London Spitfire: conosciamo meglio gli “Europei” della Overwatch League
Pubblicato poche ore fa sul sito ufficiale della Overwatch League, siamo lieti di presentarvi un interessantissimo approfondimento sui celebri London Spitfire, unica squadra europea che parteciperà alla prima edizione della celebre lega di Overwatch.
I London Spitfire sono indubbiamente una delle squadre più caratteristiche dell’attuale panorama della lega ed il loro logo e nome sono anche un riferimento ad un mezzo aereo inglese che contribuì in modo estremamente determinante e positivo in tantissime battaglie decisive della seconda guerra mondiale.
Sperando che la lettura qui proposta sia di vostro gradimento, vi auguriamo un buon divertimento a tutti!
Forza London Spitfire!!
In qualità di centro nevralgico di uno degli imperi più antichi ed estesi al mondo, Londra ha visto più di quanto si possa immaginare, e in tutto questo tempo lo sport ha sempre fatto parte della sua cultura. La prima partita di calcio svoltasi nel Regno Unito di cui si ha notizia risale al nono secolo. In oltre ottocento anni, questo semplice gioco è cresciuto ed esploso in un’organizzazione del valore di miliardi: la Premier League, il massimo campionato di calcio inglese, è il torneo sportivo più visto al mondo, seguito in 643 milioni di case in tutto il mondo.
Ciò significa che per il popolo inglese, ricco o povero che sia, lo sport è un elemento intrinseco della propria cultura. Ogni famiglia ha almeno un fan sfegatato, il cui umore è influenzato regolarmente dai risultati della propria squadra del cuore. I bambini si uniscono molto giovani ai club sportivi locali, e ogni fine settimana partecipano alle partite con magliette di tre taglie più grandi, pronti a correre all’impazzata dietro al pallone mentre i loro genitori chiacchierano del più e del meno, trasformando lo spettacolo in un’occasione sociale.
È ciò che quegli stessi genitori hanno fatto quando erano giovani: vedere i propri figli diventare parte di una squadra e interagire positivamente con gli altri ragazzi, pronti a festeggiare una vittoria o accettare una sconfitta, è fonte di orgoglio. Tutto ciò fornisce un senso di comunità, come se fosse una seconda casa in cui stringere amicizie che dureranno una vita.
Questo è ciò che i London Spitfire, e la proprietà Cloud9, vogliono dare ai fan britannici dell’Overwatch League. Tuttavia, viene spontaneo chiedersi se questo spirito sia compatibile con gli eSport. Il presidente di Cloud9, Dan Fiden, pensa di sì, nonostante le sfide siano molte.
Per esempio, “Se sei un ragazzino di 12 anni e ti piace Overwatch, non c’è la possibilità di giocare in una lega organizzata in cui ricevere un allenamento professionale.”
Poiché il supporto competitivo agli eSport è ancora in fase embrionale, quando un giocatore diventa professionista, spesso è la prima volta che fa parte di una squadra. “Ho conosciuto giocatori fenomenali individualmente, ma quando si inseriscono nell’ambiente della nostra squadra si sentono persi,” afferma Jack Etienne, proprietario di Cloud9. “Spesso sono necessari mesi o anni per insegnare a un giocatore come diventare un buon compagno di squadra.”
Anche i genitori che cercano attivamente di supportare la passione dei propri figli per gli eSport non sanno bene come muoversi.
“C’è un vuoto da riempire,” dice Etienne. “Almeno un paio di volte durante ogni evento principale, ho incontrato genitori che mi chiedevano: ‘Ehi, mio figlio adora gli eSport, la tua squadra e i videogiochi: come possiamo fare per coinvolgerlo maggiormente?’ In questo momento, non ho una risposta. Vorrei essere in grado di dire che stiamo organizzando dei campus o dei club per i più giovani affinché possano apprendere subito le abilità richieste.”
GLI EASTER EGG ABBONDANO
Il logo dei London Spitfire contiene un sacco di riferimenti: il colore blu richiama le tonalità classiche di Cloud9, l’aereo è l’iconico caccia della Royal Air Force (di cui Tracer era un membro), e lo stemma stesso ricorda quello delle squadre di calcio inglesi.
Fortunatamente, un modello da seguire esiste. E chissà da dove arriva?
“Non è necessario reinventare la ruota,” fa notare Etienne. “Voglio costruire un sistema basato su quelli dei club di calcio europei da utilizzare non solo per fornire le basi del lavoro di squadra ai giocatori che saranno il futuro dei London Spitfire, ma anche per creare una forte affiliazione al marchio nelle nuove giovani leve.”
Un piano del genere, chiaramente, richiede una sede. “Stiamo per costruire un ibrido tra un LAN café, un bar dello sport e un negozio,” annuncia Fiden. “Lo immaginiamo come il luogo adatto per vedere una partita sul grande schermo e mangiare un hamburger o bere qualcosa in compagnia di persone che condividono la stessa passione per la tua squadra, dove ognuno possa fare il tifo come se fosse a casa propria. Un posto dove si possa imparare a giocare, fare una partita in rete o, per i più piccoli, cimentarsi in una lega con altri ragazzi della stessa età. Vogliamo che sia tutto questo e altro ancora.”
Lo staff di supporto degli Spitfire è cosciente che si tratta di una sfida difficile, che tra l’altro va ad aggiungersi alla creazione di un’arena eSport per la squadra stessa (che avverrà in una futura stagione dell’Overwatch League). “Credo che ciò che stiamo cercando di creare sia qualcosa che non esiste da nessun’altra parte,” afferma Fiden. “Ma se riusciremo nel nostro intento…” …il potenziale è praticamente infinito.
Un’altra sfida per la squadra è che, al momento, la formazione degli Spitfire non è composta da residenti nel Regno Unito: tutti i giocatori provengono dalla Corea del Sud. L’internazionalità non è una novità per la Premier League o per gli eSport dell’Overwatch League. Come puntualizza Etienne, “Non è una squadra della World Cup. C’è una grossa differenza tra la World Cup e il panorama professionistico.”
Fiden concorda. “Ci sono tante considerazioni da fare quando si mette assieme una squadra. Quali sono i membri, come devono comportarsi, come devono interagire con i fan: tutti questi elementi sono importanti per definire il nostro marchio. Lo scopo del franchise è creare una dinastia che speriamo ci accompagni negli anni a venire. Se i fan non lo sanno ancora, impareranno a conoscere e apprezzare i giocatori, scoprendo come siano simpatici e alla mano. Si tratta davvero di belle persone.”
Come organizzazione, Cloud9 è fiera della propria reputazione nel mettere in campo giocatori tanto competitivi quanto caratterizzati da grandi personalità.
“Una volta ho chiesto a Jack: ‘Ma come funziona? Trovare persone simpatiche è una precisa decisione di marketing?'” ricorda Fiden ridendo. “Non è così! La sua risposta è che tutti siamo inconsciamente attratti da persone con una personalità complementare alla nostra, e quando in un’organizzazione questa presenza inizia a diventare consistente, la cultura si perpetua da sola. Penso che i ragazzi degli Spitfire ne siano un ottimo esempio.”
LE VOSTRE RIVALITÀ NELL’OVERWATCH LEAGUE?
Seoul Dynasty, Boston Uprising e all’interno della squadra stessa (in quanto molti giocatori provengono da team rivali della Corea del Sud).
Oltre ai talenti sudcoreani, gli Spitfire si impegnano a far crescere il Regno Unito nell’ambiente competitivo di Overwatch. Etienne sta progettando di formare una squadra per i Contenders completamente europea, idealmente con molti giocatori britannici, che in futuro possa diventare una fonte costante di nuovi talenti locali di Overwatch.
Non si tratta solo di dare origine a una potenziale dinastia. Si tratta di impartire la lezione più importante che i ragazzi di solito apprendono praticando uno sport: come diventare buoni cittadini. “È importante che le persone che fanno parte di una comunità di gioco competitivo apprendano questo insegnamento quando sono molto giovani,” ricorda Fiden.
Se gli Spitfire riusciranno a mettere in pratica tutti questi obiettivi emulando il calcio inglese, avranno di certo l’occasione per diventare parte del DNA di Londra. Si può quasi immaginare: ogni fine settimana i bambini arrivano con magliette dei London Spitfire di tre taglie più grandi, e i loro genitori chiacchierano del più e del meno mentre i loro figli parlano intensamente in microfoni di cuffie più grosse di loro.
E nella stanza a fianco, un gruppo di amici scalmanati mangiano allegramente degli hamburger, facendo il tifo per la loro squadra di casa.