Overwatch? Secondo il capitano di Pandemic sarà un successo per l’E-Sport!
Overwatch, FpS Blizzard dalla grafica cartoonesca di cui aspettiamo l’Alpha ad inizio 2015, è già diventato un indiscusso successo nell’ambito video ludico: la potente macchina creativa che la Blizzard può vantare ha deciso di gettarsi in una delle sfide più difficili…entrare nel settore estremamente competitivo degli FpS con il chiaro obiettivo di lasciare, ancora una volta, il segno in modo profondo.
Quello che risulta essere uno degli argomenti più interessanti nelle ultime settimane è il capire se e come Overwatch potrà caratterizzare la scena competitiva degli FpS. A rispondere è stato l’ex capitano del team Pandemic, una delle squadre più forti che ci siano mai state su Team Fortress 2, gioco che, più di una volta, è stato associato ad Overwatch per stile e meccaniche.
“L’ E-sports inizia per gli FpS con giochi come Doom e Quake, giochi frenetici che richiedono un skillset diverso da quelli che, come li definisce Jeff Caplan (Lead Designer di Overwatch, ndr), sono Shooter militari (Counter Strike o CoD per capirci): giochi relativamente più lenti, che necessitano di una certa metodica mentre vengono usati.
Quei giochi non si rivolgono a ragazzi come me, che amano inchiodare qualcuno a mezz’aria con un razzo, o che volano in aria mentre piovono proiettili al seguito; io quando gioco ad un FpS giro gli angoli, non mi ci appoggio…purtroppo il vuoto che passa da Doom a CoD non è mai stato riempito.
Nessuna azienda ha trovato la formula necessaria per portare questo tipo di shooter ad un vasto pubblico, nonostante i molti tentativi. Giochi come Monday Night Combat o Tribes: Ascend hanno sicuramente avuto i loro meriti ma non sono mai riusciti a capire (le software house, ndr) come sostenere se stessi e continuare il lavoro. Team Fortress 2 invece l’ha fatto, commercialmente è stato un clamoroso successo e questo è innegabile ma, pur provandole tutte per diventare un grande e-sport, a TF mancava una cosa fondamentale: lo sviluppatore. Valve infatti non ha mai sostenuto la parte competitiva del gioco; ha preferito invece investire le risorse in una diversa visione del gioco stesso che ha sempre più alienato i tantissimi fans sparsi in tutto il mondo.
Sostenuto da una società come la Blizzard, uno dei maggiori alleati che l’ e-sports ha scoperto di avere tra i vari sviluppatori, Overwatch offre la speranza che finalmente tutto questo possa cambiare: spero che il team di Irvine riesca ad attirare una grande fetta di videogiocatori.
E’ importante capire che. quando si guarda uno shooter, lo “sparo” non è la prima cosa di cui si deve discutere. Quando ho incontrato un mio amico, dopo aver messo le mani sul gioco, la prima cosa che ha parlato è stato il movimento.
Il movimento è la caratteristica principale che definisce l’esperienza negli sparatutto più di ogni altra cosa. La maggior parte del vostro tempo in gioco lo passerete necessariamente muovendovi e non a non a sparare. Peril momento penso che OW sia un po lento ma questo è un problema che può essere risolto in tantissimi modi. Questo ovviamente non è necessariamente un fattore negativo, anche perchè, inevitabilmente, saranno aggiunti al gioco nuovi caratteri con più interessanti possibilità di movimento, soprattutto vedendo la tantissima creatività che il team Blizzard ha dimostrato fino a questo momento.
Per quanto riguarda i personaggi invece, credo che siano stati progettati molto bene. Ogni eroe è abbastanza semplice, con solo una manciata di abilità a loro disposizione, ma che possono avere una infinità di sinergie con quelle degli altri eroi; i Cooldown inoltre sono veloci e molti eroi hanno abilità che funzionano meglio in tandem con gli altri, come gli scudi massicci impiegati dai Tank, come Reinhardt, o la capacità di supporto e Buff di Mercy, in grado di aumentare i danni dei giocatori quando loro abilità più efficaci sono pronte per l’uso.
Simile inoltre ai MOBA come League of Legends e Heroes of the Storm, ogni personaggio ha anche una capacità finale (Ultimate, ndr) con un effetto potente che talvolta può cambiare completamente gli equilibri di un game.
Le Ultimate appunto, rispetto alle capacità normali, in un primo momento sembravano fuori posto. Ma su questa caratteristica, anche grazie al fatto che le Ultimates non sono disponibili proprio all’inizio di un gioco ed hanno bisogno di una certa accuratezza nell’essere usate e non di un semplice “Clic”, mi ritengo soddisfatto ed incuriosito nel vedere nelle varie partite che impatto avranno queste abilità.
Basti guardare Hanzo ad esempio: le sue abilità, cosi come la sua ultimate, verranno usate bene da chi dimostrerà di saper gestire il posizionamento del proprio eroe e da chi sarà più in grado di leggere la partita: è questo il genere di cose che renderanno il teamplay di Overwatch, a livello agonistico, un brivido.
…
Per concludere volevo dire due parole sul Matchmaking: amo Team Fortress 2, è ‘un grande gioco. Ma per me, TF2 non è più molto divertente da giocare. Il problema non è con il gioco di per sé, ma è con i suoi giocatori. Partecipare ad un server pubblico ti mette, molto spesso, davanti a persone che sono cosi scarse da non far risultare divertente la partita o peggio, te le fa finire dentro il team che è ancora peggio.
Può sembrare una dichiarazione elitaria da fare, ma è solo un semplice fatto che si presenta quando giochi ad un determinato livello di abilità. È un po ‘il problema opposto a quello che puoi trovare su Quake Live dove il giocatore medio, a causa della sua poca esperienza e quindi del suo basso livello di gioco verrà bannato da diversi server.
La soluzione a questo problema è ed è sempre stato il semplice matchmaking. Ma questo, solo per fare un altro esempio, è qualcosa che Valve non ha mai ritenuto necessario implementare (anche se indiscrezioni indicano un imminente “modalità competitiva”). E’ anche qualcosa di cui Quake Live ha disperatamente bisogno ma che nella maggior parte dei casi viene ignorato; eccezion fatta per Counter-Strike: Global Offensive, un gioco che infatti sta letteralmente decollando.
Molti giocatori guarderanno Overwatch come un qualcosa per riempire quel famoso buco nel mercato Shooter di cui parlavo prima, solo in parte colmato da Team Fortress 2.
Overwatch ha assolutamente tutti gli strumenti per diventare il prossimo grande shooter esport. Si tratta di un gioco estremamente familiare, si gioca come Team Fortress 2, ci sono torrette come Team Fortress 2, le modalità di gioco sembrano Team Fortress 2, ma è un titolo nuovo che determinerà una nuova esperienza, e uno che penso ictus volontà le corde del cuore per molti giocatori .
Poi con una struttura come quella che può vantare la Blizzard…il limite è il cielo.”
E voi cosa ne pensate di quanto detto da questo, assolutamente indiscusso, esperto del “settore”?