubbiamente vero che negli ultimi anni si sia data un minimo di importanza alla scena competitiva per quanto riguarda il VGC. Penso anche che sia ben distante da un effettivo incentivo per poter giocare competitivamente. Infatti queste modifiche introdotte nel DLC non hanno effettivamente cambiato la mia fase di building. Una delle funzioni che più rimpiango è l’accesso ai replay delle lotte. Mi piacerebbe che in futuro si potesse avere un accesso più rapido alla creazione di squadre competitive personalizzate in un tempo ragionevole. Che consenta quindi ai giocatori competitivi di giocare il più possibile senza dover spendere troppo tempo in processi ripetitivi per la sola creazione del team.
Cosa ne pensi della gestione dei tornei esport da parte di The Pokémon Company? Ti soddisfa com’è strutturata oppure preferiresti ci fosse qualcosa di diverso?
- Al livello locale sono soddisfatto della gestione in quanto è tutto nelle mani del Tournament Organizer che conosce molto bene coloro che frequentanole proprie competizioni. Ai tornei internazionali l’elevato afflusso di giocatori potrebbe causare dei disguidi organizzativi dovuti alla maggiore difficoltà di gestione del torneo. Sono soddisfatto della struttura dei tornei competitivi.
Cosa consiglieresti a chi vorrebbe intraprendere questo tipo di carriera? Esistono grandi potenzialità di crescita come ci sono per League Of Legends o CS:GO? O meno?
- A chi non ha mai partecipato ad un torneo Pokémon consiglio di provare perchè è una nuova e piacevole esperienza come è stato nel mio caso. Per chi si volesse cimentare consiglierei di cominciare a giocare senza troppe pretese cercando di divertirsi e imparare il più possibile soprattutto nei primi tornei. Ritengo ci siano potenzialmente grandi margini di miglioramento e di crescita penso però che essi non siano attualmente paragonabili a quelli di League of Legends o CS:GO.