Diversi mesi fa avevamo parlato in un precedente articolo della questione delle loot boxes e di come queste, secondo alcuni paesi del mondo, fossero riconducibili al gioco d’azzardo e, per questo, a rischio “divieto”.
Attraverso una nota pubblicata a fine Aprile il governo dello stato del Belgio, presieduto dal Primo Ministro Charles Michel (politico del Movimento Riformista, in carica dal 2014), fece infatti sapere che tutte le Loot Boxes sarebbero state considerate come “gioco d’azzardo” e che gli sviluppatori avrebbero avuto massimo 8 settimane di tempo per rimuoverli dai loro titoli.
Tra i giochi finiti nell’occhio del ciclone c’era anche il titolo Blizzard Overwatch per il quale la casa di Irvine ha dovuto prendere delle contromisure per evitare qualsiasi tipo di sanzione o problema con il governo dello stato del Belgio.

Stando a quanto riportato da Blizzard infatti, da ieri non è più possibile acquistare una loot box con valuta reale all’interno di Overwatch e di Heroes of the Storm.
La decisione è stata presa da Blizzard proprio per garantire alla sua community belga di appassionati videogiocatori il massimo e continuato accesso ai suoi titoli anche se attraverso una nota pubblicata dal community manager Kheluriel da Irvine Blizzard si è detta disponibile ad un incontro con le forze del governo belga al fine di trovare una più giusta soluzione per tutti.
Ci sarà ora da capire come gli altri stati e le altre forze politiche del Vecchio Continente decideranno di muoversi rispetto a questa situazione, e bisognerà certamente vedere se la decisione del governo belga (che certamente limita una parte dell’esperienza di gioco) influenzerà in qualche modo le altre classi politiche.