Lego Overwatch. Guida all’Acquisto
Da fan di Overwatch, ed essendo cresciuto giocando con i mattoncini danesi, non ho potuto che attendere con ansia l’arrivo dei nuovi set Lego Overwatch oltre che preordinarli per averli non appena disponibili. Ora che ho avuto modo di divertirmi e montarli tutti posso redigere le mie impressioni e guidarvi all’acquisto di quelli che per me sono l’unione di vecchie e nuove passioni.
Partiamo con il presupposto che sono i primi set basati su questo franchise e credo che il relativo successo o insuccesso possa determinare nuovi set più elaborati in futuro. Per ogni confezione ho preso in considerazione alcuni fattori fondamentali: la Difficoltà nel montaggio (intesa come quantità di pezzi e tempo speso per il montaggio); come è stato plasmato l’ambiente di gioco se ci si immagina di ricreare una battaglia del videogioco (Diorama); la resa complessiva quando arriverete a porre i modellini nella vostra bacheca (Risultato Finale); il rapporto Qualità/Prezzo per valutare se l’acquisto sia valso la pena.
Tracer vs Widowmaker
Il set di Tracer vs Widowmaker è veramente bello, il meno costoso tra tutti (14,99€) ma non per questo da considerare il peggiore. Contiene tutto ciò che può ricreare una battaglia classica al contrario di set come D.Va e Reinhardt o Osservatorio: Gibilterra con lo shuttle; questo perché abbiamo il payload, fondamentale nel gioco da cui i lego prendono ispirazione, l’health pack e due personaggi che si combattono. Considerando che prima o poi vorrei vedere, e possedere, tutti i protagonisti del videogame per ricostruire una sfida a Gibilterra, si ha bisogno di un punto di partenza proprio con questo mini set.
Difficoltà: 3
Diorama: 8
Risultato finale: 7
Qualità/Prezzo: 9
Voto Globale: 7
D.Va e Reinhardt
Il set D.Va e Reinhardt è sicuramente uno dei più appetibili, forse il più ricercato assieme a quello di Bastion (entrambi inizialmente subito esauriti nello store online). Seppur bellissimo non è privo di difetti che in parte mi hanno deluso. La confezione contiene tre sacchetti: uno per D.Va e due per Reinhardt. D.va è ben fatta, relativamente impegnativa da costruire (2 ore circa) e può sparare proiettili dalle mitragliatrici (con il rischio di perdere per casa il pezzettino verde). Al contrario Reinhardt è più veloce da montare e presenta alcuni difetti che si potevano benissimo evitare. Innanzitutto le mani presentano un pezzo sbagliato che crea una fastidiosa protuberanza laterale (vedi galleria). In secondo luogo è sproporzionato. Si, ovviamente quelli sono i pezzi lego esistenti e stamparne di nuovi avrebbe fatto lievitare il prezzo, ma la cosa si poteva benissimo evitare creando un Reinhardt senza armatura con delle fattezze maggiori rispetto agli altri personaggi, allo stesso modo di come è stato creato Winston nel set Osservatorio: Gibilterra. Se il personaggio all’interno dell’armatura con l’elmo è ancora accettabile, quando quest’ultimo viene tolto, o si estrae del tutto l’omino dall’esoscheletro, il risultato è straniante, specialmente se messo assieme al resto del roster.
In definitiva per 39,99 € si possono avere due personaggi essenziali per ricreare le battaglie del videogioco (e sono decisamente migliori delle statuine funko pop) per cui consiglio agli appassionati di prenderlo. I difetti ci sono ma sono trascurabili per chi desidera i propri amati tank sulla scrivania.
Difficoltà: 6
Diorama: nd
Risultato finale: 7
Qualità/Prezzo: 7
Voto Globale: 7
Voglio inserire un piccolo extra. Il dispiacere di avere un Reinhardt troppo rigido è stato il sentimento che ha colpito un po’ tutti ma l’appassionato Chubbybots ha risolto il problema con l’aggiunta di alcuni semplici pezzi. Nel video allegato possiamo vedere come trasformare il set ufficiale in qualcosa di molto più mobile e completo.
(fonte: leganerd.com)
Hanzo vs Genji
È il turno dei due fratelli Shimada. Un set che ho sempre sottovalutato perché non ho mai amato giocare questi due DPS nel videogame ma devo in parte ricredermi. Un lego semplicissimo da montare ma anche divertente (vedi foto) perché ricco di armi e pezzi particolari. Questa volta non si tratta di una ricostruzione di un’azione di gioco ma più che altro una riproduzione di una scena del corto dedicato al roster giapponese di Overwatch.
Due sono i difetti principali che fanno scendere il voto complessivo al set: il primo è sicuramente il costo. 26,99€ per pochi pezzi sono fin troppi, specialmente se paragonati al set di Tracer vs Widowmaker che viene a costare circa la metà del prezzo. Il secondo difetto è come si sia deciso di rappresentare le ultimate dei due ninjia: dei semplici dischi sparati chissà perché dalle colonnine laterali della struttura. Una decisione visivamente meno soddisfacente che una rappresentazione fatta con qualche pezzo da attaccare, che ne so, all’arco o alla spada. Semplici draghi fosforescenti avrebbero reso giustizia al set, peccato. In definitiva consiglio come al solito questo set solo agli appassionati, ai collezionisti, oppure ovviamente a coloro che non possono fare a meno dei propri main in versione lego.
Difficoltà: 4
Diorama: 6
Risultato finale: 7
Qualità/Prezzo: 6
Voto Globale: 6
Resa dei Conti a El Dorado
Eccoci arrivati al set che vede contrapposti Reaper, McCree e Soldato 76. Passo subito a dire che questo è stato fin da subito il set a cui avevo puntato come acquisto sicuro. Amo El Dorado. Fatta questa premessa passiamo ai punti forti: innanzitutto ci sono 3 personaggi e non soltanto 2; non è una cosa da sottovalutare se si vuole ricreare una vera battaglia. In secondo luogo anche se si ha solo uno scorcio della mappa il risultato è veramente carino. Positivo è l’avere pure un payload con delle ruotine nascoste che gli permettono di scivolare in avanti, cosa che non succede con l’astronave del set di Tracer vs Widows.
Purtroppo i difetti ci sono comunque. Il payload stesso poteva avere qualche dettaglio in più, con pochi pezzi sarebbe stato migliore. Fastidioso è anche il viso di mcCree che non può avere allo stesso tempo cappello e capelli. Un vero peccato perché senza uno o l’altro la resa finale differisce un po’ dal pistolero che conosciamo. Ultimo difetto è la scarsa solidità dell’arco e della struttura. La base, poi, presenta due fastidiose giunture facendomi chiedere il motivo per il quale il pianale non sia stato uniformato.
Nonostante questi difetti il set rimane il più bello, e in scala, fatto fino ad ora. 29,99 € ben spesi.
Difficoltà: 6
Diorama: 8
Risultato finale: 8
Qualità/Prezzo: 8
Voto Globale: 8
Osservatorio: Gibilterra
Un set complesso che porterà via qualche ora per montarlo, oltre ad essere molto più dettagliato rispetto ai precedenti. Osservatorio: Gibilterra è veramente divertente da costruire, con un numero di pezzi infinitamente maggiore. Gli aspetti negativi non sono molti: lo shuttle, per quanto ben fatto, si divide inspiegabilmente in due parti e presenta una torretta lanciarazzi estraibile. Il tutto diverte molto ma gli ingegneri lego hanno giocato con l’immaginazione ispirandosi ai set spaziali old school. Positivo invece è il roster: Phara e Mercy rispecchiano bene i personaggi che conosciamo; Reaper è un doppione se si possiede già il set di El Dorado ma questa volta le gambe possono essere sostituite da un simpatico effetto fantasma per replicare le abilità forma spettrale o passo d’ombra; Winston non ha un bel volto ma è l’esempio perfetto su come sarebbero dovuti essere gli altri tank.
È perfettamente in scala con i personaggi classici lego e quindi inseribile in una scena di gioco. In futuro spero di vedere un Reinhardt e una D.Va alternativi con cui immaginare di creare un Diorama enorme e convincente.
In definitiva è un ottimo set, piacevole da montare e soddisfacente alla vista quando lo si espone in una vetrina, che pecca solo in qualche libertà in fase di progettazione. Sembra infatti che gli ingegneri lego abbiano riciclato progetti di altri set spaziali adattandoli in parte a questo. Il costo (104,99 €) è in linea con gli altri franchise lego e, considerando la quantità di pezzi, è giustificabile.
Difficoltà: 8
Diorama: 8
Risultato finale: 8
Qualità/Prezzo: 8
Voto Globale: 8
Bastion
Questo è il pezzo forte dell’intero mondo Lego Overwatch. Inizialmente ho snobbato questo set, tanto che non l’ho subito preordinato perché ho la fissa dell’avere tutti i personaggi in scala, ma dopo averlo recuperato e montato posso dire che è di gran lunga il più studiato e apprezzato. Certo, non potrete metterlo vicino agli altri senza provare dello straniamento, ma ha tutti gli arti mobili, può trasformarsi in modalità torretta e ha l’occhio che si illumina di rosso premendo un pulsantino dietro la testa. Ecco, se proprio dobbiamo trovare dei difetti, uno di questi è proprio nel capo dell’omnic che deve essere estratto quando il robot cambia forma. Poca cosa. Molto più irritante è Ganymede, l’uccellino amico di Bastion, che deve essere costruito diventando anch’esso una specie di robot. Non capisco il perché non abbiano messo una mini figure come i pappagalli dei set dei pirati. Un po’ dispiace ma non va a sminuire la bellezza definitiva di questo gran set da tenere assolutamente sopra la scrivania. 59,99 € ben spesi.
Difficoltà: 8
Diorama: nd
Risultato finale: 9
Qualità/Prezzo: 8
Voto Globale: 8
Faccio una piccola postilla per commentare in modo negativo come il marketing lego metta immagini non pertinenti sulle proprie scatole. Un Soldier o una Tracer alla guida non hanno molto senso pensando al gioco e alla battaglia. Evidentemente i dipendenti dell’ufficio marketing non hanno mai giocato realmente ad Overwatch. Ciò che è dentro la confezione rimane però comunque meritevole e avere almeno un set, se si è davvero appassionati, è quasi un dovere.
Con questo articolo ho voluto guidarvi nell’acquisto dei set che secondo me sono migliori di altri, elencando pregi e difetti di ognuno di essei, ma è normale che ciò che vi guiderà davvero sarà la vostra affinità con i personaggi presenti al loro interno. Spero comunque di esservi stato d’aiuto. Attendendo nuovi set, e il mio main Junkrat in miniatura, vi auguro di divertirvi come mi sono divertito io.