La Overwatch League sarà all’altezza delle aspettative?
Manca poco alla tanto attesa Overwatch League. La domanda è, sarà all’altezza delle aspettative? Pochi giorni fa abbiamo visto come ci sia un po’ di preoccupazione nell’ambito finanziario riguardo alla lega, e questi dubbi sono probabilmente fondati, almeno in parte.
Iniziamo col mettere in chiaro una cosa: Overwatch come gioco gode di ottima salute, la sua community è attiva e macina un sacco di views su Twitch e simili. Nell’ambito esport è chiaramente indietro rispetto ai più affermati League of Legends, Dota 2, CS:GO, ma il motivo di questo è presto spiegato: Overwatch è ancora giovane.
Pensiamo per un momento alla storia dell’esport più popolare al mondo, League of Legends: da quanti anni è sulla scena? Quante leghe e tornei ha dovuto promuovere, prima di arrivare ai numeri che macina oggi? Una marea. L’Overwatch League mira proprio a questo: promuovere Overwatch come esport su scala globale, senza avere sulle spalle gli anni di lavoro che ha impiegato Riot Games per promuovere il proprio gioco.
Non sarà quindi una sorpresa se la prima stagione deluderà le aspettative di molti, aspettative anche troppo pompate dall’altisonanza dell’evento. Pensa che figata: una lega su scala globale, con ogni Paese rappresentato da un team con una propria arena e una propria identità, giocata ad un livello altissimo. Il meglio del meglio di Overwatch concentrato in una sola lega. Wow. Ma poi finisce che ci troviamo con una dozzina di team, quasi tutti americani, e i match si disputeranno tutti a Los Angeles. Un intero continente, grande, variegato ed economicamente molto pesante come l’Europa rappresentato da un unico team. Il paese più forte negli esport, la Corea del Sud, rappresentata da un unico team. Una realtà gigantesca e influente come la Cina, rappresentata da un unico team. Beh, non proprio quello che ci si aspettava, vero?
Tuttavia si deve pur partire da qualche parte. Parliamo di un progetto enorme, e sarebbe stato davvero poco realistico immaginare di realizzare una cosa del genere già alla prima stagione. Ci troviamo comunque di fronte ad una lega che presenta team di tre diversi continenti, composti da alcuni dei roster migliori del mondo. Non c’è da preoccuparsi poi, sul fatto che il progetto possa colare a picco già al primo anno, dato che le views sono solo una piccola parte degli introiti di Blizzard. Basti pensare al costo pagato dalle varie società per entrare nella lega, per farsi una piccola idea del capitale a disposizione per il progetto. E con i giocatori dotati di salario minimo, assicurazione sanitaria e via dicendo, la sopravvivenza della lega è in una botte di ferro per qualche anno.
Questi primi anni saranno il vero banco di prova di Overwatch come esport: riuscirà Blizzard a mandare in porto il suo progetto, o questo transatlantico costato milioni di dollari punta dritto verso un iceberg?
Fonte: DotEsports