Ovewatch League: si riconfermano troppo forti Titans e Shock, gli Excelsior vengono sotterrati dai Charge
Washington trionfa contro gli Outlaws, tre match finiscono 4-0 in questa serata di giochi
La nottata della OWL è stata caratterizzata da tre match a dir poco a senso unico: i Titans e gli Shock non si lasciano intimorire dal calibro delle avversarie: i Fusion oppongono ben poca resistenza ed anche i Fuel non sono in grado di superare le barriere imposte dai campioni dello Stage 2. Anche il match tra Charge e NYXL è a senso unico, ma stavolta in favore della formazione cinese! Sembra di guardare uno di quei video intitolati “Sei BRONZI contro sei GM!!!”, insomma, una vera disfatta per i tanto acclamati Excelsior. Ma andiamo a vedere come si sono svolti i match.
Philadelphia Fusion 0 – Vancouver Titans 4
I Titans quasi trollano la formazione dei Fusion, utilizzando anche delle composizioni sperimentali che però bastano per conquistare loro la vittoria. Avete capito bene, una composizione sperimentale: Seominsoo torna infatti alla ribalta con Zarya in un meta che, lo sappiamo bene, non la favorisce per nulla come offtank, ed infatti Busan vede un punto conquistato in favore della formazione statunitense, nonostante la vittoria vada comunque ai canadesi. Da qui in poi le cose si fanno chiare come il sole: i Titans non sono un team comune, e lo dimostrano prendendo ripetutamente tutte le speranze dei fusion e gettandole nel gabinetto, conquistando senza apparente sforzo anche Hanamura, Blizzard World e Route 66, nella quale i Fusion non riescono a portare il carico nemmeno oltre il primo CP.
Washington Justice 3 – Houston Outlaws 2
Questi due team sono entrambi fuori dalla corsa playoff, ma questo non cambia lo spirito combattivo: i Justice infatti riescono a performare ad un buon livello mentre gli Outlaws, come abbiamo visto loro fare per tutta la Season, continuano a throware. Si, sembra proprio una squadra che perde apposta quella degli outlaws, che si lasciano sfuggire delle mappe facili ed una occasione per chiudere in vittoria la serie… ma andiamo con ordine. Alla metà siamo su un risultato di 1-1, con i Justice che conquistano Hanamura mentre gli Outlaws vanno a punto su Lijiang. La terza mappa, King’s Row, sarebbe dovuta andare nettamente in favore degli Outlaws, vista la loro difesa e il loro attacco velocissimo, ma anche questa finisce in Overtime. Su Route 66 si doveva chiudere la partita: gli Outlaws throwano sul terzo CP in attacco e holdano gli avversari non una ma ben due volte, visto che entrambi i CP vengono superati in Overtime, e riescono comunque a perdere. Si sigilla su Busan un ulteriore match giocato malissimo per gli Outlaws, che concedono una vittoria sul filo del rasoio agli avversari Justice.
San Francisco Shock 4 – Dallas Fuel 0
Gli Shock dimostrano ancora una volta di sapere quello che fanno, prendendo i Fuel ed appendendoli come dei panni da asciugare. Il team di SF, infatti, conquista tutti i punti in ogni singolo loro attacco: due su Ilios, due su Anubis, tre su Blizzard World e Junkertown. E agli Shock questa vittoria riesce così semplice anche perché i Fuel non sono per nulla in partita, contrastati dalla Pharah di Architect e dall’onnipresenza di Sinatraa. Il megliono che riescono a fare è trovare due punti su tre su Blizzard World, ma li finisce il loro match: gli avversari sono troppo precisi, troppo meccanici e troppo coordinati per pensare che il team di Dallas possa anche solo controbattere.
Guangzhou Charge 4 – New York Excelsior 0
In questo match i New York Excelsior sono come uva: vengono schiacciati sotto i piedi dei Charge e ridotti in un liquido che viene poi allegramente bevuto da Happy e dai suoi. Scherzi a parte, la prestazione dei NYXL è forse la peggiore che abbiamo visto da un team nella storia della Overwatch League, specialmente da una formazione di questo livello: gli Excelsior portano a casa solamente 1 punto in tutto il match, nella prima mappa, Lijiang. Avete capito bene: tutte e tre le mappe seguenti finiscono per 1-0 in favore dei Charge, che fullholdano i NYXL tre volte di seguito. Una prestazione veramente deludente per la formazione statunitense un tempo considerata la migliore del mondo.